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“Tufaliccio” Marco Carpineti è un rosso che spalanca i sensi su un terroir molto particolare, quello delle colline laziali molto ricche di tufo. Il nome della bottiglia è infatti legato al nome della zona di origine, “tufaliccio”. La cantina è molto connessa alle origini dei propri vini, tutti vitigni autoctoni che traggono le loro peculiarità dalla morfologia e dalle condizioni pedo climatiche. Cori, dove è situata, si trova ai piedi dei Monti Lepini, che sono di origine vulcanica. Qui Marco, insieme ai figli Paolo e Isabella, mette in atto uno scambio continuo tra le sue conoscenze e ciò che le viti gli mostrano: un’agricoltura senza interventi chimici non è nelle sue corde. Il Marco Carpineti “Tufaliccio” è un blend composto per il 70% da Montepulciano e per il 30% da Cesanese. I terreni dove sorgono le viti, a un’altitudine compresa tra i 250 e i 350 metri sul livello del mare, presentano carattere vulcanico ricco di scheletro, il tufo appunto. La vendemmia è tra la fine di settembre e l’inizio di ottobre. La fermentazione alcolica viene attivata tramite pied de cuve e lieviti selezionati, il tutto in vasche di acciaio. La macerazione a contatto con le bucce dura una decina di giorni a temperatura controllata. Prima di essere imbottigliato il vino affina in acciaio per qualche mese. “Tufaliccio” Marco Carpineti ha un carattere intenso, con un rosso rubino profondo e imperscrutabile. Poi, una volta versato, allarga le sue grandi braccia e ci porta nel suo mondo in modo diretto e semplice: giungono aromi rassicuranti fruttati, specialmente di frutta rossa matura. Insieme anche quelli floreali, violetta e fiori un pochino appassiti. Note interessanti quelle provenienti dalle terre vulcaniche, con echi di pirite. In bocca è morbido, conserva una spiccata freschezza insieme ai suoi tannini scattanti. Resta equilibrato e con una sapidità che aiuta ancora di più la scorrevolezza di beva.
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Il “Maruxo” di Constantina Sotelo nasce nella regione della Galizia in Spagna, nello specifico nel villaggio di Castrelo, territorio noto, perché possiede le caratteristiche giuste per dare vita a grandi Albariño. La cantina è stata fondata nel 1999 da Costantina Sotelo con l’idea di sviluppare un progetto finalizzato a produrre vini non convenzionali e unici, rispettando i vigneti dove la materia prima viene coltivata e limitando l’intervento umano per garantire naturale prosperità alle piante. Le uve Albariño in purezza del “Maruxo” di Constantina Sotelo sono coltivate in vigneti figli di ceppi prefilossici con un patrimonio genetico puro; sono suddivisi in micro-appezzamenti posti tra 5 e i 40 metri sul livello del mare. Il suolo ha composizione granitica e in alcune zone si trovano anche coltri di sedimenti fluviomarini che, in aggiunta alla vicinanza al mare, forniscono ai vini grande intensità e freschezza. La raccolta delle uve è condotta a mano; in seguito, le uve sono poste in scatole arieggiate e trasportate in cantina entro un’ora dalla raccolta. Segue una macerazione di 5 giorni sulle bucce e una fermentazione alcolica con lieviti indigeni. Affina in tini a forma di uova di cemento. Viene imbottigliato senza filtrazioni o chiarificazioni. Il “Maruxo” di Constantina Sotelo appare nel calice di un giallo paglierino con riflessi intensi; i profumi ricordano fiori bianchi, note salmastri e aromi di frutta bianca. In bocca si avverte vibrante e sapido con una freschezza importante che garantisce una piacevolezza costante alla beva. Si abbina perfettamente con piatti a base di pesce sia affumicato sia in umido; ottimo anche con antipasti caldi di molluschi e crostacei. Vino da consumare con gli amici di sempre in occasione di grigliate estive in location di mare o per pranzi all’aria aperta in famiglia per gustare un prodotto che ha tutto il sapore di una terra autentica che sa regalare grandi sapori ed emozioni.
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Nella zona dell’Oltrepò Pavese nasce il Riesling della cantina a conduzione famigliare Pietro Torti, un’interpretazione dinamica e minerale di Riesling Italico. Nonostante il nome, questo vitigno non ha niente a che vedere con il più celebre Riesling Renano, uva che ha fatto le fortune enoiche della Germania e, secondariamente, dell’Alsazia. L’origine del Riesling Italico, chiamato Welschriesling dai tedeschi, ovvero “Riesling straniero”, è tuttavia avvolta nell’incertezza. Secondo alcune ipotesi la varietà sarebbe nata nella regione della Champagne e da lì si sarebbe diffusa prima in Germania e successivamente in Italia. Altri studiosi fanno invece risalire la sua origine alla Penisola Italica, dove era coltivata dai Romani. Il Riesling "Renano" di Pietro Torti è un’espressione in purezza di Riesling Italico, impiantato nel 1990 su suoli limosi e argillosi a 310 metri sul livello del mare. Le vigne, situate nel comune di Montecalvo Versiggia, sono coltivate a regime biologico. Dopo la pressatura delicata dei grappoli, il mosto va incontro a fermentazione alcolica spontanea in vasche di acciaio inox grazie all’azione dei lieviti naturalmente presenti sugli acini e nell’ambiente di cantina. Il processo fermentativo si protrae per 12-15 giorni e il vino matura quindi per alcuni mesi sempre in acciaio. Pietro Torti Riesling "Renano" ha un colore giallo paglierino chiaro dai riflessi verdolini. Ricco e armonioso il bouquet nei suoi profumi di frutta a polpa gialla e agrumi che incontrano delicate percezioni floreali. In bocca risulta secco ed equilibrato, dalla spiccata freschezza e leggera sapidità che descrivono l’armonioso allungo minerale. Un Riesling Italico di grande piacevolezza, scelta ideale in abbinamento a delicate preparazioni a base di pesce, crostacei e molluschi.
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“Manna” è un vino bianco altoatesino della cantina Franz Haas, nato da cinque varietà di uva a bacca bianca tipiche del territorio. Ha una personalità ricca, sfaccettata, variegata e pronta a stupire. Per questo Franz Haas lo ha dedicato a sua moglie Maria Luisa Manna fin dalla prima annata di produzione, nel 1995. La cantina di Franz Haas si trova a Montagna, in provincia di Bolzano, e i suoi vigneti si estendono su altitudini che vanno dai 240 fino ai 1150 metri, permettendo così di ottenere vini fini e longevi. Notevoli sono le etichette delle bottiglie prodotte da questa importante realtà produttiva: realizzate dall’artista Riccardo Schweizer, che in passato collaborò con giganti come Picasso, Chagall, Cocteau e Le Corbusier. Il vino bianco “Manna” si ottiene da cinque varietà di uve differenti: Riesling, Chardonnay, Traminer Aromatico, Sauvignon e una piccola percentuale di Kerner. Esse provengono da vari vigneti dislocati ad altitudini comprese tra i 350 e gli 800 metri. Diversi sono, quindi, anche i terreni ed i microclimi, e questo implica uno sfasamento nei periodi di maturazione delle uve. Pertanto esse vengono vinificate separatamente, in base alla varietà. Lo Chardonnay e il Sauvignon svolgono la fermentazione alcolica in barrique, mentre Riesling, Kerner e Traminer fermentano in vasche di acciaio. Una volta terminata la fase di fermentazione, i vini vengono assemblati secondo la migliore combinazione e sostano sui lieviti per una decina di mesi. In seguito a questo periodo di maturazione, viene imbottigliato e lasciato attendere nel vetro per qualche mese prima della commercializzazione. Il Manna Franz Haas è un vino capace di evolvere. In gioventù si presenta con tonalità intense di giallo paglierino che, dopo qualche anno, virano su un brillante colore dorato. Ha un profumo concentrato e penetrante ed è dotato di una complessità stratificata che si apre su note fruttate e floreali di sambuco e petali di rosa, con un’impronta di frutta secca che, nel tempo, emerge con maggior chiarezza. Il sorso è morbido, pieno ma molto fine e fresco. È longevo e mutevole, impreziosito di sobria eleganza. Non è un caso, infatti, che sia stato dedicato ad una donna, della quale porta il nome in segno di amorevole devozione.
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Il Dolcetto di Roagna è un succoso e agile vino quotidiano, che si candida a compagno preferito della tavola di tutti i giorni. Un vitigno per lungo tempo sottovalutato, il Dolcetto, dotato invece di una vocazione gastronomica innata e di una spensieratezza rinfrancante. I grandi produttori di Langa, a cui si ascrive senza dubbio il nome di Luca Roagna, lo preferiscono spesso in accompagnamento alla cucina langarola agli imponenti Baroli e Barbaresco, apprezzandone la natura sgrassante. L'interpretazione di Luca è una delle più interessanti, all'insegna del classicismo che contraddistingue da sempre la filosofia produttiva dei Roagna. Il Dolcetto d'Alba proviene da uve in purezza dell'omonimo vitigno situate nel vigneto Pajè, storica vigna di Barbaresco. Particolarmente ricco in marne calcaree, come molte delle vigne in zona, il Pajè conferisce al Dolcetto una profondità austera. Le vigne hanno almeno 45 anni d'età e la raccolta, che avviene a settembre, è svolta rigorosamente in modo manuale con una doppia cernita delle uve. La fermentazione avviene in tini di legno e si svolge spontaneamente, solo tramite l'intervento dei lieviti indigeni protraendosi per una decina di giorni. La macerazione lunga sulle bucce, di circa 3 mesi, precede l'affinamento in legno grande che ha durata di un anno. Il vino Dolcetto si riversa nel calice con la sua veste rosso rubino chiaro, orlata da riflessi violacei. Naso che rallegra in virtù della sua vinosità e spensieratezza, sebbene se ne colga l'interpretazione classica e austera. Viole, rosa canina, frutta rossa croccante, in un quadro che rimanda alla vendemmia e alle feste di paese, dove si è sempre fatto incetta di questo vino. Sorso semplice e scorrevole, ma non per questo banale, è trainato dall'esuberanza e dalla freschezza tipiche del Dolcetto, che richiamano un tagliere di salumi, o un piatto di finanziera per rimanere in loco. Irrinunciabile vino quotidiano.
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Il Roero Arneis della cantina Matteo Correggia è un vino bianco fresco e delicato prodotto a Canale d’Alba, in provincia di Cuneo. Questa etichetta è ottenuta da uve Arneis in purezza, vitigno a bacca bianca autoctono proprio dell’area del Roero, provenienti da vigne allevate a controspalliera con il metodo di potatura a guyot, su colline situate a circa 280-300 metri di altitudine e caratterizzate da terreni di origine marina con suoli prevalentemente sabbiosi, ricchi di fossili, e con una leggera presenza di limo e argilla. La cantina è una realtà a conduzione famigliare, proprietaria di circa 20 ettari vitati, che è diventata in pochi anni dalla sua nascita un simbolo indiscusso del territorio grazie alla lungimiranza, l’amore e la dedizione del suo fondatore, Matteo Correggia. Il Roero Arneis di Correggia è prodotto con uve attentamente selezionate e vendemmiate esclusivamente a mano verso l’inizio del mese di settembre. I grappoli, portati in cantina, vengono sottoposti a pressatura soffice per poi svolgere la fermentazione alcolica in contenitori di acciaio inox a temperatura controllata per alcune settimane. Si procede così alla svinatura dopodiché il vino resta in affinamento in contenitori di acciaio per almeno 6 mesi prima di essere pronto per la messa in commercio. Il Roero Arneis della cantina Matteo Correggia si presenta alla vista di un colore giallo paglierino tenue con leggere sfumature verdognole. Al naso compaiono intensi aromi di frutta fresca, tra cui la mela gialla e la pesca, note floreali di biancospino e di sambuco, sentori agrumati di cedro e di mandarino, per chiudere con un leggero accenno di miele e frutta secca, tra cui la nocciola. In bocca è snello, elegante, di buona struttura e freschezza, con un finale giocato su note vegetali. Questo Arneis Correggia è un bianco gradevolissimo e di facile beva, simbolo di un territorio stupendo come quello del Roero.
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Il vino “NM” della cantina altoatesina Nals Margreid è una cuvée realizzata con due vitigni internazionali da secoli presenti in regione. La percentuale preponderante è costituita da Chardonnay, che dona eleganza, ricchezza fruttata e armonia, a cui si unisce la freschezza delle note vegetali e leggermente aromatiche del Sauvignon Blanc. Due varietà dalla spiccata personalità, che si uniscono in modo complementare in un assemblaggio dallo stile classico, fresco e fruttato. È un vino molto adatto da degustare come aperitivo o con antipasti di verdure o di mare, o con del pesce dalle carni bianche e delicate. Il bianco “NM” nasce in una delle tenute più importanti e famose dell’Alto Adige. Nals Magreid gestisce un parco di vigne di 150 ettari, che fanno capo a 140 piccoli soci conferitori. Terroir diversi e la presenza di numerosi vitigni, consentono di creare vini originali e di grande qualità. Il vino è prodotto con un’accurata selezione di uve provenienti da alcuni dei territori più interessanti della tenuta. Le vigne di Chardonnay sono vendemmiate nella zona di Magré, caratterizzata da suoli di matrice prevalentemente calcarea e da un clima abbastanza mite, particolarmente adatto a far esprimere su ottimi livelli il bianco di Borgogna. Il Sauvignon Blanc, invece, è coltivato nell’area di Nalles, su suoli generati da disfacimento di rocce di porfido, miste a depositi di ghiaie moreniche d’origine glaciale. La fermentazione si svolge in serbatoi d’acciaio inox, con classica vinificazione in bianco. Prima di procedere all’imbottigliamento, il vino riposa per qualche mese in vasche d’acciaio. “NM” Nals Margreid rappresenta il volto giovane di un bianco di montagna, diretto e immediato, che fa della semplicità espressiva il suo vero punto di forza. Nel calice si presenta di colore giallo paglierino chiaro, attraversato da luminosi riflessi giovanili verdolini. All’olfatto è intenso, con profumi di zagara, fiori bianchi, delicati cenni di erbe officinali aromi di agrumi, di frutta fragrante a polpa bianca, melone, mela pesca tabacchiera. Il sorso conquista per una piacevole freschezza fruttata, che avvolge il palato con aromi di grande purezza espressiva. Il finale è fresco, sapido e armonioso. Come dice il nome in etichetta, è la firma dello stile dei bianchi della cantina.
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"Il Bianco" della Cantina Tiberi è un vino umbro, prodotto con due vitigni storicamente coltivati nel territorio: il Grechetto e il Trebbiano. Nasce dall’idea di realizzare un bianco immediato e diretto, che esprima le caratteristiche fruttate delle uve senza troppe mediazioni e con un lavoro in cantina orientato al minimo intervento. Un bianco dagli aromi piacevolmente fragranti, con in primo piano un bel frutto maturo, protagonista anche al palato, accompagnato da sensazioni sapide e da una vivace freschezza finale. Il vino “Bianco” nasce nella piccola tenuta di proprietà, tre ettari di vigneto situato nel territorio collinare che circonda Perugia a un’altitudine di circa 350 metri sul livello del mare. Le vigne possono godere di un’ottima esposizione a sud ovest e sono piantate su terreni ricchi di scheletro, molto drenanti. Terminata la vendemmia, le uve sono pigiate nel torchio e il mosto viene avviato alla fermentazione spontanea con utilizzo di soli lieviti indigeni. Il vino matura alcuni mesi in vasca d’acciaio e viene imbottigliato manualmente, senza aggiunta di solforosa, dopo due travasi effettuati seguendo il calendario delle fasi lunari. "Il Bianco" è prodotto dalla Cantina Tiberi con l’intento di rinnovare la grande tradizione dei vini semplici, caratterizzati da una fragranza fruttata piacevolmente espressiva fin da subito. Un calice da gustare per la sua genuina e schietta immediatezza e per assaporare le sensazioni fragranti dell’uva matura. Il colore è giallo paglierino. Al naso si apre su sensazioni floreali e aromi di frutta gialla, accompagnati da ricordi iodati e di erbe della macchia mediterranea. Il sorso è piacevolmente ricco e succoso, con finale sapido e rinfrescante.
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Il Milledì Ferghettina nasce dall'esigenza aziendale di produrre un Brut millesimato, fortemente caratterizzato dal punto di vista dello stile inconfondibile franciacortino. Netto nei suoi richiami floreali all'olfatto e nei sentori minerali al palato, il Milledì porta in campo una rivoluzione tipologica, data dalla scelta di utilizzo di una bottiglia a sezione quadrata, non per scopi estetici ma per precisi fini tecnologici. L'idea di partenza era quella di migliorare le performances della rifermentazione in bottiglia, consentendo ai lieviti di lavorare al meglio in modo da caratterizzare ulteriormente, dal punto di vista aromatico, questo prodotto di terroir della Franciacorta. Dopo un accorto studio condotto da Roberto Gatti, proprietario dell'azienda, insieme a suo figlio Matteo, si è optato per imbottigliare il Milledì in questa nuova forma di contenitore che, grazie al suo lato piatto alla base, consentirebbe ai lieviti di disporsi su una superficie molto più ampia del fondo cilindrico di una bottiglia classica e di procedere a una rifermentazione molto più efficiente dal punto di vista qualitativo (con una produzione maggiore di mannoproteine, essenziali per gli sviluppi aromatici dei vini ottenuti con Metodo Classico). Per questo il Milledì è un prodotto che, nella scia dello stile tradizionale di Feghettina, dispiega un'innovazione sostanziale, che si potrà apprezzare soprattutto nel corso evolutivo di questo vino.
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Il Costa d'Amalfi Rosso di Marisa Cuomo è l’etichetta che meglio esprime il carattere fragrante, solare e mediterraneo dei rossi di questo piccolo paradiso di rocce a strapiombo sul blu dl mare. Inondate dalla luce del sole e accarezzate dal vento, le vigne si trovano nelle condizioni ideali per regalare uve di straordinaria qualità. Il vino è prodotto con i due vitigni autoctoni a bacca rossa del territorio. La struttura e la profondità austera dell’Aglianico, si sposa meravigliosamente con il frutto morbido e ricco del Piedirosso, creando una perfetta armonia gustativa. Per le sue caratteristiche di scorrevolezza e immediatezza, è un’etichetta molto duttile negli abbinamenti a tavola, particolarmente adatta ad accompagnare paste con sughi saporiti, pasta al forno o carni bianche. Il Costa d'Amalfi Rosso di Marisa Cuomo è l’espressione di una delle cantine campane di maggior prestigio, ormai da molti anni ai vertici della produzione regionale. Le uve di Piedirosso e Aglianico derivano da alcune parcelle della tenuta situate del territorio comunale di Cetara e nella frazione Raito di Vietri sul Mare. Le vigne sono coltivate su ripidi terrazzamenti affacciati sul mare, a un’altitudine compresa tra i 100 e i 250 metri, con esposizione rivolta a sud. Il clima mediterraneo, influenzato dalle brezze marine e i terreni composti da rocce calcaree, consentono alle viti di portare a maturazione uve dal profilo particolarmente elegante. Al termine delle operazioni di vendemmia, i grappoli sono avviati alla fermentazione in tini d’acciaio inox a temperatura controllata con macerazione sulle bucce. Il vino matura per alcuni mesi in vasche d’acciaio e poi viene imbottigliato. Il Costa d'Amalfi Rosso di Marisa Cuomo è un vino giovane e piacevolmente semplice, adatto a chi ama i rossi scorrevoli, non troppo strutturati e impegnativi. Una scelta che predilige l’eleganza alla potenza e alla concentrazione aromatica. Nel calice ha un colore rosso rubino con riflessi luminosi. All’olfatto regala fragranti aromi fruttati con profumi di marasca, piccoli frutti di bosco a bacca rossa, ciliegia matura, ribes, delicati cenni di spezie orientali e un leggero tocco di pepe nero. Al palato è di medio corpo, con tannini armoniosi e ben integrati ad un frutto succoso e croccante, che anticipa un finale fresco, sapido e di buona persistenza gustativa.
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Il Whisky Single Malt Double Cask Macallan, invecchiato 18 Anni, è un’etichetta di alta gamma e rappresenta uno dei vertici espressivi della famosa distilleria dello Speyside. È una bottiglia che sintetizza la cifra stilistica classica del marchio, improntata da sempre all’armonia e alla soave morbidezza fruttata con le ricche note terziarie dovute a un lunghissimo periodo d’affinamento in rovere, che rende il sorso di una profondità e complessità unica. Un grande whisky da intenditori, da degustare in un’occasione speciale. Il Single Malt Double Cask è un Whisky invecchiato 18 Anni, che nasce nel cuore della selvaggia regione dello Speyside. La Macallan Distillery è una vera istituzione della tradizione scozzese. Dai primi decenni dell’Ottocento produce grandi whisky, che ancora oggi sono tra i più famosi al mondo. La qualità si è conservata intatta nel tempo grazie a un grande rispetto per le tradizioni. La produzione si basa sempre su una selezione di ottimo orzo, che viene maltato senza utilizzare la torba, in modo da privilegiare la morbidezza dolce e fruttata. La distillazione si svolge utilizzando dei piccoli alambicchi in rame, che garantiscono un’ottima finezza. Il tocco finale è dato dal lunghissimo invecchiamento. Il Single Malt viene fatto maturare in due tipi diversi di legni: botti di rovere francese e botti di rovere americano, precedentemente utilizzate per i vini liquorosi di Jerez. Il Whisky Double Cask invecchiato 18 Anni della Macallan Distillery è un Single Malt in grado di conquistare i palati più raffinati. È la scelta ideale per chi ama la profondità delle ricche evoluzioni terziarie, senza però le note torbate e affumicate tipiche dei distillati delle isole Ebridi. Si presenta con una veste luminosa color ambra scuro dai brillanti riflessi mogano e ramati. All’olfatto colpisce per l’intensità e la straordinaria complessità della sfaccettatura aromatica. I profumi regalano note dolci di caramello e miele di castagno, vaniglia, morbide spezie orientali, cenni di noci e frutta secca, scorza d’agrumi, di frutta candita, zenzero, cenni tostati e sfumature di torrefazione. Caldo e avvolgente, propone un sorso lungo e appagante, dolce e complesso, d’infinita lunghezza gustativa.
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La cantina abruzzese a conduzione famigliare De Fermo presenta il Rosato ‘Concrete’, una bottiglia dall’animo schietto e puro realizzata secondo un approccio rispettoso della natura e dei suoi delicati equilibri. Nel 2010 Stefano Papetti Ceroni e la moglie Eloisa de Fermo decisero di dare seguito all’attività vitivinicola della famiglia di lei, risalente alla fine del ‘700, abbracciando fin da subito uno spirito produttivo sostenibile fondato sui dettami dell’agricoltura biodinamica. All’interno della tenuta, situata a Loreto Aprutino, si ritrovano filari dei vitigni tradizionali Montepulciano, Pecorino e Trebbiano, oltre a qualche varietà internazionale. Il Rosato De Fermo ‘Concrete’ viene prodotto con sole uve rosse cresciute in accordo ai principi dell’agricoltura biodinamica su terreni costituiti principalmente da argilla e calcare. La raccolta viene effettuata interamente a mano in piccole cassette e i grappoli sono quindi vinificati in rosato attraverso una breve macerazione sulle bucce di circa 1-2 ore, seguita dalla fermentazione alcolica spontanea del mosto in vasche di cemento per azione dei soli lieviti indigeni, senza controllo della temperatura. Lungo l’intera lavorazione è poi bandito il ricorso a operazioni di chiarifica o filtrazione. Il ‘Concrete’ Rosato della realtà artigianale abruzzese De Fermo è di colore rosa pallido intenso. L’olfatto si distende su aromi di frutti rossi come la fragolina e il lampone, nonché su sentori di petali di rosa ed erbe aromatiche, uniti a gradevoli cenni minerali. Fresco, pulito e profondo il sorso, di grande energia e piacevole persistenza su sensazioni fruttate e floreali. Un vino rosato da abbinare a taglieri di salumi e formaggi di media stagionatura, nonché a zuppe di legumi o saporiti secondi piatti di pesce.
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Marqués de Cáceres realizza il Rioja Crianza a partire dalle uve tipiche del territorio, vinificate secondo il concetto di rosso bordolese: vendemmie e vinificazioni separate, passaggio in legno e assemblaggio finale. “Crianza” rappresenta l’indicazione enologica spagnola per i vini che hanno trascorso in cantina un periodo di affinamento pari almeno a 2 anni, di cui almeno 6 mesi in legno. Rioja Crianza della Bodega Marqués de Cáceres prende origine principalmente dalle uve Tempranillo provenienti da vecchie viti impiantate nella regione della Rioja, cui si aggiungono residuali percentuali di Graciano e Garnacha. I terreni sono caratterizzati da una struttura argilloso-calcarea: grande presenza di ferro nel suolo delle parcelle situate in Rioja Alta, mentre quelle site in Rioja Alavesa rivelano un suolo più gessoso. I venti atlantici provenienti dal golfo di Biscaglia riescono in qualche modo a farsi sentire su questi pendii che arrivano anche ai 500 metri di altitudine sul livello del mare, investiti da estati generalmente calde e secche. Le rese per ettaro sono molto contenute e la vendemmia viene eseguita a mano, rispettosa del grado di maturità di ogni varietà. Le uve sono tutte completamente diraspate e vinificate separatamente: pressate direttamente, fermentano in vasche d’acciaio a temperatura controllata, con macerazione sulle bucce per circa 20 giorni. Le fermentazioni malolattiche avvengono in acciaio e in botti nuove di rovere, a seconda della zona di provenienza. Prima dell’assemblaggio finale i vini affinano per 12 mesi in botti di rovere francese, per il 60%, e americano per la rimanente parte: le botti sono per un quarto nuove, per un altro quarto di secondo passaggio e per metà di terzo o quarto passaggio. Un ulteriore anno in bottiglia viene speso prima della commercializzazione. Rioja Crianza di Marqués de Cáceres presenta un luminoso colore rosso rubino, con riflessi intensi. Il naso è fine e articolato, improntato su note di legno tostato e spezie amalgamate a sentori di frutti rossi canditi, sullo sfondo di sfumature di liquirizia. Il sorso è pieno e strutturato, con tannini vellutati e dolci, mentre i richiami ad un fruttato maturo disegnano un finale di lussureggiante morbidezza. Un rosso potente e classico, per accompagnare arrosti e primi piatti di sostanza.
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Il Tea Pet-Nat ‘BOST’ rappresenta uno dei kombucha più pregiati realizzati da Ama Brewery, innovativa realtà basca che propone diverse versioni di queste bevande leggermente frizzanti a bassa gradazione alcolica. Il kombucha sta diventando una delle più apprezzate e popolari alternative ai classici fermentati della cultura occidentale, come il vino e la birra, in virtù della sua bassa gradazione alcolica, della deliziosa piacevolezza e della notevole versatilità. Infatti, questi tè fermentati possono essere abbinati a diverse tipologie di piatti culinari ma si prestano anche a essere consumati da soli come aperitivo rinfrescante. Ama Brewery Pet-Nat Tea ‘BOST’ deriva dall’unione di acqua proveniente dalla sorgente del Massiccio Izarraitz, nei Paesi Baschi, e tè Jasmine Silver Needle. Questa tipologia di tè fa parte della storia della prefettura di Fuding, nella provincia cinese di Fujian, ed è stata a lungo talmente ricercata che il suo consumo era appannaggio esclusivo della famiglia imperiale. Nella realizzazione del Tea ‘BOST’ vengono raccolti unicamente i boccioli e i germogli primaverili più teneri e di notte il tè viene adagiato su vassoi di bambù e quindi ricoperto da uno strato di fiori di gelsomino. La mattina successiva i fiori vengono rimossi e sostituiti da un nuovo strato fresco, in un’operazione che si ripete per ben 6 notti allo scopo di infondere al tè il dolce profumo del gelsomino. Dopo l’infusione e la fermentazione, questo kombucha sosta per 6 mesi in bottiglia prima dell’uscita in commercio. Giallo paglierino tenue è il colore del Pet-Nat Tea ‘BOST’ di Ama Brewery, che al naso sprigiona ricchi e intensi sentori di miele d’acacia e fiori bianchi come il gelsomino. Croccante, fresco e vivace lo sviluppo gustativo, di grande armonia e corrispondenza con le sensazioni dell’olfatto.
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Il Carignano del Sulcis “Terre Rare” della cantina Sella & Mosca è un rosso caldo e intenso, che ben esprime il carattere di quest’angolo della Sardegna sud occidentale. Un vino che nasce in prossimità della costa e porta nel calice i profumi delle erbe spontanee tipiche della macchia mediterranea, aromi di piccoli frutti a bacca rossa e sfumature speziate. Il sorso è complesso, profondo e austero, con una decisa vena sapida che accompagna piacevolmente verso un finale di buona freschezza. Il “Terre Rare” è un Carignano del Sulcis in purezza prodotto nella tenuta Sella & Mosca di Giba. Sei ettari di vigneti coltivati ad alberello, nella zona verso il litorale, di fronte a Sant’Antioco, su terreni caratterizzati dalla presenza di sabbie. Il clima caldo e ventoso ma mitigato dalla presenza delle brezze del mare, si è rivelato perfetto per un vitigno dal volto tipicamente mediterraneo come il Carignano, coltivato con successo anche in Spagna e nel sud della Francia. Terminata la vendemmia, le uve sono portate in cantina dove si procede alla fermentazione in vasche d’acciaio a temperatura controllata, con una breve macerazione sulle bucce, in modo da evitare estrazioni troppo pesanti di sostanze tanniche. Il vino matura in barrique per 6 mesi prima d’essere imbottigliato e completa il suo percorso d’affinamento con qualche mese in cantina prima della messa in vendita. Il Carignano “Terre Rare” firmato Sella & Mosca è un rosso di buona struttura e persistenza gustativa. I terreni poveri e sabbiosi si sono rivelati perfetti per contenere naturalmente le rese e ottenere un vino dal carattere fine ed elegante. Nel calice ha un colore rosso rubino con riflessi violacei. Al naso esprime aromi di ciliegia, piccoli frutti di bosco, mirto e sentori caratteristici degli arbusti selvatici della macchia mediterranea, impreziositi da sfumature speziate. Al palato ha una buona struttura, con tessitura tannica fitta, aromi profondi e persistenti e una certa austerità sapida e minerale, che si distende verso il finale di gradevole e armoniosa freschezza.
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Il vino rosso “Dar Richi” è una cartolina liquida del Libano che proviene dalla Beeka Valley, uno dei più antichi templi della vite. La Covent Rouge Winery è una realtà vitivinicola con alle spalle una storia davvero unica: è nata nel 2010 come azienda indipendente fondata da due soci che collaboravano precedentemente con la Coteaux d’Helipolis, una cooperativa sociale che ha operato negli anni opere di bonifica di campi e di intere piantagioni di Cannabis sostituendole con vigneti provenienti dalla Francia e dall’Italia. Ci troviamo nel bacino più orientale del Mar Mediterraneo dove i vigneti raggiungono quote sorprendenti, toccando oltre i 1800 metri d’altezza. Soltanto a queste quote il terreno diventa fertile, mentre intorno domina il deserto. Questo rosso riesce a condensare lo scenario di queste terre, interpretandolo con un accento francese ed italiano dovuto all’utilizzo di varietà di origine occidentale. Il “Dar Richi” di Couvent Rouge viene realizzato da un blend di uvaggi francesi ed italiani, tra cui Cabernet Sauvignon al 60%, Malbec al 30% e Sangiovese con solo il 10%. Le viti sono di giovane impianto e sono radicate su terreni calcarei di origine desertica. In cantina si adottano metodi artigianali che prevedono fermentazioni spontanee con lieviti indigeni, assenza di processi invasivi come filtrazioni o stabilizzazioni e utilizzo in fase di affinamento di vecchie botti. La maturazione per questo vino si protrae per 36 mesi. “Dar Richi” ha un colore intenso e profondo dalle sfumature rosso rubino. Al naso è decisamente fruttato, con note di piccola frutta scura, spezie dolci e leggeri ricordi tostati e di tabacco. Al palato ha una trama morbida e setosa, di grande velluto e calore alcolico, piacevolmente equilibrata da una delicata freschezza e un piacevole accento tannico. Un vino decisamente avvolgente dal respiro mediterraneo!
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Il Pinot Noir toscano della cantina artigianale Podere Concori evidenzia uno spirito schietto e spontaneo che riflette l’animo del suo artefice: Gabriele Da Prato. Dopo aver trascorso anni lavorando come oste, nel 1999 Gabriele decise di proseguire l’opera viticola del padre Luigi con la ferma intenzione di valorizzare i vini della Garfagnana e della Valle del Serchio, zone dell’Alta Toscana. Per alimentare questo nobile obiettivo, egli adotta i principi dell’agricoltura biologica e della biodinamica ed è oggi divenuto un punto di riferimento per quanto riguarda il movimento dei vini artigianali italiani. Podere Concori Pinot Nero viene prodotto con l’omonima varietà a bacca nera, proveniente dalla vigna Concori e dalla vigna Noceto, coltivate a regime biologico e biodinamico. I suoli sono ricchi di scisti e arenarie, con un’alta presenza di scheletro e minerali come la silice. Dopo la vendemmia manuale i grappoli vengono ammostati in tini aperti, dove la fermentazione alcolica avviene spontaneamente grazie all’intervento dei soli lieviti indigeni. In seguito, il vino è posto a invecchiare per 10 mesi in piccole botti di legno da 225 litri prima dell’imbottigliamento e dell’uscita in commercio. Il Pinot Noir prodotto da Gabriele Da Prato di Podere Concori ha una colorazione rosso rubino intenso. Il panorama olfattivo è ampio e deciso nei sentori di marasca, frutti di bosco, violetta ed erbe aromatiche, seguiti da percezioni delicatamente speziate. Sorso in grande equilibrio tra la piacevole morbidezza e la freschezza vivace, con una trama tannica vellutata che accompagna il finale persistente su sensazioni fruttate. Si tratta di un’interpretazione genuina di Pinot Nero, perfetta da abbinare a carni varie della tradizione toscana.
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Il Côte de Nuits Villages “Aux Leurey” di Thibault Liger-Belair è un Pinot Nero concreto e materico, che a dispetto di una certa virilità, non difetta in eleganza e freschezza. Un altro tassello di pregio nella produzione di Thibault Liger-Belair, vignaiolo dalla pennellata eccelsa, e capace di fornire interpretazioni magistrali di alcune delle più vocate parcelle al mondo. A dispetto di una prestigiosa tradizione familiare, Thibault ha deciso di interpretare lo straordinario territorio della Cote D'Or in modo estremamente personale, senza scorciatoie o forzature, e ritornando ad un'agricoltura incontaminata, così come ad un lavoro di cantina mai prevaricante. Anche nei suoi vini più semplici, il ''manico'' di Thibault emerge decisamente, restituendo interpretazioni nitide e godibili, che non mancano però di dettagli e sfumature. Certezza assoluta. Il rosso Côte de Nuits Villages “Aux Leurey” è ottenuto da uve Pinot Nero in purezza, provenienti dal comune di Nuits Saint Georges, e più precisamente da parcelle situate in prossimità dei prestigiosi premier cru del Clos De La Marechale e Clos De l'Arlot. Le vigne, coltivate senza l'intervento di alcuna sostanza chimica o di sintesi, hanno oltre 80 anni di età e producono frutti di qualità estrema. In cantina si prosegue con fermentazione alcolica spontanea ed affinamento di 18 mesi in barrique, per la maggior parte usate. Il “Aux Leurey” Côte de Nuits Villages si presenta nel calice con veste rubina intensa e luminosa. Naso multiforme e complesso, più ''scuro'' rispetto ad altri vini di Thibault, visto il comune di appartenenza. Il ribes lascia qui il posto alla mora di rovo e alla prugna, mentre le spezie orientali di Vosne, cedono il passo alla concretezza delle spezie scure di Nuits, così come a note più terragne. Sorso pieno e vigoroso, trainato da un tannino di grana fine e da una freschezza puntuale.
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Il Crozes Hermitage di Domaine Alain Graillot nasce nel cuore della pianura di origine alluvionale di La Roche-de-Glun, che regala vini dal corpo e dalla struttura di carattere. Maxime e Antoine Graillot sono oggi alla conduzione della cantina dopo che il padre Alain ha trasmesso loro tutto il sapere e la passione per una produzione consapevole e genuina dei vini. Oggi coltivano circa 18 ettari di terreno, perseguendo una filosofia di eccellenza e autenticità per vini di qualità e dalla bontà rara. Il regime di coltivazione è biologico nel rispetto totale delle naturali fasi di sviluppo e crescita delle piante e per una materia prima che racchiude in sé tutta la bontà e la sua potenzialità. Le uve Syrah in purezza del Crozes Hermitage di Domaine Alain Graillot crescono principalmente in un clima prevalentemente continentale con estati calde e afose e inverni con temperature rigide. Il suolo è prevalentemente composto da graniti e rocce metamorfiche che rispecchiano le loro caratteristiche interamente nel prodotto finale. La raccolta delle uve viene svolta manualmente e in cantina si verifica la fermentazione spontanea grazie all’azione dei lieviti indigeni; successivamente anche quella malolattica. Affina 12 mesi in botti di rovere di secondo passaggio. Il colore rosso rubino intenso del Crozes Hermitage di Domaine Alain Graillot colpisce immediatamente la vista. Il naso è innondato da aromi di frutti di Bosc, sentori di pepe nero e note erbacee sul finale; in bocca si presenta equilibrato ed elegante, succoso con una buona persistenza che invoglia calice dopo calice. Si sposa perfettamente in abbinamento con i tagli di carne tradizionali della Francia, carne rossa in umido e piatti vegetariani; interessante con formaggi stagionati. Ottimo prodotto da conservare nella propria cantina personale per pranzi in famiglia in occasione delle feste comandate o per serate invernali davanti al camino degustandolo con calma per scoprire un prodotto unico e genuino.
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La Grappa di Barolo Riserva “Tuttogrado” è uno dei prodotti che Sibona decide di imbottigliare a pieno grado, senza alcuna diluizione, così da mantenerne intatta l’energia e la potenza accumulata durante i 18 mesi di affinamento trascorsi in legno. Ci troviamo quindi di fronte a una bottiglia dal sorso intenso, forte, che al naso si esprime con note evolute e complesse. Una Grappa che nasce dalle vinacce di uno dei vini più conosciuti del Piemonte, il Barolo, e che può quindi vantare un’origine importante, che ne fa un prodotto ideale da regalare a tutti gli appassionati di distillati dotati di un certo prestigio. Il “Tuttogrado” è una Grappa di Barolo Riserva che ha origine dalle vinacce di Nebbiolo provenienti dalla zona di produzione del Barolo DOCG, più precisamente dai vigneti situati a Serralunga d’Alba, Monforte e La Morra, tre tra le zone più vocate per questa tipologia. Le vinacce, giunte freschissime in distilleria, vengono distillate il giorno stesso della raccolta, per cogliere il massimo dei profumi e dei sapori in esse contenute. Al termine del processo di lavorazione segue una prima fase di maturazione in botti di media capacità, che poi prosegue in piccoli barili di rovere e limousin. Al termine dell’invecchiamento, come suggerisce il nome stesso dell’etichetta, la grappa viene imbottiglia da Sibona a pieno grado, mantenendo quindi un considerevole livello alcolico. La Riserva “Tuttogrado” è una Grappa di Barolo che alla vista si annuncia con un colore giallo ambrato, ornato da qualche riflesso tendente al dorato. Ricco e stratificato il naso, elegante, con una scala aromatica che evidenzia spezie dolci, frutta essiccata e una lieve nuances di liquirizia. All’assaggio è di ottimo corpo, fasciante, con un sorso avvolgente, dotato di un’ottima persistenza sul finale. Un’etichetta con cui la distilleria Sibona dà voce al territorio piemontese, interpretandolo attraverso le vinacce di uno dei suoi vini più rinomati e apprezzati in tutto il mondo.
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Il Rosso Blend “San Pedro Yacochuya” di Bodega Rolland è originario della zona di Mendoza nella spettacolare terra dell’Argentina. Michel Rolland giunse in questa zona nel 1988 per fornire una consulenza tecnica al collega Arnaldo Etchart e immediatamente si infatuò della bellezza di questi luoghi, proponendo al collega di iniziare un’attiva di produzione vitivinicola insieme, convinto che questa terra avesse molto da regalare all’enologia. Michael si divide oggi tra le attività in Francia nella zona di Bordeaux e quelle in Argentina, ora gestiste anche con l’aiuto delle figlie Stéphanie, al comando del reparto logistico, e della creativa Marie che studia e sviluppa il design e l’immagine delle cantine. Le uve Malbec e Cabernet Sauvignon del Rosso Blend “San Pedro Yacochuya” di Bodega Rolland nascono a circa 2030 metri di altezza sul livello del mare e provengono da un vigneto piantato nel lontano 1915. Il clima in questa zona è desertico e afoso con qualche vento proveniente dalle Ande che mantiene i filari asciutti; il suolo è composto principalmente da pietrisco, ma si rivela povero di minerali. Questo è il luogo perfetto perché si verifichi una bassa resa in vigna, ma si riveli una grande qualità nel prodotto finale. Le uve sono raccolte manualmente a seguito di una sezione meticolosa in vigna. Il mosto affina 12 mesi in barrique do rovere francese per poi essere imbottigliato. Il Rosso Blend “San Pedro Yacochuya” di Bodega Rolland si presenta nel calice di un rosso rubino inteso. I profumi ricordano i frutti rossi, spezie e un finale minerale piacevole; in bocca è morbido, pieno con tannini decisi, ma piacevoli alla beva con una buona persistenza finale. Abbinamento consigliato con carne alla griglia e selvaggina e primi piatti a base di sughi importanti. Prodotto da consumare durante fredde serate invernali davanti al camino con una buona musica in sottofondo o in occasione di festeggiamenti in famiglia, per scoprire nel calice un vino che nasce in una terra lontana e potenzialmente inestimabile.
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Il Franciacorta Rosé Brut di Santa Croce è una cuvée dal profilo intenso e dalla limpida freschezza minerale, che esprime perfettamente lo stile classico degli spumanti dell’area bresciana. È un assemblaggio delle due uve simbolo del territorio, che unisce la raffinata eleganza floreale e fruttata dello Chardonnay, con la ricchezza e la struttura tipica del Pinot Noir. Fedele a questa tipologia, sempre più apprezzata anche a livello internazionale, è un Metodo Classico dalla chiara vocazione gastronomica. I suoi aromi e la sua piacevole persistenza gustativa, si esaltano soprattutto a tavola con un tagliere di salumi, con piatti di mare, in particolare crostacei e salmone o in abbinamento a carni bianche dal gusto delicato. Il Rosé Brut Franciacorta è il frutto di una realtà produttiva atipica e innovativa all’interno del panorama franciacortino. Santa Croce è un marchio creato nel 2016 dal gruppo Bollicine Mon Amour, una società che si occupa della distribuzione di Champagne e spumanti, con una particolare attenzione ai piccoli vigneron, che praticano un’agricoltura attenta e sostenibile. Gli stessi valori sono stati applicati nella tenuta della Franciacorta, che si estende su circa dodici ettari. Al termine della vendemmia, le uve di Chardonnay e Pinot Nero sono vinificate separatamente con pressatura soffice e fermentazione in serbatoi d’acciaio inox a temperatura controllata. Dopo alcuni mesi di affinamento, i vini base sono assemblati e la seconda fermentazione si svolge in bottiglia, secondo il Metodo Classico, con una sosta sur lattes di almeno 36 mesi. Il Brut Rosé Franciacorta, prodotto dalla cantina Santa Croce, è un’etichetta che coniuga finezza ed eleganza, con un buon corpo e una buona intensità aromatica. È proprio questo connubio che rende i rosé così affascinanti, delicati, ma ricchi e importanti. Si presenta alla vista con un colore rosa tenue brillante, attraversato da un luminoso perlage sottile e continuo. Fragranze floreali, cenni di agrumi e piccoli frutti a bacca rossa, seducono l’olfatto e anticipano un sorso cremoso, dal frutto maturo e croccante, che s’allunga persistente verso un finale piacevolmente sapido e fresco.
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Il Whisky Single Malt 25 Anni Talisker nasce nella famosa isola di Skye, al largo delle coste scozzesi, celebre da secoli per la produzione di eccellenti distillati. Si tratta di una bottiglia caratterizzata da un lungo periodo di affinamento, che contribuisce a conferire al bouquet complessità e ricchezza aromatica. Un’etichetta che rappresenta un importante punto di riferimento per tutti gli amanti degli aromi torbati e salmastri, tipici della produzione di Skye Island, che potranno ritrovare nel bicchiere il sapore tipico di queste terre. Il Single Malt 25 Anni nasce seguendo i più antichi processi di lavorazione della Distilleria Talisker. Ancora oggi si utilizzano i vecchi alambicchi a serpentina e un processo di doppia distillazione, che garantisce la massima finezza e pulizia espressiva. Tutte le materie prime sono di eccellente qualità a partire dal malto di una singola varietà, dall’acqua purissima delle sorgenti di Cnoc nan Speireag, fino alla pregiata torba, che dona gli intensi aromi affumicati tanto apprezzati dagli intenditori. Prima di essere imbottigliato il distillato si affina per ben 25 anni in botti precedentemente utilizzate per l’invecchiamento del Bourbon. Il Whisky Single Malt 25 Anni è un distillato dedicato ai veri amanti degli aromi tipici di Skye Island. Si presenta con un colore dorato dai riflessi brillanti. Al naso esprime profumi raffinati, con aromi di frutta matura, sentori agrumati, speziati e delicatamente affumicati. Al palato si distende con sorso armonioso e morbido sulle note di frutta matura, che tendono a virare verso un finale iodato e torbato di grande persistenza gustativa.
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La Malvasia delle Lipari di Tenuta di Castellaro è il vino passito più classico e tipico di questa splendida isola dell’arcipelago siciliano delle Eolie. La produzione di quest’etichetta rappresenta una storia e una tradizione, che affondano le radici nei secoli passati. E’ prodotto con due antichi vitigni dell’area mediterranea: la Malvasia e il Corinto Nero coltivati sui suoli vulcanici dell’isola. Grazie all’appassimento delle uve al sole, il vino diventa un prezioso nettare con aromi di frutta candita, scorza d’agrumi, frutta secca e sentori di erbe officinali. Il sorso seduce per la morbidezza armoniosa, con aromi avvolgenti, caldi e suadenti. Il vino da dessert Malvasia delle Lipari nasce nello splendido territorio di Lipari, una piccola isola dell’arcipelago delle Eolie. La Tenuta di Castellaro si compone di diversi appezzamenti coltivati in varie zone dell’isola e diversi tra di loro per le caratteristiche dei suoli: Vigna Maggiore, Lisca, Lisca Alta, Caolino e Gelso. Una ventina di ettari in totale, di cui nove vitati, tutti con uve autoctone del territorio. Le vigne sono piantate su terreni d’origine vulcanica ricchi di sabbie, pomice, ossidiane e numerose sostanze minerali. Il clima mediterraneo, caldo e ventilato, è mitigato dalle brezze del mare, che consentono alle uve di maturare in modo perfetto, anche grazie alla presenza di buone escursioni termiche tra il giorno e la notte. Le vigne di Malvasia sono coltivate a un’altitudine di 150 metri su panoramiche terrazze affacciate sul mare. I terreni sono di matrice vulcanica, costituiti prevalentemente da sabbie leggere, ricche di elementi minerali. Il sistema d’allevamento è ad alberello, secondo le più antiche consuetudini greche e particolarmente adatto alle zone siccitose. Dopo la raccolta, i migliori grappoli vengono fatti appassire al sole per un paio di settimane, prima di precedere alla pressatura e alla lenta fermentazione con lieviti indigeni in botti di rovere, che termina dopo alcuni mesi. Il vino matura per circa un anno in botti di rovere e poi si affina per altri 12 mesi in bottiglia prima della messa in vendita. Il passito Malvasia delle Lipari della Tenuta di Castellaro, conquista fin dal primo sorso per la morbidezza aromatica, perfettamente bilanciata dalla freschezza e sapidità. E’ un vino da dessert molto armonioso, ottimo da degustare con piccola pasticceria secca o con un tagliere di formaggi stagionati, piccanti o erborinati. Nel calice si presenta con uno splendido colore giallo dorato brillante. Il bouquet è intenso e complesso, con aromi di frutta gialla disidratata, scorze d’agrumi canditi, miele, frutta secca, ricordi iodati e delle erbe della macchia mediterranea. Al palato ha un ingresso di dolcezza suadente, con aromi ampi e densi, ben supportati da una buona freschezza finale.
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L’Etna Rosso “San Lorenzo” di Girolamo Russo è un vino nato sulle pendici dell’Etna, in provincia di Catania. La cantina nasce nel 2005 grazie alla passione e alla conoscenza di Giuseppe Russo che ha raccolto l’eredità del padre Girolamo, diventando ben presto un punto di riferimento per la produzione vitivinicola della zona. La sua idea è quella di recuperare i valori della sua famiglia, interpretandoli in chiave moderna, al fine di rendere la sua attività sostenibile e futuribile. In quest’ottica, ha scelto un regime di coltivazione completamente biologico, scelta che ha aiutato nel recupero di vecchie vigne centenarie che diversamente sarebbero andate perdute. I vigneti dell’Etna Rosso “San Lorenzo” di Girolamo Russo crescono in un clima favorevole, caratterizzato da piogge abbondanti che rendono florido il terreno e nutrono le radici. Il suolo è di origine vulcanica: la lava fuoriuscita nel tempo ha creato strati dopo strati differenti tra di loro, creando una diversità di composizione che si rispecchia anche nei prodotti finali. Il nome “San Lorenzo” fa riferimento alla contrada dove sono situati i vigneti, posta su dolci rilievi collinari tra i 700 e gli 800 metri sul livello del mare. La vendemmia è manuale; la fermentazione alcolica si innesta grazie all’azione dei lieviti indigeni in acciaio e il mosto successivamente macera per 13 giorni sulle bucce. Affina 20 mesi in barrique francesi e 6 mesi in bottiglia. Il colore dell’Etna Rosso “San Lorenzo” di Girolamo Russo è un rosso rubino intenso dai riflessi brillanti; il bouquet è poliedrico, caratterizzato da note di frutta a bacca rossa come la mora, la prugna e il ribes, in unione a note di erbe aromatiche, menta e cuoio. Al palato è elegante con una rete fitta di tannini, simbolo dell’espressione territoriale di appartenenza; importante la persistenza finale che richiama la beva. In abbinamento ottimo con cacciagione locale, tagli di carne rossa della tradizione alla griglia e in umido; curioso anche con formaggi stagionati di latte vaccino e ovino. Perfetto per la tavola delle feste in famiglia per condividere un prodotto genuino e frutto dell’esperienza di un artigiano del vino.
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Il Gin ‘Marconi 46’ della celebre distilleria veneta Jacopo Poli è un gin dal carattere fresco e balsamico distillato con la tecnica a bagnomaria sottovuoto. Fin dal 1898 la famiglia Poli si dedica all’arte distillatoria e nel corso della sua lunga storia si sono susseguite quattro generazioni. L’appellativo della bottiglia rende omaggio a Guglielmo Marconi, inventore del radiotelegrafo e premio Nobel per la fisica nel 1909 “in riconoscimento del suo contributo allo sviluppo della telegrafia senza fili”. Inoltre, le distillerie Poli si trovano in Via Guglielmo Marconi a Schiavon mentre la dicitura ‘46’ indica la gradazione alcolica del distillato. Jacopo Poli Gin ‘Marconi 46’ viene elaborato attraverso una combinazione di botaniche ispirate all’altopiano di Asiago, territorio originario della famiglia Poli. Tra queste spiccano le bacche di ginepro, il pino mugo, l’uva Moscato, il pino cembro, la menta, il cardamomo e il coriandolo. Il processo di distillazione avviene artigianalmente in piccoli lotti all’interno di Crysopea, l’alambicco a bagnomaria sottovuoto della distilleria. Questa tecnica di distillazione discontinua permette di valorizzare al massimo il patrimonio aromatico delle botaniche. All’esame visivo, il Gin ‘Marconi 46’ dell’antica distilleria Jacopo Poli si presenta con un aspetto limpido e brillante. La gamma olfattiva esprime profumi freschi e balsamici tra cui spicca l'intensità del ginepro che si combina con richiami di erbe alpine e note mentolate. Anche grazie all’apporto dell’uva Moscato il gusto risulta morbido e raffinato, ricco di ritorni di pino mugo, cardamomo e coriandolo. Si tratta di un gin da gustare liscio o con ghiaccio oppure da impiegare nella mixology per la preparazione dei cocktail più classici.
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“Indisciplinato” della Tenuta San Marcello è una versione originale di Verdicchio, che nasce nella zona collinare dell’entroterra di Senigallia, una terra da sempre molto vocata per la coltivazione di questo vitigno autoctono a bacca bianca dalla forte personalità. È un omaggio alla storia del vino e alle sue origini. Si tratta, infatti, di un assemblaggio in cui concorre anche una percentuale di vino vinificato con una macerazione sulle bucce in dolium di terracotta georgiana, una tecnica antica, che permette un’estrazione molto intensa di aromi e profumi. Nasce così un bianco complesso e ricco, che unisce il profilo teso e verticale tipico del Verdicchio, con una tavolozza aromatica densa e sfaccettata. Il bianco “Indisciplinato” è un’etichetta che si affianca alle interpretazioni più classiche del Verdicchio, realizzata da Tenuta San Marcello con il desiderio di proporre un bianco dal volto schietto e genuino, in grado di richiamare alla memoria il gusto del buon vino di una volta. Le vigne di Verdicchio sono coltivate sulle dolci colline in località San Marcello, a pochi chilometri dal comune di Moro d’Alba, a un’altitudine di circa 200 metri sul livello del mare. Il clima e mite e ventilato, grazie alle dolci brezze marine. I terreni, composti da calcare e argille, sono molto adatti al Verdicchio. La gestione agronomica delle vigne si svolge seguendo le regole del protocollo biologico, con utilizzo anche di preparati biodinamici per rafforzare la capacità di resistenza e reazione delle piante agli attacchi patogeni. Dopo la vendemmia, una parte delle uve viene pressata e vinificata in bianco, mentre un 30% è fatto fermentare in dolium di terracotta georgiani, con macerazione sulle bucce. Dopo un periodo di riposo di 8 mesi, si procede all’assemblaggio finale e all’imbottigliamento. Il vino “Indisciplinato” della Tenuta San Marcello è un bianco molto interessante, che offre la ricchezza dei macerati sulle bucce, senza sacrificare le note varietali del vitigno. È un bellissimo compromesso tra un classico vino bianco e un Orange Wine, perfetto punto di equilibrio tra due mondi. Nel calice si presenta di un bellissimo colore giallo dorato intenso, con brillanti riflessi ambrati. All’olfatto conquista con profumi di fiori di campo, ginestra, camomilla, aromi di frutta gialla matura, pesca, mandorla fresca, frutta secca, lievi cenni speziati e minerali. Il sorso è ampio, sfaccettato e succoso, con aromi ricchi e intensi, attraversati da una nitida scia salina. Il finale è profondo e persistente, con una chiusura molto fresca. È molto adatto ad accompagnare piatti di mare importanti, carni bianche delicate e formaggi semi-stagionati.
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Il Flors di Uis della cantina Vie di Romans è un vino bianco intenso e aromatico prodotto a Mariano del Friuli, in provincia di Gorizia, in Friuli Venezia Giulia. Questa espressione è ottenuta da un blend di uve Malvasia Istriana, Riesling Renano e Tocai Friulano provenienti dai vigneti Boghis, Ciampagnis e Vie di Romans situati a circa 29-34 metri di altitudine con diverse esposizioni. Le viti, che hanno un’età media di circa 25 anni, vengono allevate a spalliera con il metodo di potatura a guyot e a cordone speronato su terreni ricchi di scheletro caratterizzati da suoli limoso-argillosi di colore rossiccio, dovuto alla presenza di ossido di ferro. La cantina è una realtà a conduzione famigliare, proprietaria di circa 60 ettari vitati, oggi gestita da Gianfranco Gallo che attraverso rigorose e audaci scelte viticole, unite ad un’attenta interpretazione enologica, ha affermato uno stile qualitativo unico e di grande personalità. Il Flors di Uis di Vie di Romans è prodotto con uve attentamente selezionate e raccolte interamente a mano nella prima metà del mese di settembre. I grappoli, raggiunta la cantina, vengono diraspati e sottoposti a una breve macerazione a freddo per poi essere pressati e svolgere la fermentazione alcolica in contenitori di acciaio inox a una temperatura controllata di circa 16-19 °C per almeno 18-22 giorni. Successivamente si procede all’affinamento del vino per almeno 8 mesi in contenitori di acciaio inox sui propri lieviti, per poi essere imbottigliato e proseguire la sua maturazione in bottiglia per ulteriori 10 mesi prima della messa in commercio. Il Vie di Romans Flors di Uis si presenta alla vista di un bel colore giallo dorato carico. Al naso compaiono intensi aromi di frutta gialla e frutta tropicale, tra cui il mango, il lytchee e il frutto della passione, note floreali di rosa e di tiglio, sentori agrumati di arancia e speziati di chiodi di garofano e spezie dolci. In bocca è pieno, caldo e avvolgente, connotato da un buon corpo e da una piacevole freschezza, a tratti sapida. Questo bianco della cantina Vie di Romans è un vino profondo, morbido e succoso che colpisce per la sua suadente eleganza.
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