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Vini e Liquori

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Citadelle Gin
Citadelle Gin

La ricetta del Gin Citadelle è stata elaborata nel 1775 in una distilleria di Dunkerque, uno dei primi porti dell'Europa sulla strada del ritorno per i vettori delle società di commercio che ritornavano dall’oriente caricati di spezie. A quell’epoca, nella Cittadella, la fortezza costruita per proteggere Dunkerque, dei distillatori ebbero l'idea di infondere queste spezie con l'alcool e di distillarle. Così è nato questo gin francese. I metodi di produzione sono migliorati nel tempo ma la ricetta è sempre rimasta quella originale. Citadelle è oggi il solo gin fatto con 19 spezie diverse in grado di regalare un prodotto complesso e ben equilibrato è infatti uno dei pochi ad utilizzare un sistema a fiamma aperta, caduto in disuso dopo l’invenzione di metodi meno pericolosi. Anche se la ricetta viene mantenuta segreta, gli ingredienti chiave includono ginepro francese e radice di viola, coriandolo del Marocco, mandorle e scorza di limone agrodolce della Spagna, buccia di arance messicane, angelica dalla Germania settentrionale, cardamomo dall’India, corteccia di cassia dall'Indocina e cannella dallo Sri Lanka, la dolcezza complessa della liquirizia cinese, il sapore piccante di grani dall'Africa occidentale, pepe di Java, cumino olandese, anice francese sapido e stellato, noce moscata, finocchio e radice di iris italiano, apprezzato per le sue proprietà digestive e la sua capacità di fissare i gusti complessi contenuti nel gin. Il gin Citadelle offre un naso delicato, profumatissimo in cui viene esaltato il ginepro. È elegante, rotondo e morbido in bocca. Ha una buona persistenza in chiusura e lascia esprimere la complessità sottile dei suoi aromi durante il lungo finale. Doppia Medaglia d'Oro all'International Wine and Spirit Competition di Londra nel 2004 e menzione di Highly Recommended del Beberage Testing Institute di Chicago.

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Tomassetti 'Corno' 2016
Tomassetti 'Corno' 2016

La giovane realtà vitivinicola marchigiana Tomassetti introduce il vino rosso ‘Corno’, un’espressione piena e ricca del territorio di Senigallia. Si tratta di un blend di Montepulciano e Sangiovese, le due varietà a bacca nera più coltivate nelle Marche, spesso assemblate per dare vita a vini rossi di grande struttura e ampiezza espressiva, come nel caso del ‘Corno’. Tomassetti ‘Corno’ viene prodotto attraverso un assemblaggio di Montepulciano (70%) e Sangiovese (30%) provenienti da viti di oltre 50 anni di età radicate su terreni calcareo-argillosi. I ceppi, coltivati seguendo i principi dell’agricoltura biologica e della biodinamica, sono esposti a sud-est e si trovano a un’altitudine di 110 metri sul livello del mare. Una volta che gli acini hanno raggiunto lo stadio di maturazione ideale si procede con la raccolta manuale in cassette e i grappoli vengono quindi diraspati e ammostati separatamente in vasche di acciaio inox. In questi contenitori vinari la fermentazione alcolica occorre spontaneamente grazie alla presenza dei lieviti indigeni e il liquido resta per 7 giorni a contatto con le bucce a una temperatura controllata di 28 °C. Successivamente, la massa di Sangiovese viene posta a invecchiare per un anno in vasche di cemento mentre il Montepulciano matura sempre per 12 mesi ma in barrique di secondo passaggio. Segue l’assemblaggio e l’affinamento di 6 mesi in acciaio e di ulteriori 4 mesi in bottiglia prima della commercializzazione finale. Il ‘Corno’ della cantina Tomassetti è di colore rosso rubino scuro. L’olfatto richiama sentori di prugna secca, ciliegia in confettura e timo secco che si fondono con profonde note di liquirizia e caffè. Al palato è intenso, caldo e corposo, bilanciato dalla moderata trama tannica e la buona componente fresco-sapida.

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Le Casematte Faro 2021
Le Casematte Faro 2021

Il Faro Le Casematte è uno dei rossi più interessanti dell’attuale panorama enologico siciliano. Un blend di vitigni autoctoni della Sicilia orientale, affinato in rovere francese, che conquista per il suo equilibrio e la sua armonia. La punta estrema della Sicilia nord-orientale, che si protende verso la Calabria, divisa dal continente solo dal braccio di mare dello stretto di Messina, è una terra d’antichissime tradizioni nel campo della viticoltura, che risalgono addirittura ai tempi remoti della prima colonizzazione ellenica dell’VIII secolo a.C. Una storia lunghissima che negli ultimi decenni, cantine dinamiche e intraprendenti come Le Casematte hanno rinnovato e riportato all’attenzione degli appassionati con etichette di qualità e carattere. Le Casematte Faro viene prodotto in una piccola tenuta affacciata sullo stretto, che prende il nome dalla presenza di tre fortificazioni, che risalgono al periodo della Prima e Seconda Guerra Mondiale, edificate a difesa dello strategico canale tra la Sicilia e la terraferma. Il vino nasce da un assemblaggio di 4 varietà storicamente presenti nel territorio: Nerello Mascalese 55%; Nerello Cappuccio 25%; Nocera 10% e Nero d’avola 10%, allevate a spalliera con rese che non superano i 50 quintali per ettaro. La vendemmia è manuale e per solito avviene verso la terza settimana di settembre. Dopo la vinificazione in rosso con macerazione sulle bucce, matura per un periodo di almeno 9 mesi in barrique e tonneau di rovere francese e conclude l’affinamento con ulteriori 6 mesi in bottiglia. Il Faro è un rosso dal profilo solare e mediterraneo, che conquista per la sua intensità aromatica è la complessa armonia del suo bouquet. Il perfetto equilibrio delle quattro uve che lo compongono, deriva dalle più antiche tradizioni del territorio. Nasce così il fortunato blend di vitigni tipici dell’Etna, con il Nero d’Avola e con  l’antico vitigno autoctono Nocera. Il vino si presenta di un colore rosso rubino intenso e brillante. Il quadro olfattivo è caratterizzato da profumi floreali, aromi di piccoli frutti di bosco, sentori speziati, boisé e sfumature di erbe della macchia mediterranea. Al palato è profondo, con buona struttura, frutto ricco, denso, trama tannica fine e buona freschezza. Il finale è lungo e persistente, con piacevole chiusura sapida.

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Paladin Syrah 2021
Paladin Syrah 2021

Il Syrah di Paladin è una versione giovane e fruttata di questo celebre vitigno originario del centro Europa, che nella Valle del Rodano esprime rossi di straordinaria eleganza e intensità aromatica. Nell’area di Annone Veneto, si è ambientato molto bene, regalando uve mature e ricche, perfette per realizzare vini che ne esaltino soprattutto fresca fragranza e l’immediata piacevolezza di beva. La vinificazione delicata e l’affinamento in acciaio, consentono di ottenere un vino di media struttura, scorrevole e facile, connotato dalla caratteristica speziatura tipica del vitigno.  È un rosso ideale da degustare con primi piatti conditi con sughi di carne o con arrosti. Il rosso Syrah è il frutto del lavoro di una delle cantine più importanti del Veneto. Profondamente legata al territorio di Annone Veneto, che si estende verso il confine friulano, a pochi chilometri dalla costa adriatica, Paladin è da sempre impegnata a valorizzare la grande tradizione vitivinicola di quest’area. I terreni calcareo-argillosi, conosciuti in loco con il termine di caranto, e un clima mite e sempre ventilato, permettono di coltivare con successo i più famosi vitigni francesi. È un vino prodotto con uve Syrah, che provengono da vigne coltivate in modo ecosostenibile, nel pieno rispetto dell’ambiente. Terminate le operazioni di vendemmia, i grappoli sono avviati alla fermentazione in tini d’acciaio inox a temperatura controllata, con macerazioni sulle bucce di un paio di settimane. Il vino matura per alcuni mesi in vasche d’acciaio prima di procedere all’imbottigliamento. Il vino Syrah di Paladin è un’etichetta che conferma la vocazione del territorio a produrre vini giovani e briosi, che esaltano le caratteristiche varietali dei migliori vitigni internazionali e in particolare della Syrah. Alla vista si presenta di colore rosso rubino cupo con leggeri riflessi granato. Intenso è ricco, esprime profumi di ribes nero, mirtillo, ciliegia, piccoli frutti a bacca scura, cenni di sottobosco, morbidi aromi di spezie orientali e di pepe nero. Al palato è ampio e ricco, con una trama tannica fitta ed elegante, ben integrata a un frutto denso e armonioso. Il finale è molto equilibrato, con una chiusura fruttata e piacevolmente speziata. Una bella interpretazione varietale del grande vitigno della Valle del Rodano.

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Nino Franco Prosecco di Valdobbiadene Superiore Brut
Nino Franco Prosecco di Valdobbiadene Superiore Brut

Lo spumante Prosecco di Valdobbiadene Superiore Brut firmato da Nino Franco è proprio quello che ci vuole per concedersi un sorso di qualità, dove le bollicine sono sinonimo di divertimento e svago. Difficile trovare occasioni migliori infatti per assaggiare questo Brut, dove frutta e fiori sono gli elementi al naso che aprono a un sorso a dir poco godurioso. Un’etichetta che conquista non solo il palato di tutti gli appassionati di Prosecco, ma anche quello della principale critica di settore internazionale, come dimostrano gli interessanti punteggi riconosciuti da guide del calibro di Wine Spectator. Questo Prosecco di Valdobbiadene Superiore Brut viene realizzato dalla cantina Nino Franco a partire dall’utilizzo in purezza di Glera, vitigno di riferimento largamente coltivato all’interno del terroir del Veneto. Le viti di questa varietà vengono accudite con cura e dedizione da parte del team della cantina e solo i grappoli migliori vengono selezionati durante la fase della vendemmia. Dopo la pressatura degli acini, segue una decantazione statica e il mosto ottenuto fermenta in contenitori d’acciaio a una temperatura controllata. La rifermentazione avviene poi in autoclave, seguendo i principi produttivi del Metodo Martinotti.  Il Prosecco di Valdobbiadene Superiore Brut realizzato dalla cantina Nino Franco si presenta alla vista con un colore leggero e brillante, che richiama la tonalità del giallo paglierino; il perlage è fine e dotato di buona persistenza. I profumi al naso sono schietti e diretti, e presentano un profumo principalmente floreale e fruttato. In bocca è di corpo sottile, vivace e dinamico, con una beva cremosa e fresca e un sorso contraddistinto da un gusto sapido e secco. L’ora dell’aperitivo – perché non a base di sushi?!- non è mai stata così allettante!

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Cantina Giardino Greco in Anfora 'Sophia' 2021
Cantina Giardino Greco in Anfora 'Sophia' 2021

‘Sophia’ Greco in Anfora di Cantina Giardino è un peculiare e articolato vino bianco macerato che, come suggerisce lo stesso nome, viene vinificato in anfora. Siamo ad Ariano Irpinio, in provincia di Avellino, territorio che Cantina Giardino intende valorizzare rispettando i normali ritmi della natura. In quest’ottica si è deciso di puntare esclusivamente sui vitigni autoctoni, tra cui il Greco, lavorati senza alcun intervento invasivo in cantina. Il ‘Sophia’ è l’unica etichetta elaborata in anfora con una prolungata macerazione sulle bucce e, a seconda dell’annata, può essere impiegato un vitigno differente, poiché l’intenzione è quella di centrare l’attenzione sul vaso vinario piuttosto che sulla varietà utilizzata. Cantina Giardino Greco in Anfora ‘Sophia’ è un 100% Greco proveniente da vigne di circa 70 anni di età, situate a 450 metri di altitudine su terreni di arenaria e argilla e coltivate a regime biologico. Dopo la raccolta, le uve vengono pigiate manualmente tramite un torchio di legno e il mosto così ricavato è posto assieme alle vinacce in anfore di terracotta da circa 200 litri. In questi contenitori i soli lieviti indigeni operano la fermentazione alcolica, accompagnata addirittura da oltre 300 giorni di macerazione sulle bucce prima della svinatura. Il vino è quindi trasferito in grandi botti di rovere dove resta a maturare per ulteriori 6 mesi. Durante tutto il processo di lavorazione, la massa non è sottoposta ad alcuna chiarifica o filtrazione e non sono effettuate solfitazioni. L’orange wine Greco in Anfora ‘Sophia’ di Cantina Giardino ha una tonalità giallo intenso con sfumature che tendono al ramato. Energico e complesso al naso con note agrumate e floreali che incontrano percezioni minerali saline, a tratti salmastre. Gusto vibrante, ricco e leggermente tannico, dotato di una bella vena sapida e di sferzante freschezza.

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Closerie des Alisiers - Stephane Brocard Macon-Villages Closerie des Alisiers 2022
Closerie des Alisiers - Stephane Brocard Macon-Villages Closerie des Alisiers 2022

Il Mâcon Villages Closerie des Alisiers è un bianco di Borgogna, che proviene dalla parte più a sud della famosa regione francese. È una versione piacevolmente immediata, che esprime in modo diretto le migliori peculiarità varietali dello Chardonnay. La scelta di vinificare in acciaio, senza utilizzo del legno, porta in primo piamo le caratteristiche floreali, agrumate e fruttate del vitigno, esaltandone soprattutto la freschezza e raffinatezza. Il Mâcon Villages fa parte di una selezione di vini scelti dal famoso enologo e produttore della Borgogna Stefhane Brocard, che ha deciso di portare sul mercato le migliori bottiglie di vigneron biologici borgognoni, utilizzando il marchio Closerie des Alisiers. È un progetto nato dal desiderio di evidenziare le caratteristiche dei singoli terroir e di dare valore al lavoro dei piccoli produttori, che operano rispettando l’ambiente e producendo vini che sono pura e fedele espressione del territorio. La denominazione Mâcon Village si trova nella parte sud della Borgogna. La zona collinare del Mâconnais si estende per circa 40 chilometri a fianco della Saône, con valli e rilievi orientati da nord, nord-est a sud, sud-ovest. I terreni di matrice calcarea con presenza di sabbie e argille, si sono rivelati perfetti per lo Chardonnay, che si esprime su ottimi livelli qualitativi. La fermentazione avviene in acciaio e il vino matura sempre in vasche d’acciaio sui lieviti per un periodo di 6-9 mesi. Il Mâcon Villages di Closerie des Alisiers è uno Chardonnay del carattere tipicamente varietale. È un’etichetta perfetta per conoscere le caratteristiche di questo grande bianco e del pregiato terroir del Mâconnais. Si presenta nel calice di colore giallo paglierino con lievi sfumature verdoline. Il profilo olfattivo è fine e delicato, con profumi di fiori bianchi, aromi di agrumi, note fruttate, sfumature di nocciole fresche. Il sorso è armonioso ed elegante, con un frutto maturo e un finale di grande freschezza, che chiude su sensazioni sapide.

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Cascina Roccalini Nebbiolo 2022
Cascina Roccalini Nebbiolo 2022

Il Nebbiolo di Cascina Roccalini è una versione elegante, fresca e piacevolmente fruttata di questo grande vino piemontese.  È proprio nella zona collinare delle Langhe che il vitigno Nebbiolo riesce a esprimersi su livelli straordinari, regalando rossi raffinati e di grande piacevolezza di beva. Grazie a una vinificazione delicata, realizzata esclusivamente in cemento, il vino riesce a conservare il suo tipico volto varietale, con una particolare leggerezza e finezza espressiva. Il suo profilo floreale e il sorso fragrante, lo rendono particolarmente duttile negli abbinamenti a tavola, e molto adatto ad accompagnare i piatti tipici della cucina del territorio. Il vino Nebbiolo di Cascina Roccalini nasce nella zona collinare a sud-ovest del borgo di Barbaresco, verso la riva del fiume Tanaro. Si tratta di una realtà recente, nata nel 2004, quando Paolo Veglio ha cominciato l’avventura da produttore indipendente, dopo che la famiglia aveva conferito per molti anni le uve al celebre produttore Bruno Giacosa. È una piccola cantina artigianale, che realizza vini nel solco della grande tradizione del territorio, cercando d’interpretarne al meglio le caratteristiche della zona. Le vocate marne eoceniche delle Langhe e un clima fresco e ventilato, costituiscono l’habitat naturale per il Nebbiolo, vero vitigno emblema dell’area. In vigna non vengono utilizzate sostanze chimiche e si presta un’attenzione maniacale alla qualità dell’uva, presupposto indispensabile per fare grandi vini. La scelta di utilizzare per gli affinamenti vasche in cemento, o in alcuni casi botti di rovere, conferma il desiderio di conservare le caratteristiche del Nebbiolo senza appesantirlo troppo con note di legno. Il Nebbiolo Roccalini è il vino più tipico e rappresentativo del territorio delle Langhe. Meno strutturato e potente di Barolo e Barbaresco, interpreta il Nebbiolo con tocco lieve, esaltandone la raffinata eleganza. La fermentazione si svolge in vasche di cemento con utilizzo di soli lieviti indigeni e con una macerazione sulle bucce d circa due mesi. Dopo un periodo do riposo in cemento di 8 mesi, il vino viene imbottigliato senza chiarifiche o filtrazioni. Nel calice si presenta di colore rosso rubino brillante con leggeri riflessi granato. All’olfatto è delicato, con profumi floreali, aromi di piccoli frutti a bacca rossa, leggere sfumature speziate e cenni balsamici. Il sorso è elegante, con un frutto sottile e succoso, che si distende verso un finale fresco e leggermente sapido.

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Villa Schinosa Moscato di Trani 2020 50cl
Villa Schinosa Moscato di Trani 2020 50cl

Il vino passito Moscato di Trani è una bella immagine di uno dei vitigni portabandiera di tutta la viticoltura pugliese. Il naso pullula di note primarie e aromi più agrumati, mentre al palato si espande un sorso pieno, in cui la componente dolce viene sapientemente gestita da Villa Schinosa, molto abile nel far appassire le uve direttamente in vigna sino al momento più giusto per garantire la corretta quantità di zucchero in ogni acino. Un’etichetta che si abbina bene sia con i formaggi stagionati ed erborinati sia con i dolci di fine cena o con la pasticceria secca. Il Moscato di Trani ha origine dalle uve di Moscato coltivate con il sistema della spalliera all’interno della Contrada Schinosa, a circa 70 metri sul livello del mare. Questo varietale è l’uva autoctona per eccellenza del terroir che circonda Trani e affonda le proprie radici in un sottosuolo composto prevalentemente da calcare e tufo. Le uve vengono lasciate appassire direttamente sulla pianta per circa un mese, fino alla metà di Ottobre. Dopo una macerazione a freddo di 24 ore il mosto fermenta a una temperatura controllata di circa 16 gradi, svolgendo in seguito anche la malolattica. La maturazione si svolge in acciaio inox per alcuni mesi, e dopo l’imbottigliamento effettuato da Villa Schinosa prosegue per altri 12 mesi direttamente in vetro. Questo Moscato di Trani realizzato dalla cantina Villa Schinosa si palesa nel bicchiere con un colore luminoso e splendente, che richiama la tonalità dell’oro. Il naso è avvolto da una trama di profumi e sensazioni vivaci, in cui agrumi e frutta a guscio si alternano a sensazioni più mielose e floreali. All’assaggio è di buon corpo, ricco e spesso al palato grazie a un sorso fermo, che scorre con un gusto piacevolmente dolce. Chiude con un finale caratterizzato da un retrogusto di mandorla. Un passito che racconta una delle tipologie più interessanti all’interno del terroir pugliese, perfetto da presentare come regalo quando siete invitati a cena. 

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Torre dei Beati Trebbiano d'Abruzzo 'Bianchi Grilli per la Testa' 2022
Torre dei Beati Trebbiano d'Abruzzo 'Bianchi Grilli per la Testa' 2022

Il "Bianchi Grilli per la Testa" è un Trebbiano che si distingue per finezza e sapidità, splendido alleato della tavola quotidiana. La cantina Torre dei Beati nasce da una storia d'amore, tra persone e per la terra. Sono infatti Adriana e Fausto, compagni nella vita di tutti i giorni, a dar vita al loro progetto in quel di Loreto Aprutino, celebre comune in provincia di Pescara. Le idee sono da subito chiare, ovvero proporre vini sani, che rispecchino il territorio senza filtri e artifici, e privilegiando i vitigni autoctoni. Pecorino, Trebbiano e Montepulciano dunque, veri principi locali, con interpretazioni soprattutto per ciò che concerne i vini bianchi, che privilegiano freschezza e beva spensierata. Bottiglie che mettono di buon umore! Il vino Trebbiano Bianchi Grilli è ottenuto a partire da uve in purezza dell'omonimo vitigno, provenienti da una vigna molto giovane di circa un ettaro che poggia su terreno argilloso-calcareo. L'approccio è quanto più rispettoso possibile nei confronti di uva e natura, pertanto non viene contemplato l'uso di alcun prodotto chimico o di sintesi. Dopo una cernita minuziosa dei migliori grappoli, quest'ultimi vengono portati in cantina dove avverrà la diraspapigiatura e l'avvio della fermentazione che avviene spontaneamente in acciaio. Il liquido affina per 9 mesi in acciaio sulle fecce fini e per ulteriori 10 mesi in bottiglia. Il Trebbiano Bianchi Grilli per la Testa ha colore paglierino di media intensità. Naso di grande freschezza e coesione, che squaderna in successione mazzi di fiori bianchi, richiami balsamici alla menta e all'anice, senza rinunciare ad una componente fruttata che riporta alla croccantezza della mela golden. All'assaggio il liquido conferma quanto preannunciato, scorrendo sul palato in virtù di una freschezza netta e perfettamente calibrata. La lunga scia sapida che lascia in eredità lo rende un vino quotidiano irresistibile, da provare su preparazioni delicate come caprini freschi, o pesci bianchi quali orate e branzini.

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Château De Cranne Petillant Naturel Chateau de Cranne 2021
Château De Cranne Petillant Naturel Chateau de Cranne 2021

Il Petillant Naturel di Chateau de Cranne è un vino rosso frizzante di Bordeaux dall’animo gioioso e vivace. La realtà produttiva Chateau de Cranne è ubicata nel piccolo comune di Donzac, sulla sponda destra del fiume Garonna, nella zona di Entre-deux-Mers. Qui, la famiglia Lacoste gestisce la tenuta fin dal 1856, tramandandosi il sapere e le tecniche di vinificazione di generazione in generazione. Il 2005 è l’anno di importanti cambiamenti per la cantina, con la gestione dello Chateau che passa nelle mani di Vincent Lacoste, sesta generazione vinicola della famiglia, e la conduzione dei vigneti che ottiene la certificazione biologica. Chateau de Cranne Petillant Naturel è un Merlot in purezza da vigne coltivate a regime biologico certificato dal 2005 su terreni di origine alluvionale. Una volta raccolti, i grappoli vengono trasferiti in cantina per la fermentazione alcolica spontanea in vasche di acciaio inox grazie al solo ausilio dei lieviti naturalmente presenti sugli acini e nell’ambiente di cantina. Successivamente, il liquido viene posto in bottiglia con ancora parte degli zuccheri da fermentare per la rifermentazione secondo il Metodo Ancestrale. Dopo qualche mese di riposo in bottiglia il vino è infine commercializzato. All’esame visivo il Merlot Petillant Naturel della realtà vitivinicola Chateau de Cranne si presenta con una colorazione rosa cerasuolo intenso dalla leggera effervescenza. Olfatto di stampo fruttato nei suoi sentori di mirtillo, ciliegia e fragolina di bosco, uniti a note di violetta e piacevoli suggestioni di lievito dovute alla rifermentazione in bottiglia. Il sorso è molto beverino e leggiadro, di grande freschezza e sottilmente tannico, con una gradevole persistenza aromatica.

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Villa Papiano Sangiovese Riserva 'Probi' 2019
Villa Papiano Sangiovese Riserva 'Probi' 2019

Il Sangiovese Riserva “Probi di Papiano” della cantina Villa Papiano è un vino intenso e complesso. Si tratta di una versione di Sangiovese di Romagna particolarmente elegante e armoniosa, che esprime la particolare personalità espressiva, che questo straordinario vitigno a bacca rossa assume in terra di Romagna. Il suo carattere fruttato e morbido, vien ancor più accentuato da un lungo affinamento in acciaio e legno, che leviga i tannini rendendo in sorso particolarmente equilibrato. Le note di frutta rossa e di delicate spezie, sono impreziosite da sottili evoluzioni terziare, che rendono il sorso piacevolmente sfaccettato ed espressivo. Il vino Sangiovese Riserva “Probi” è un rosso che vede la luce in un territorio dominato dalla presenza una natura selvaggia e ricca di biodiversità. La cantina Villa Papiano si trova nella zona appenninica, non lontano dallo splendido territorio del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi. Si tratta di un territorio in cui le vigne sono circondate da boschi e sono coltivate su terreni poveri e rocciosi, che costringono naturalmente la vite a podure pochi grappoli di alta qualità. I vigneti si estendono per una decina di ettari e sono gestiti secondo i principi dell’agricoltura biologica, nel massimo rispetto dell’ambiente. Anche in cantina si segue un approccio artigianale, con l’intento di realizzare vini schietti e diretti, che parlino soprattutto del magnifico territorio di produzione. Il Riserva “Probi” prodotto dalla cantina Villa Papiano è una versione atipica di Sangiovese di Romagna, che nasce in una zona collinare Preappenninica sul confine tra Romagna e Toscana a oltre 500 metri d’altitudine, su terreni composti da arenarie e argille. Le uve provengono da viti coltivate ad alberello e sono vinificate con fermentazione spontanea e lieviti indigeni. Il vino matura per 6 mesi in vasche d’acciaio, per 12 mesi in botte grande e completa l‘affinamento con 12 mesi in bottiglia. Nel calice si presenta di colore rosso rubino brillante con leggeri riflessi granato. I profumi ricordano intensi aromi di ciliegia, amarena, piccoli frutti a bacca rossa, cenni speziati, sfumature floreali e ricordi di legni nobili. Il sorso è armonioso e appagante, di buona complessità aromatica e tannini sottili. Il finale è lungo e persistente.

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CallMeWine Moscow Mule (Vodka Absolut Comeback)
CallMeWine Moscow Mule (Vodka Absolut Comeback)

Il Moscow Mule è senza alcun dubbio uno dei cocktail più contemporanei e fashion del momento: servito nella classima mug in rame, divenuta simbolo indiscusso della ricetta, deve la sua gloria al felice incontro dello zenzero con una robusta dose di vodka. Noi abbiamo scelto la cristallina eleganza svedese della Vodka Absolut, nell'edizione limitata 'Comeback' e il timbro speziato e insieme piccante della Ginger Beer dell'inglese Fever Tree. Anche se la ricetta IBA prevede l'aggiunta nel cocktail di una fettina di cetriolo e qualche fogliolina di menta, ogni barman ha la sua versione pronta da shakerare e anche noi abbiamo la nostra: una fettina di lime o di limone e zenzero  in abbondanza (solo per veri ginger addicted!). Ripercorrendo la storia del Moscow Mule è facile capire che l'incontro della Vodka con la Ginger Beer è stato casuale e fortuito, legato ad un'esigenza concreta quato banale: sbarazzarsi di qualcosa di cui non si sa esattamente che farsene! I protagonisti della faccenda sono: Jack Morgan, proprietario del locale Cock and Bull di Los Angeles e del rispettivo magazzino pieno zeppo di ginger beer, John Martin, dirigente della Heublein Spirits, marchio americano di distribuzione di drink in bottiglia e infine una rappresentante di oggetti in rame (invenduti da tempo). Dall'unione di questi personaggi nasce il Moscow Mule, un cocktail capace di 'scalciare in gola come un mulo', grazie allo sferzante aroma dello zenzero insieme alla Vodka. Replica il Moscow Mule a casa tua e diventa il barman del cocktail più modaiolo e di tendenza del momento! Due parti di Vodka, in questo caso Absolut Limited Edition 'Come Back', Ginger Beer qb a riempire il bicchiere e il succo spremuto di mezzo lime. Tutti gli ingredienti, eccetto la Ginger Beer, nello shaker insieme a due cubetti di ghiaccio; si agita fino a che lo shaker non si raffredda. Versare poi il contenuto nella classica moscow mug di rame, in alternativa un tumbler bello ampio è ugualmente accettato e terminare con l'aggiunta della Ginger Beer di Fever Tree. Decorare con foglioline di menta, una fettina di cetriolo e/o di lime. Absolutly to try!

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Cesari Amarone della Valpolicella Classico 2018
Cesari Amarone della Valpolicella Classico 2018

L’Amarone della Valpolicella Classico Cesari è un vino rosso capace di rispecchiare la caratteristica ampiezza, struttura e morbidezza di questa celebre denominazione veneta. Si dice che la nascita dell’Amarone avvenne per caso nella prima metà del XX secolo, quando una botte di Recioto della cantina sociale di Negrar fu dimenticata in cantina e riprese a fermentare esaurendo tutti gli zuccheri residui e divenendo quindi secca. Il cantiniere Adelino Lucchese ritrovò la botte e dopo averla assaggiata esclamò: “questo vino non è amaro, è amaron!”, coniando così il nome di uno dei vini rossi più importanti di tutta Italia. Cesari Amarone della Valpolicella Classico deriva da un blend di uve Corvina Veronese (75%) e Rondinella (20%), con una piccola aggiunta del 5% di Negrara e Rossignola. Le piante sono coltivate su terreni di origine morenico-alluvionale all’interno dei comuni di Negrar, Marano di Valpolicella, Sant’Ambrogio di Valpolicella, Fumane e San Pietro in Cariano, nella zona classica della Valpolicella. I grappoli vengono posti in appassimento in fruttaio fino a dicembre, mese in cui si procede alla pigiatura e fermentazione alcolica del mosto a contatto con le bucce. Successivamente, il vino è posto a invecchiare per 12 mesi in parte in botti grandi di rovere di Slavonia e in parte in barrique e tonneau di rovere francese. Dopo un ulteriore riposo in bottiglia l’Amarone è infine pronto per essere commercializzato. L’Amarone della Valpolicella Classico di Cesari è di colore rosso rubino dai bagliori purpurei. Al naso si avvertono intensi sentori di prugna secca, ciliegia e frutta in confettura, uniti a sentori di tabacco, cenni tostati e richiami di spezie come il chiodo di garofano e il pepe nero. Pieno, avvolgente e caldo il gusto, comunque equilibrato grazie alla viva freschezza e il tannino ben integrato.

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Villa Job Pinot Grigio 'Piantagrane' 2022
Villa Job Pinot Grigio 'Piantagrane' 2022

Il “Piantagrane” è un Pinot Grigio autentico e schietto prodotto dalla cantina Villa Job, una realtà artigianale portata avanti con entusiasmo e passione da Alessandro Job, ingegnere milanese che ha deciso di seguire la sua passione verso il mondo del vino. Oggi la sua nuova casa è l’altopiano di Pozzuolo del Friuli, dove ha sede la sua tenuta, collocata a ridosso di Udine nella zona del Grave, un’area troppo spesso dimenticata, ma in grado di regalare espressioni di grande vitalità e personalità. Proprio come dimostra questo Pinot Grigio, figlio di una filosofia strettamente artigianale e biologica, che si focalizza sulla valorizzazione della tipicità territoriale. “Una bottiglia di vino deve contenere cultura”, dice Alessandro, perché deve esprimere nella maniera più trasparente possibile la sua terra d’origine e non piegarsi alle mode, convenzioni e ai fattori commerciali che a volte tendono ad uniformare il prodotto per il mercato. Questo “Piantagrane”, al pari delle altre etichette, è dunque un racconto della terra, in cui affiorano storie antiche e sapori genuini. La ricetta del Pinot Grigio “Piantagrane” è molto semplice. L’idea è di valorizzare al massimo il suolo dove vengono coltivate le varietà attraverso micro-vinificazioni separate per ogni singola parcella. Il tutto viene eseguito dai lieviti indigeni che sono presenti naturalmente sulle uve e catalizzano la fermentazione alcolica all’interno di botti aperte. Il mosto rimane a contatto con le sue bucce per almeno 3 giorni, arricchendosi di sostanza e colore. Bastano pochi giorni di macerazione per far si che il vino si vesta di un manto dorato, tendente all’arancio. La maturazione prosegue all’interno di barrique esauste e vasche di cemento per 9 mesi totali. Il “Piantagrane” Villa Job si presenta con una tonalità ambrata lievemente velata, dovuta all’assenza di filtrazioni. Al naso è un tripudio di sensazioni olfattive che richiamano l’albicocca, gli agrumi maturi, le erbe aromatiche, le sfumature di spezie dolci, le essenze floreali e leggeri accenti dolci di miele e mandorla. Il sorso è immediato e diretto, ricco di sostanza ed energia, coccolato da una spiccata freschezza tagliente e da un leggerissimo tannino. 

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Poderi Cellario Bianco 'É Bianco' 100cl
Poderi Cellario Bianco 'É Bianco' 100cl

“È Bianco” figura tra le etichette di Poderi Cellario all’interno della gamma dedicata ai “vini del popolo”: imbottigliamento in vetro trasparente dalla capacità di un litro e chiusura con tappo a corona, vuole rappresentare la quintessenza della semplicità e un richiamo diretto alla tradizione del vino come accompagnamento della vita quotidiana. Un bianco immediato e naturalmente da bere, vera espressione della condivisione. “È Bianco” è una creazione di Poderi Cellario, cantina con radici profondamente piemontesi e con sede in quel di Carrù, nel profondo del territorio della Langa cuneese. Le uve a bacca bianca sono allevate seguendo i principi della agricoltura biodinamica, con utilizzo di cornosilice e cornoletame, su terreni caratterizzati essenzialmente da argilla, con una componente ferrosa molto importante. Lo spesso strato di sabbia sottostante costringe le vite a spingere le radici molto in profondità, fattore capace di apportare una caratteristica mineralità ai vini, mentre l’altitudine posta a circa 400 metri sul livello del mare è garanzia di spiccata freschezza. La vendemmia è eseguita manualmente, così come la diraspatura dei grappoli. In cantina si procede ad una pressatura diretta dell’uvaggio, che rappresenta l’unico momento di contatto del mosto con le bucce, mentre la fermentazione alcolica è spontanea e condotta dai soli lieviti indigeni, in serbatoi d’acciaio. L’imbottigliamento avviene senza filtrazioni né aggiunte di anidride solforosa: una minima rifermentazione in bottiglia apporta una lievissima frizzantezza al prodotto finito. “È Bianco” di Poderi Cellario si presenta già dalla bottiglia con un colore giallo paglierino caldo, vagamente velato. Al naso si mostra particolarmente aromatico, con sentori spiccati di fiori bianchi e sensazioni vegetali di erbe selvatiche, in una cornice delicata e al tempo stesso vivace. L’assaggio dimostra l’obiettivo raggiunto da Fausto Cellario: un sorso schietto e semplice, ravvivato da una tenue frizzantezza, tutto giocato sulle note freschissime e i richiami delicatamente citrini. Un bianco fatto per essere aperto e bevuto in compagnia, che ci sia una tavola imbandita o semplicemente delle persone con cui chiacchierare.

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Salcheto Nobile di Montepulciano 2020
Salcheto Nobile di Montepulciano 2020

Questo Nobile di Montepulciano è un vino rosso toscano con cui la cantina Salcheto conferma, anno dopo anno, la propria abilità nel presentare l’uva Sangiovese. Merito anche di un approccio rigorosamente biologico in vigna, che fa parte di una visione più generale in cui la cantina è al centro di un progetto dove efficienza, risparmio energetico e autonomia sono principi fondamentali per dare origine a una produzione responsabile. Una bottiglia in cui i profumi si fanno complessi, mentre la beva riscalda il palato. Ottimi i punteggi riconosciuti dalle principali guide di settore, non solo italiane.   Il Salcheto Nobile di Montepulciano nasce dall’utilizzo in purezza di una delle uve a bacca rossa più importanti di tutto il panorama vitivinicolo italiano, il Sangiovese, in queste zone denominato Prugnolo Gentile. Questa varietà viene coltivata dal team della cantina di Salcheto osservando i principi dell’agricoltura biologica, vero cardine della filosofia produttiva di Michele Minelli. Una volta giunti nei locali adibiti alla vinificazione, gli acini vengono fatti fermentare in botti di rovere. L’affinamento è svolto sia in tonneau che in botti per 18 mesi, ed è fondamentale per ampliare l’offerta di profumi al naso e la struttura del vino. Il vino Nobile di Montepulciano realizzato dalla cantina Salcheto si svela all’esame visivo con un colore rosso rubino, decisamente intenso e compatto. Il bouquet di sensazioni che compongono il profilo olfattivo si muove su note ampie, in cui frutta, fiori e spezie si alternano in un turbine di sfumature molto avvolgenti. All’assaggio è di ottimo corpo, caloroso, fasciante, con un sorso caratterizzato da una bella vena sapida, ben equilibrata. Un rosso toscano frutto del grande legame fra la cantina, il territorio e il Sangiovese, che ci ricorda le proprie origini e la propria identità.

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Da Cruz E Teles VM-Castelao COZs 2021
Da Cruz E Teles VM-Castelao COZs 2021

Il VM-Castelao della realtà viticola portoghese Da Cruz e Teles è un vino rosso artigianale che spicca per il suo gusto fresco e croccante, prodotto nella zona di Bairrada con sole uve del vitigno autoctono Castelão. Questa varietà a bacca nera è diffusa più o meno in tutto il Portogallo, dove dà origine a vini dagli stili e le tipologie disparati, sia in purezza sia in assemblaggio. Tra le ragioni che si nascondono dietro il particolare apprezzamento di quest’uva da parte dei viticoltori si trova la sua notevole resistenza e adattabilità dal momento che può essere coltivata tanto in climi caldi e aridi quanto in climi freddi e umidi. Generalmente produce vini colorati e strutturati, piuttosto duri se le uve non sono lavorate a dovere. COZs VM-Castelao viene realizzato con uve Castelão in purezza cresciute a regime biologico certificato su terreni di matrice argilloso-calcarea. A seguito della raccolta manuale i grappoli vengono vinificati interi in rosso tramite fermentazione alcolica spontanea a contatto con le bucce, escludendo l’impiego di additivi e coadiuvanti enologici. Concluso il processo fermentativo, la massa viene posta in botti di rovere francese per l’invecchiamento di 11 mesi, al termine dei quali il vino viene imbottigliato senza subire operazioni di chiarifica, filtrazione e solfitazione. All’esame visivo il VM-Castelao di COZs Da Cruz e Teles si presenta con un colore rosso rubino intenso. Lo spettro aromatico evoca sentori di ciliegia e mirtillo rosso, presto raggiunti da profumi di erbe aromatiche e spezie dolci. Ricco e succoso al palato, dalla croccante freschezza che si accompagna a tannini integrati preludendo ai cenni minerali sul finale. Il VM-Castelao può essere abbinato a un’ampia gamma di cibi, quali taglieri di formaggi e salumi stagionati oppure primi e secondi piatti a base di carni varie.

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Pic Albert Petit Chablis Albert Pic 2022
Pic Albert Petit Chablis Albert Pic 2022

Il Petit Chablis di Albert Pic è naturalmente un vino prodotto interamente da uve Chardonnay: ci troviamo in Borgogna dove quando parliamo di vini bianchi facciamo subito riferimento a uno dei più noti ed importanti vitigni del mondo. La cantina è una delle più antiche della regione, fondata a metà del Settecento e si avvale di lavorazioni che rispettano totalmente i cicli naturali e le esigenze primarie delle viti, che vengono curate e trattate con attenzione maniacale al fine di poter regalare agli amanti del buon vino delle bottiglie straordinarie. Albert Pic con il suo Petit Chablis riesce ad esprimere quelle che sono le peculiarità dello Chardonnay, un vitigno che in questa piccola zona di Francia è riuscita a trovare una collocazione e conseguentemente un modo di essere interpretato da far letteralmente impazzire tutti i palati del pianeta. All’interno della moderna cantina le uve, una volta vendemmiate, vengono fermentate all’interno di vasche d’acciaio e di cemento per poi passare ad una maturazione e ad un affinamento senza l’uso del legno, così da poter garantire quelle che sono le caratteristiche intrinseche del frutto e le sfumature che la stagione è riuscita a puntellare all’interno dei grappoli. Il Petit Chablis di Albert Pic ha un meraviglioso color giallo paglierino dalle tenui sfumature verdoline che anticipano deliziose note di agrume come pompelmo e limone, che fanno da cornice a profumi di gelsomino, fiori d’acacia e nuance aromatiche di timo. Portato alla bocca si viene travolti da una freschezza e da una mineralità che costruiscono una beva di incredibile pulizia: sorso chiama sorso in questa interpretazione di Chablis dove si viene rapiti da un equilibrio tipico dei vini di questa magica regione. Ideale se accompagnato da piatti delicati ma saporiti, questa è una bottiglia che considerando anche il prezzo è davvero l’imperdibile occasione di gustarsi un’illuminante interpretazione di un vitigno storico proveniente da uno dei paradisi enologici mondiali.

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Volpe Pasini Sauvignon 'Zuc di Volpe' 2022
Volpe Pasini Sauvignon 'Zuc di Volpe' 2022

Il Sauvignon Zuc di Volpe è uno dei vini più rappresentativi dell'azienda Volpe Pasini, vera e propria istituzione della viticoltura friulana fin dal XVII secolo, periodo a cui risalgono i primi documenti che attestano le produzioni di vino della proprietà. Posta nel cuore della Doc Colli Orientali del Friuli, Volpe Pasini vanta un patrimonio territoriale invidiabile: il cuore dell’azienda, con i suoi uffici e le cantine, è composto da una villa padronale, il cui impianto originario risale al 1596, e da uno splendido complesso di immobili che circondano la villa stessa. Nell'area circostante spiccano gli storici vigneti di proprietà, estesi per circa 52 ettari, con alcune tra le più significative varietà autoctone e tradizionali del Friuli. La coltivazione, gestita secondo norme di produzione integrata nel rispetto dei fattori naturali, privilegia le uve a bacca bianca, in grado di dar vita a vini dall struttura morbida e dal profilo aromatico intenso. La vinificazione dei vini bianchi segue rigorosamente principi tecnologici moderni, che sono la risultante di tutte le interpretazioni delle evoluzioni fisiche, chimiche e biologiche dei fenomeni fermentativi. Si adottano, dunque, sia tecnologie di rigorosa riduzione per l’ottenimento di estreme eleganze aromatiche, sia tecniche di criomacerazione per l’esaltazione della struttura dei vini stessi. Seguendo questo stretto percorso, nasce il Sauvignon Zuc di Volpe, appartenente alla gamma top di Volpe Pasini: fresco, sapido, con un bouquet di ampio spessore, interpreta al meglio i caratteri più autentici del vitigno di partenza, esaltandone la grande personalità. Ne sanno qualcosa le più importanti guide di settore, che fin dai primi anni di produzione hanno riconosciuto nel Sauvignon Zuc di Volpe un campione illustre della viticoltura friulana.

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Tormaresca - Antinori Rosato 'Calafuria' Magnum Tormaresca-Antinori 2023 (confezione)
Tormaresca - Antinori Rosato 'Calafuria' Magnum Tormaresca-Antinori 2023 (confezione)

Il Rosato “Calafuria”, prodotto nella Tenuta Tormaresca della famiglia Antinori, è una perfetta espressione della grande tradizione dei rosati Pugliesi. La regione è da sempre vocata per questa raffinata tipologia di vini, grazie alla presenza del vitigno autoctono Negroamaro, particolarmente adatto a questa vinificazione.  Il nome deriva da quello di una baia presente lungo la costa adriatica del Salento e simboleggia, non solo la zona d’origine del vino, ma anche la sua vocazione marina, che si esprime con un profilo fresco, sapido e mediterraneo, che lo rende ideale per abbinamenti con antipasti di mare in particolare con scampi o gamberi. “Calafuria” è un Rosato nato dal desiderio di Antinori di ampliare l’orizzonte delle sue proprietà fuori dalle terre della Toscana. La Tenuta pugliese Tormaresca comprende due poderi, Bocca di Lupo nella zona di Castel del Monte e Masseria Maime nell’Alto Salento. Masseria Maime copre una superficie di 500 ettari, di cui circa 350 destinati alla viticoltura. Le vigne si trovano tra oliveti, pinete e ampie aree di macchia mediterranea. I terreni, che poggiano su un substrato roccioso di natura calcarea e il clima mite e molto ventilato, sono da sempre ideali per la coltivazione della vite. Il vino nasce da vigneti di Negroamaro coltivati in prossimità del litorale adriatico, nel primo entroterra costiero. Al termine della vendemmia, i grappoli migliori sono scelti a mano e dopo la diraspatura, si procede alla pressatura soffice con un brevissimo contatto con le bucce. Dopo una decantazione statica, il mosto fiore viene vinificato in bianco in serbatoi d’acciaio inox a temperatura controllata di 16 °C con lieviti selezionati. Il vino matura per alcuni mesi in vasche d’acciaio e completa il suo affinamento con 4 mesi in bottiglia prima della commercializzazione. Rosato “Calafuria” della Tenuta Tormaresca di Antinori è un  vino armonioso e raffinato, che mette in luce le migliori qualità del Negroamaro, unite a una connotazione tipicamente territoriale, che si esprime nel respiro marino che avvolge gli aromi fruttati. Alla vista si presenta con un bellissimo colore rosa tenue dai riflessi luminosi. Il profilo olfattivo è fine ed elegante, con fragranze di agrumi, pompelmo rosa, aromi di ribes rosso, lampone, melagrana, delicate sfumature floreali, cenni di erbe aromatiche tipiche della macchia mediterranea e sensazioni iodate. L’ingresso al palato è morbido, grazie a un frutto maturo e appagante, che trova un perfetto equilibrio gustativo in un finale fresco e piacevolmente sapido. Un grande formato, perfetto per allietare le tue serate estive.

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Laimburg Lagrein Riserva 'Barbagol' 2020
Laimburg Lagrein Riserva 'Barbagol' 2020

Il Lagrein Riserva “Barbagol” della cantina del Centro di Sperimentazione Laimburg, è un rosso intenso ricco e strutturato, che rispecchia perfettamente le caratteristiche di questa antica varietà autoctona altoatesina, connotata da aromi di piccoli frutti di bosco a bacca scura e piacevoli cenni speziati. È un’etichetta che fa parte della collezione Selezione Maniero, che raccoglie le versioni di maggior prestigio della cantina. Grazie a un ampio parco vigne, distribuito su ben 12 tenute, Laimburg può coltivare ogni uva nella zona più adatta ed esaltarne le qualità. Il “Barbagol” è un Lagrein Riserva che nasce all’interno del Centro di Sperimentazione Laimburg, una delle più importanti realtà dell’Alto Adige, specializzata nella sperimentazione e nella produzione di vini dal carattere tipicamente territoriale, che mettono in risalto le migliori caratteristiche dei vitigni storicamente coltivati in regione. Le uve di Lagrein provengono da vigneti allevati in parte a pergola e in parte a spalliera sui rilievi collinari situati nei pressi di Bolzano e di Gries, a un’altitudine di circa 250 metri sul livello del mare. Le viti affondano le radici in suoli di matrice argillosa con abbondante presenza di sabbia, piuttosto sciolti e molto drenanti. Al termine della vendemmia, i migliori grappoli sono avviati alla fermentazione in serbatoi d’acciaio inox a temperatura controllata, con macerazione sulle bucce di qualche settimana. Il vino matura per 20 mesi in botte di rovere e si affina qualche mese in bottiglia prima della messa in commercio. Il vino Lagrein Riserva “Barbagol” Laimburg è il rosso più tipico dell’Alto Adige dotato di grande personalità e carattere. Per le sue peculiarità, trova i migliori abbinamenti con piatti importanti e saporiti, in particolare con della selvaggina in umido. Di colore rosso rubino scuro, con leggeri riflessi violacei, esprime intensi aromi di piccoli frutti a bacca scura che ricordano la mora selvatica, il ribes nero, oltre alla prugna a polpa rossa, alle note di vaniglia e di spezie dolci. Intenso e strutturato, al palato ha una trama tannica fitta, avvolta da un frutto morbido e ricco, che anticipa un finale fresco e molto persistente.

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Ottin Petite Arvine 2022
Ottin Petite Arvine 2022

Il Petite Arvine di Ottin è un vino bianco della Valle d’Aosta dall’animo fresco e minerale, attributi caratteristici della varietà e del territorio. Il Petite Arvine è un vitigno di origine svizzera, più precisamente del cantone Vallese, importato in Valle d’Aosta a metà del ‘900 dal canonico Joseph Vaudan, considerato uno degli artefici del rinascimento enologico della regione. Si tratta di una varietà semiaromatica a maturazione tardiva che prediligendo climi freschi ed elevate altitudini ha trovato nella Valle d’Aosta un habitat ideale, configurandosi oggi come una delle uve bianche più coltivate. Ottin Valle d’Aosta Petite Arvine è un’espressione in purezza dell’omonima varietà a bacca bianca, allevata su terreni sabbiosi di origine morenica tra i 650 e i 700 metri di altitudine. Le viti, impiantate in parte nel 1997 e in parte nel 2014, godono di un’ottima esposizione a pieno sud, fondamentale per la corretta maturazione degli acini. La raccolta viene eseguita a mano in cassette a ottobre e le uve vengono quindi trasferite in cantina e sottoposte a pressatura soffice a grappolo intero. La fermentazione alcolica si realizza in vasche di acciaio per 2-3 settimane a temperatura controllata, seguita dalla maturazione di qualche mese sulle fecce fini nella stessa tipologia di contenitori vinari. Il colore del Petite Arvine Valle d’Aosta Ottin è giallo paglierino luminoso dai bagliori dorati. Al naso emergono sentori ricchi e variegati di agrumi, frutta tropicale, fiori di gelso e salvia, seguiti da note minerali e di zenzero. L’assaggio si mostra equilibrato, teso e profondo, morbido e fresco al contempo, dalla piacevole scia sapida sul finale. Un vino bianco gastronomico da abbinare a formaggi di media stagionatura, pesci saporiti o cremosi risotti.

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Freccianera Franciacorta Brut 2019
Freccianera Franciacorta Brut 2019

Il Franciacorta Brut è uno degli spumanti più rappresentativi della gamma Freccianera. Un Metodo Classico elaborato con un lungo affinamento sui lieviti di almeno 50 mesi, che esprime un bouquet elegante e complesso con aromi fruttati, agrumati e di crosta di pane. Il sorso, lungo e persistente, conserva una vivace freschezza minerale, tipica espressione del territorio della Franciacorta. Un‘etichetta di prestigio, particolarmente adatta ad abbinamenti gastronomici anche importanti, con menù di mare o con carni bianche. Il Brut Freccianera è prodotto con un assemblaggio di Chardonnay (60%), Pinot Bianco (30%), Pinot Nero (10%). Le uve provengono esclusivamente dai vigneti di proprietà della cantina coltivati nel cuore delle colline moreniche del territorio franciacortino. Il clima fresco e ventilato e i terreni drenanti, ricchi di ciottoli, si sono rivelati perfetti per coltivare vigne destinate alla realizzazione di Metodo Classico.  Dopo la vendemmia, le uve sono vinificate separatamente con fermentazione in acciaio a temperatura controllata. I vins clairs riposano alcuni mesi in acciaio prima della creazione della cuvée e della seconda fermentazione in bottiglia, della durata di almeno 50 mesi prima del dégorgement. Il Freccianera Franciacorta Brut è un Metodo Classico intenso e complesso, che ha la particolarità di essere prodotto con una percentuale alta di Pinot Bianco, generalmente poco utilizzato negli assemblaggi della Franciacorta, che tendono invece a privilegiare lo Chardonnay. Una scelta che contribuisce a donare struttura e finezza al bouquet del vino. Nel calice ha un colore giallo paglierino con brillanti riflessi dorati. All’olfatto esprime note di fiori bianchi, frutta matura, pain brioches e sfumature tostate. Al palato esprime buona struttura, aromi profondi e ricchi di sfumature che si distendono verso un finale persistente e di grande freschezza.

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Guillaumée Christiane Champagne Brut Christiane Guillaumée
Guillaumée Christiane Champagne Brut Christiane Guillaumée

Lo Champagne Brut di Guillaumèe condensa tutto il fascino, lo stile e l’eleganza di una maison femminile. Una realtà femminile di carattere e di fatto, poiché a capo del domaine troviamo Christiane, una vignaiola convinta e appassionata, che da anni sta riscuotendo un crescente successo nell’affollato mercato delle bollicine francesi in virtù di una produzione impeccabile e di alta qualità. Ci troviamo nel cuore dell’Aube, l’area più sud della regione Champagne, nella Cote des Bars, che nell’ultimi anni si è riscoperta come una zona particolarmente vocata per la coltivazione delle uve destinate alla spumantizzazione. Questo Brut è l’etichetta di entrata della Maison che con il suo invidiabile rapporto qualità/prezzo si candida come un perfetto compagno per eleganti aperitivi o per ricercati finger food a base di pesce. Il Christiane Champagne Brut nasce dal tipico uvaggio francese di Pinot Noir, Chardonnay e Pinot Meunier, con il primo che è il protagonista del blend con poco meno 70% della quota finale. Le viti sono radicate sui pendii argillosi-calcarei della Cote des Bars e godono di un clima oceanico tendenzialmente continentale. Le uve vengono raccolte manualmente e la fermentazione alcolica e malolattica del mosto d’uva avviene in serbatoi d’acciaio. All’assemblaggio finale il 37% del Pinot Noir e il 3% di Chardonnay sono vin de rèserve. Il Brut Champagne Guillaumée brilla nel calice con il suo manto giallo paglierino, lievemente dorato, attraversato da un perlage fitto e persistente. I profumi aggraziati di frutta secca, agrumi canditi e crosta di pane sono arricchiti pungenti e piacevoli note di mela, albicocca e suadenti fragranze floreali. Al palato sviluppa una trama fresca, fine e tesa, stuzzicata da una bollicina sottile che invoglia ad un nuovo assaggio. Uno charme incantevole, tutto al femminile!

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Bindella Nobile di Montepulciano 'I Quadri' 2019
Bindella Nobile di Montepulciano 'I Quadri' 2019

Il vino Nobile di Montepulciano “I Qudri” si annuncia con note olfattive ampie e avvolgenti, ideali per tutti quei "nasi" che amano rintracciare, istante dopo istante, ogni singola traccia olfattiva, ruotando appena il vino nel calice. Un rosso toscano di grande personalità, che rappresenta anche un ottimo investimento per il futuro: si può infatti acquistare oggi per dimenticarlo in cantina per i prossimi 10 anni, lasciandolo evolvere ancora. Un’etichetta con cui Bindella riafferma l’amore di Rudi, proprietario della cantina, per il terroir di Montepulciano. Il Nobile di Montepulciano “I Quadri” ha origine dalle uve in purezza di quel vitigno a bacca rossa che, più di altri, in Toscana si sente a casa, il Sangiovese. Le viti di questa varietà vengono coltivate dalla cantina Bindella nei vigneti di Santa Maria a Sanguineto, a un’altezza di circa 350 metri sul livello del mare, in vigneti caratterizzati da un sottosuolo composto prevalentemente da argilla e limo. Le uve, una volta raccolte, fermentano in vasche d’acciaio, macerando sulle bucce per circa 20 giorni. Si procede poi con l’affinamento, svolto dapprima per 18-20 mesi in tonneaux di rovere francese, e poi, dopo l’imbottigliamento, per altri 12 mesi direttamente in vetro. “I Quadri” è un Nobile di Montepulciano dal colore rubino, che, nell’unghia, appare attraversato da riflessi che tendono al granato. Il naso è dominato in prima battuta da aromi di frutta rossa, che, man mano che il vino evolve nel bicchiere, cedono spazio a note più terrose, balsamiche e speziate. All’assaggio è di ottima struttura, rotondo, equilibrato, con un sorso da cui emerge una traccia sapida, ampliata da una vena fresca, che rende la beva più scorrevole. Una bottiglia con cui la cantina Bindella si conferma su livelli qualitativi eccelsi, come testimoniano gli importanti punteggi ottenuti sia a livello nazionale che internazionale.

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La Chaume Des Lies Bourgogne Aligoté 2022
La Chaume Des Lies Bourgogne Aligoté 2022

Il Bourgogne Aligoté La Chaume des Lies rappresenta un’interpretazione di Aligoté dal profilo aromatico agrumato e minerale, tratti tipici del vitigno e del nobile territorio borgognone. Margaux e Lothar, giovane coppia di vignaioli che nel 2021 ha avviato il progetto La Chaume des Lies nella Cote d’Or, hanno deciso di puntare non solo sui già affermati Pinot Noir e Chardonnay, ma anche sull’Aligoté, varietà che ha spesso sofferto l’ingombrante compresenza di due dei vitigni più nobili del panorama enologico mondiale. Il trend sta tuttavia cambiando, anche grazie a produttori come Margaux e Lothar che hanno compreso il potenziale qualitativo di quest’uva bianca a lungo sottovalutata. La Chaume des Lies Bourgogne Aligoté nasce da sole uve dell’omonima varietà coltivate seguendo i dettami dell’agricoltura biodinamica su terreni di matrice argilloso-calcarea. Dopo la vendemmia, effettuata interamente a mano, i grappoli vengono sottoposti a una delicata pressatura e il mosto così ricavato va incontro a fermentazione alcolica spontanea a opera dei soli lieviti indigeni. Concluso il processo fermentativo il vino trascorre all’incirca 12 mesi in botti di legno per la fase di maturazione che precede l’imbottigliamento finale. Giallo paglierino dai brillanti riflessi verdolini è il colore del Bourgogne Aligoté di La Chaume des Lies, che al naso rivela intriganti percezioni di limone, mela verde e fiori bianchi, supportate da una solida vena minerale. Molto fresco l’assaggio, dotato di eccellente equilibrio e slancio, con una chiusura sapido-minerale che fa eco a sensazioni di agrumi e fiori coerenti con le note olfattive. Questo Aligoté della Borgogna rappresenta un ottimo accompagnamento a pietanze a base di pesce o frutti di mare, quali risotti, fritture oppure secondi piatti saporiti.

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Constantina Sotelo 'Sauvage' 2021
Constantina Sotelo 'Sauvage' 2021

La vignaiola galiziana Constantina Sotelo introduce il ‘Sauvage’, un orange wine dagli affascinanti tratti marini prodotto con sole uve Albariño. Gli ettari vitati coltivati da Constantina sono dislocati su diversi micro-appezzamenti localizzati a Cambados, a ridosso dell’estuario del Ria de Arousa, dove la presenza dell’Oceano Atlantico gioca un ruolo chiave nell’influenzare la vite caratterizzando quindi i vini. Questo luogo è considerato la culla dell’Albariño, il vitigno a bacca bianca più rappresentativo della Galizia che Constantina cura in maniera scrupolosa e artigianale, ricavando espressioni di straordinaria autenticità come il ‘Sauvage’. Il ‘Sauvage’ di Constantina Sotelo è un 100% Albariño coltivato a pergola secondo una viticoltura sostenibile su terreni ghiaiosi derivanti dal disfacimento granitico. La raccolta è eseguita a mano selezionando con cura le uve e in cantina la fermentazione alcolica viene affidata ai soli lieviti indigeni, accompagnata da una lunga macerazione pellicolare. L’approccio enologico è assolutamente minimalista, senza il ricorso a filtrazioni e chiarificazioni ed escludendo persino l’aggiunta di solfiti, mentre come contenitori vinari sono adottate delle anfore di terracotta chiamate localmente “tinajas”. Il Constantina Sotelo ‘Sauvage’ è di colore giallo aranciato dalle sfumature dorate. Caratteristici e intensi profumi di scorza di limone, albicocca disidratata, frutta tropicale, liquirizia e fiori gialli fanno capolino al naso, combinati a vividi sbuffi minerali oceanici. In bocca risulta spiccatamente fresco e morbido al contempo, con una lieve sensazione tannica e una piacevole vena sapida. La persistente chiusura insiste su note agrumate e minerali coerenti con l’olfatto. Questo Albariño in “versione orange” ha la stoffa per sostenere un ulteriore lungo affinamento in bottiglia.

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Sequerciani Aleatico 2021 37.5cl
Sequerciani Aleatico 2021 37.5cl

L’Aleatico di Sequerciani è un passito dolce prodotto con questo storico vitigno coltivato nell’entroterra della Costa Toscana e soprattutto sull’isola d’Elba. È un vino dal volto antico, vinificato in cemento e affinato in anfore di terracotta, in modo da conservare tutta la sua tipicità varietale e la sua intensità aromatica. I suoi aromi profondi e concentrati seducono il palato con armoniose sensazioni floreali e ampie note di frutta rossa. È il passito tipico della tradizione toscana, particolarmente indicato da abbinare a dessert al cioccolato fondente o al cacao amaro, magari accompagnati con frutti di bosco freschi. Il passito dolce Aleatico è un interessante vino da dessert prodotto dalla cantina toscana Sequerciani, una realtà che gestisce una grande tenuta nella maremma toscana, non lontana dal litorale tirrenico della Costa degli Etruschi. Gli otto ettari di vigne si trovano in una splendida zona collinare a circa 200-250 metri d’altitudine, circondati da una sessantina di ettari di campi di seminati e ulivi, che garantiscono una notevole biodiversità ambientale. In campagna se seguono i principi dell’agricoltura biologica e biodinamica, senza utilizzo di diserbanti o di sostanze chimiche. Nella scelta dei vitigni, sono starti privilegiati quelli autoctoni del territorio con l’intento di produrre solo vini dal volto autentico e sincero, attraverso pratiche di cantina ridotte al minimo. Il vino da dessert Aleatico di Sequerciani viene realizzato facendo appassire i migliori grappoli selezionati in vigna su graticci esposti al sole. Una volta che le uve si sono disidratate, concentrando gli zuccheri e gli aromi, si procede alla fermentazione spontanea con lieviti indigeni in cemento. Il vino matura per 6 mesi in giare di terracotta prima d’essere imbottigliato. Nel calice si presenta con un colore rosso porpora molto intenso. Il bouquet esprime aromi molto intensi, che ricordano il profumo di violetta, i petali di rosa essiccati, suadenti e morbidi aromi di confettura di frutti di bosco e frutta rossa. Il sorso è ampio, denso e ricco, con un frutto molto maturo e un finale lungo e persistente.

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Fattoria Monticino Rosso Sangiovese di Romagna Riserva 'Frutti Rossi' 2021
Fattoria Monticino Rosso Sangiovese di Romagna Riserva 'Frutti Rossi' 2021

Il Sangiovese di Romagna Riserva “Frutti Rossi” della Fattoria Monticino Rosso è un’interpretazione tipicamente territoriale di questo grande vitigno a bacca rossa principalmente diffuso nel centro Italia. Sui dolci rilievi collinari preappenninici, si esprime con particolare eleganza e finezza. L’affinamento in legno regala un vino dal profilo piuttosto morbido e armonioso, con piacevoli aromi di frutta rossa e delicate note evolutive, che vanno ad ampliare il corredo aromatico. La freschezza finale, tipica dell’uva Sangiovese, dona al vino un sorso scorrevole e dinamico, di particolare piacevolezza gustativa. “Frutti Rossi” è un Sangiovese di Romagna Riserva prodotto dalla Fattoria Monticino Rosso nella zona collinare di Imola. Fondata a metà degli anni ’60, l’azienda è progressivamente cresciuta fino ad arrivare agli odierni 37 ettari, di cui una ventina dedicati a vigneto, tutto coltivato con le uve tipiche del territorio, Sangiovese, Albana e Pignoletto, oltre che con qualche varietà internazionale come il Cabernet Sauvignon. Il clima dolce permette alle uve di maturare lentamente con una buona ricchezza aromatica. La filosofia della Fattoria Monticino Rosso è basata sulla realizzazione di vini che sappiamo dare espressione e valorizzare le caratteristiche del territorio, con processi di vinificazione e affinamento rispettosi degli aromi varietali delle uve, senza interventi troppo invasivi, in modo da proporre sempre vini genuini e riconoscibili. Il Riserva “Frutti Rossi” Sangiovese di Romagna della Fattoria Monticino Rosso è un vino, che fin dal nome scelto, dichiara subito la sua vocazione piacevolmente immediata ed espressiva, fedele all’impronta varietale degli aromi classici dell’uva Sangiovese. La fermentazione si svolge in serbatoi d’acciaio, con macerazione sulle bucce di circa 3 settimane. Prima dell’imbottigliamento, il vino matura in barrique di rovere francese di secondo passaggio.  Nel calice ha un colore rosso rubino luminoso e brillante con lievi riflessi granato. Il profilo olfattivo si apre su aromi di ciliegia, piccoli frutti a bacca rossa, sfumature floreali, sentori speziati e lievi ricordi boisé. Al palato ha una buona struttura, con aromi fragranti e una tessitura tannica fitta ed evoluta. Il finale è armonioso, con una chiusura fresca e persistente. Perfetta espressione del territorio, è un rosso da abbinare ai primi piatti ricchi della cucina romagnola.

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Vajra Freisa 'Kyè' 2021
Vajra Freisa 'Kyè' 2021

La Freisa "Kyè" di Vajra rappresenta il pieno riscatto di questo vitigno piemontese troppo spesso dimenticato di fronte ad altri grandi classici piemontesi da vitigno Nebbiolo. Una filosofia presente già nel nome; Kyè, ossia "Chi è?"; un nome che racchiude in sè la naturale sorpresa di trovare, come ama ripetere Giuseppe Vajra, questa rara varietà nella sua interpretazione più profonda. La Freisa è un vitigno dalle origini antiche; basti pensare che esistono documentazioni a riguardo che risalgono all'inizio del Cinquecento, mentre verso la fine del Settecento troviamo la prima descrizione della Freisa, posta dal Conte Giuseppe Nuvolone-Pergamo, direttore dell'Orto Sperimentale della Reale Società di Agricoltura di Torino, fra le uve nere piemontesi di prima qualità. Vajra, una storica e importante realtà delle Langhe, ha deciso di riproporre una nuova versione della Freisa, più moderna, ma comunque legata alle tradizioni. Tradizioni fatte da un profondo legame con il Nebbiolo, ma caratterizzata da una difficoltà di coltivazione e di resa certamente maggiore. La Freisa "Kyè" di Vajra nasce dal Vigneto San Ponzio, nel Comune di Barolo, su vigne poste tra i 390 e i 410 metri sul livello del mare, su un suolo ricco di argilla; un suolo che garantisce un vino con una bella struttura, alimentata anche da una fermentazione piuttosto lunga che trasferisce i tannini dall'uva al vino. L'affinamento protratto per 12-18 mesi in parte in botti di rovere di Slavonia e in parte in barrique trasforma ulteriormente questa Freisa che si presenta con un colore rosso rubino profondo e che offre da subito note complesse e intense di bacche rosse, di tabacco, di rose e di pepe bianco. Siamo di fronte a un grande vino rosso piemontese che si mostra in tutto il suo fascino e che finalmente riscopre di non essere da meno rispetto agli altri grandi rossi piemontesi…

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Piccinin Daniele Durello Spumante Metodo Classico 'Epochè' Muni Daniele Piccinin 2021
Piccinin Daniele Durello Spumante Metodo Classico 'Epochè' Muni Daniele Piccinin 2021

La cantina Muni di Daniele Piccinin presenta lo Spumante Metodo Classico Durella Epochè, espressione autentica e vibrante dei Monti Lessini. Sulle Prealpi Venete, dal 2006 Daniele produce eccellenti interpretazioni artigianali, principalmente di Durella, con un approccio assolutamente genuino e non invasivo nei confronti della terra, della pianta e del vino. La struttura non eccessiva e la notevole acidità rendono il vitigno Durella ideale per la spumantizzazione, la cui etimologia del nome è da attribuire alla caratteristica buccia spessa e coriacea dell’acino. Epochè Spumante Metodo Classico Muni di Daniele Piccinin viene prodotto da uve Durella in purezza, provenienti da vigneti della zona di San Giovanni Ilarione localizzati tra i 300 e i 500 metri sul livello del mare, su suoli argillosi e calcarei. In cantina, avviene innanzitutto la preparazione del vino base, che viene fermentato spontaneamente in acciaio. Come sciroppo di tiraggio è utilizzato il mosto fresco della stessa uva lasciata ad appassire in modo da concentrare i suoi zuccheri naturali. La presa di spuma si realizza in bottiglia secondo il Metodo Classico, con 24 mesi di affinamento sui lieviti. A seguito della sboccatura viene impiegato vino base come sciroppo di dosaggio, dando così vita a una bollicina pura e incontaminata. Nel calice, Epochè Spumante Metodo Classico di Muni - Daniele Piccinin è di colore giallo paglierino con effervescenza fine e persistente. Al naso si rincorrono note di agrumi, frutta a polpa bianca, fiori di campo, mandorla e ricordi di crosta di pane. Gusto fresco e dinamico, vibrante e sottile, dalla decisa impronta minerale. Una bollicina sincera in grado di trasmettere tutte le qualità, le sfaccettature e le attitudini della Durella.

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Castello di Meleto Chianti Classico Gran Selezione 2019
Castello di Meleto Chianti Classico Gran Selezione 2019

Dalle colline baciate dal sole della Toscana emerge un vino unico nel suo genere: il Chianti Classico Gran Selezione di Castello di Meleto. Questa bottiglia racchiude non solo il sapore della tradizione e dell'eccellenza, ma anche il carattere audace e avvincente di un territorio ricco di storia e bellezza. Con il suo colore rosso intenso e l'etichetta che celebra l'essenza del Castello di Meleto, ogni sorso è un viaggio sensoriale che vi trasporterà direttamente nel cuore della campagna toscana. Nei vigneti di Casi, San Piero e Poggiarso, il rigore e la passione dei viticoltori si fondono per creare un'esperienza unica nel suo genere, il Chianti Classico Gran Selezione di Castello di Meleto. Con estrema cura nella gestione dei germogli e nella selezione delle uve, ogni grappolo è un tesoro che viene raccolto esclusivamente a mano, garantendo così la massima qualità e autenticità. Una volta in cantina, le uve vengono lavorate con la stessa dedizione, con una selezione attenta anche sul tavolo di cernita. Dalla fermentazione alcolica alla maturazione in botti di rovere, ogni fase del processo di produzione è guidata dalla ricerca della perfezione e dell'equilibrio, che si riflette poi nel calice. La durata della fermentazione non è standard, ma viene valutata dall’enologo di volta in volta; quello che è invece regolare è l’affinamento in botti grandi da 50 e 30 hl e il periodo di maturazione successivo di 27 mesi. Come ultimo step vi è poi l’invecchiamento in bottiglia di minimo 6 mesi che contribuisce a creare un vino equilibrato e di carattere. Il Chianti Classico Gran Selezione di Castello di Meleto vi accoglierà con note potenti e ricche, con aromi speziati e dolci, accompagnati da sentori di frutta rossa matura e lavanda. Una volta assaporato, la struttura sorretta da tannini vivi ma vellutati regalerà una sensazione di grande persistenza ed equilibrio. Grazie alla sua freschezza, questo vino si presta magnificamente ad essere abbinato a piatti di carne dalla buona grassezza, ma si rivela anche ottimo da accompagnare a formaggi molli o stagionati di media intensità.

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Havana Club Rum 7 Anni
Havana Club Rum 7 Anni

Il Rum Havana Club, invecchiato 7 Anni, è un Rum ambrato dalla forte personalità, che ben rappresenta la migliore tradizione dell’isola Caraibica nella produzione di distillati dal volto morbido, ricco e complesso. Viene realizzato con melassa di canna da zucchero di pregiate varietà locali. L’affinamento in legni nobili regala un Rum caratterizzato da un’ampia e suadente sfaccettatura aromatica. È un Rum dedicato a chi ama le eleganti note evolutive, il sorso armonioso e persistente. Per le sue particolari caratteristiche, è un Rum da degustare liscio, in modo da poter assaporare con calma tutto il suo fascino. Il Rum 7 Anni del celebre marchio Havana Club è un’eccellenza dell’isola di Cuba, da sempre patria di grandi distillati. Il clima e i terreni di Cuba si sono rivelati molto adatti alla coltivazione della canna da zucchero, che è stata importata nelle isole caraibiche dai Conquistadores. La possibilità di poter contare su una materia prima di alta qualità, ha permesso a Cuba di diventare uno dei luoghi più famosi al mondo per la produzione di Rum. Il celebre marchio Havana Club, ha saputo conservate le più antiche tradizioni nell’arte della lavorazione della canna da zucchero e nella distillazione, ancora oggi controllata dallo sguardo vigile ed esperto dei maestri Roneros. Il fascino del Rum Havana Club 7 Anni risiede soprattutto nell’affascinante sfaccettatura aromatica, figlia del lungo affinamento in pregiati legni. L’Havana Club invecchiato 7 Anni è un Rum Anejo tra i più famosi e apprezzati dagli appassionati, per uno stile classico e una qualità sempre impeccabile. Nasce da una selezione di ricca melassa, proveniente dalla lavorazione di canna locale d’eccellente qualità. Al termine del processo di distillazione, il Rum matura per un periodo di 7 anni in botti di rovere tostato. Nel bicchiere si presenta con una veste color ambra dai brillanti riflessi mogano. Il quadro olfattivo è caratterizzato da aromi di frutta gialla matura, frutta tropicale, note di vaniglia, caramello, tabacco biondo, frutta secca, cenni tostati, caffè, cioccolato fondente e dolci spezie orientali. Al palato ha un ingresso morbido e suadente, con un sorso lungo e complesso, che anticipa un finale equilibrato e molto persistente.

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Filippo Brancati Rosso 'Carcare' 2021
Filippo Brancati Rosso 'Carcare' 2021

Il Rosso “Carcare” della cantina calabrese Filippo Brancati è un vino capace di esprimere molto bene il carattere del territorio e di mettere in luce il savoir-faire artigianale di un appassionato viticoltore. Si tratta, infatti, di una piccola realtà, che da sempre lavora per far conoscere le peculiarità particolari del territorio della costa di Palizzi. Fragrante e mediterraneo, è un rosso di grande fascino che valorizza molto bene la personalità varietale delle uve e le sfumature marine sapide e iodate, tipiche di un vino dal respiro mediterraneo. Il “Carcare” Rosso di Filippo Brancati vede la luce in una tenuta aziendale splendidamente affacciata sul mare, che si trova in località Jannacci, nei pressi di Palizzi. Fedele alle consuetudini del territorio, coltiva sia uve autoctone che internazionali, producendo vini che ben illustrano in terroir calabrese. Le vigne di Nerello sono condotte in regime di agricoltura biologica, nel massimo rispetto dell’ambiente, e si trovano nell’area meridionale della costa ionica, su terrazzamenti con esposizione rivolta a est e nord-est a un’altitudine di circa 250 metri sul livello del mare. La vendemmia manuale avviene verso la metà del mese di settembre e i migliori grappoli sono avviati alla fermentazione in serbatoi d’acciaio inox, alla temperatura controllata di 18-20 °C, con una macerazione sulle bucce di un paio di settimane e periodici rimontaggi. Il vino matura per 12 mesi in vasche d’acciaio, per 2 mesi in tonneau e completa l’affinamento con alcuni mesi in bottiglia. Il Rosso “Carcare” Filippo Brancati 2019 è un’interessante interpretazione di uno dei vitigni a bacca rossa più eleganti del nostro sud. Il nerello, infatti, regala un rosso di media struttura, dagli aromi raffinati, molto amato dagli appassionati che prediligono la finezza alla potenza e alla concentrazione. Nel calice si presenta di colore rosso porpora ed esprime un bouquet caratterizzato da aromi di piccoli frutti di bosco, ribes, mirtillo, marasca, cenni speziati e sfumature di erbe aromatiche della macchia mediterranea. Il sorso è limpido e scorrevole, con aromi intensi e una tessitura tannica matura e fine. La chiusura è fresca, lunga e sapida.

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Nals Margreid Pinot Nero 'Angra' 2022
Nals Margreid Pinot Nero 'Angra' 2022

Il Pinot Nero “Angra” della cantina Nals Margreid è un’etichetta realizzata per valorizzare soprattutto il profilo fragrante del Pinot Nero giovane. Il suo carattere schietto e fruttato, il suo sorso leggero e brioso, mettono in risalto e valorizzano le tipiche note varietali del vitigno, sottolineandone la naturale finezza ed eleganza, che si manifestano in modo vivace ed esuberante.  Conquista da subito con le sue belle note di piccoli frutti rossi, che ne segnano il profilo, regalando un’immediata e appagante piacevolezza di beva. È un’etichetta ideale da degustare a tavola per accompagnare primi piatti, pollame o carni bianche. “Angra” è un Pinot Nero in purezza che fa parte della ricca gamma di etichette della cantina Nals Margreid. Il vino è prodotto con il vitigno internazionale a bacca rossa che meglio si è adattato in Alto Adige. Se le varietà bordolesi donano vini interessanti solo se coltivate nelle zone più calde e soleggiate, il Pinot Nero si è ambientato benissimo al clima fresco e ventilato dell’Alto Adige e ha trovato in queste terre una vera e propria seconda patria. Le uve provengono dalle vigne della tenuta coltivate nella zona dell’Oltradige, tra le più vocate in assoluto della regione per il vitigno di Borgogna. Al termine delle operazioni di vendemmia, si procede alla classica vinificazione in rosso con macerazione sulle bucce. Il vino matura per 8 mesi in grandi botti di rovere e completa l’affinamento con qualche mese in bottiglia. Il vino Pinot Nero “Angra”, realizzato dalla cantina altoatesina Nals Margreid, è una bottiglia dallo spirito conviviale, semplice e gioviale, da degustare tra amici quando si ha voglia di un buon rosso, ma non troppo strutturato e potente.  Alla vista si presenta di colore rosso rubino chiaro con luminosi riflessi. Il quadro olfattivo regala profumi di fragoline di bosco, ribes rosso, marasca, delicati cenni floreali e sfumature di morbide spezie, che arricchiscono l’eleganza del bouquet. Al palato ha una media struttura, con un frutto fragrante e succoso che avvolge tannini sottili e fini, rendendo il sorso equilibrato e armonioso. Il finale torna su fresche note fruttate di buona persistenza gustativa. Tutta l’esuberante gioventù del Pinot Nero altoatesino, in una della sue più belle versioni.

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Berritta Dorgali Cannonau 'Nostranu' 2022
Berritta Dorgali Cannonau 'Nostranu' 2022

Il Cannonau di Sardegna ‘Nostranu’ di Berritta Dorgali è un’interpretazione giovanile e accessibile del territorio della vallata di Oddoene, dove si trovano i vigneti della tenuta. In particolare, le uve destinate a questa bottiglia provengono dalle vigne più giovani, condotte a regime biologico certificato come del resto l’intera superficie vitata della cantina. La realtà produttiva Berritta fa inoltre parte della FIVI, la Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti, associazione che si prefigge lo scopo di promuovere e tutelare la figura del vignaiolo indipendente. Berritta Dorgali Cannonau di Sardegna ‘Nostranu’ è un 100% Cannonau coltivato in accordo ai principi dell’agricoltura biologica certificata. Le vigne di provenienza delle uve hanno circa 20 anni di età e sono situate su terreni particolarmente drenanti originatisi dal disfacimento granitico, posti a un’altitudine di 180 metri sul livello del mare. La raccolta è effettuata interamente a mano in cassette a inizio settembre e i grappoli vengono quindi trasferiti in cantina e sottoposti all’operazione di diraspatura. La fermentazione alcolica si svolge in vasche di acciaio inox a contatto con le bucce per 8-10 giorni per azione dei soli lieviti presenti sugli acini e nell’ambiente di vinificazione. Durante questa fase vengono effettuate follature manuali giornaliere e in seguito anche la fermentazione malolattica occorre in maniera spontanea. La maturazione ha luogo sempre in acciaio e si protrae per 8 mesi fino all’imbottigliamento e alla commercializzazione finale. ‘Nostranu’ Cannonau di Sardegna di Berritta Dorgali è rosso rubino scarico. Al naso emergono note fruttate di ciliegia, lampone e mora, unite a sottili spunti vegetali e speziati. Sorso fresco e succoso, scorrevole e beverino, dal tannino morbido e la gradevole chiusura fruttata.

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Santa Sofia Valpolicella Classico Superiore 'Montegradella' 2019
Santa Sofia Valpolicella Classico Superiore 'Montegradella' 2019

Il “Montegradella” di Santa Sofia è un Valpolicella Classico Superiore che racconta a ogni sorso il terroir da cui proviene. Si tratta infatti di un rosso veneto il cui nome deriva dalla zona collinare in cui le uve che lo compongono (Corvina, Corvinone e Rondinella) crescono, attorno al Monte Gradella. Rotondo e dotato di un buon grado alcolico, stupisce per la struttura, acquisita durante il periodo di affinamento trascorso in legni di diverse capacità. Un’etichetta in cui il tannino si fa setoso al palato, mentre in sottofondo domina l’equilibrio tra freschezza e calore, che contribuisce a rendere persistente e nitido il finale. Questo Valpolicella Classico Superiore “Montegradella” nasce da un classico taglio di uve a bacca rossa autoctone del territorio veneto, Corvina, Corvinone e Rondinella. Le viti di queste varietà vengono coltivate nei vigneti situati nei pressi dei comuni di Fumane e Marano. I grappoli, una volta raccolti con cura da parte del team della cantina Santa Sofia, vengono lasciati appassire per 30 giorni. Il mosto che si ottiene dalla pressatura degli acini fermenta in contenitori d’acciaio inossidabile, macerando sulle bucce per 10 giorni. L’affinamento finale ha una durata di 12 mesi, e si svolge sia in tonneau dalla capacità di 500 litri sia in botti più piccole. Il “Montegradella” all’esame visivo si palesa con una bella tinta color granato, dotata di una notevole concentrazione. Ricco e stratificato il naso, da cui affiorano tocchi fruttati e sfumature di erbe aromatiche, accompagnati sul finale anche da aromi più balsamici. All’assaggio è di buon corpo, caloroso e saporito, con un sorso penetrante e rotondo, che scorre con fluidità grazie anche a una piacevole vena fresca. Un’etichetta decisa e suadente al contempo, con cui la cantina Santa Sofia conferma la propria capacità nel declinare con puntualità e precisione il terroir veneto della Valpolicella.

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Tenuta Lenzini 'Casa e Chiesa' 2023
Tenuta Lenzini 'Casa e Chiesa' 2023

“Casa e Chiesa” è un Merlot schietto, semplice e fresco prodotto da una delle realtà più convincenti e interessanti delle colline lucchesi. “Ci sono sfumature aromatiche che non ti aspetti; alchimie sensoriali che non si spiegano se non riscoprendo l’espressività della natura, le origini di un territorio.” Con questa frase possiamo riassumere il pensiero di Michele e Benedetta Lenzini, due giovani artigiani del vino, legati nella vita e dalla vite. I talentuosi ragazzi custodiscono i 24 ettari ereditati dal nonno con un approccio estremamente sensibile, applicando in modo rigoroso i puri principi della biodinamica. Semplicità, talento e passione si riflettono in questo rosso quotidiano e conviviale, che racconta con una semplicità disarmante la natura del frutto nella sua forma più succosa e piacevole. Una spremuta di territorio particolarmente apprezzata per la sua anima squisitamente gastronomica e genuina! Il Rosso “Casa e Chiesa” di Lenzini prende il nome dalla località dove si trovano le vigne, site, infatti, tra la casa di Michele-Benedetta e la chiesa del piccolo paese di Gragnano. Le viti di Merlot si sono acclimatate in queste terre da secoli e crescono rigogliose in un terreno vivo, puro e ricco di biodiversità. Una “viticoltura ragionata”, così definita dalla cantina, permette di ottenere uve sane che raccontano gli umori dell’annata e la naturalezza della terra. In cantina, allo stesso modo, si prosegue con quella che la cantina definisce “enologia emozionale”. Si tratta di un approccio poco invasivo che vieta ogni forma di intervento sul mosto come chiarificazioni, filtrazioni o aggiunta di solfiti. Le fermentazioni avvengono spontaneamente per l’intervento di lieviti indigeni in mastelli senza alcun controllo di temperatura. Segue l’affinamento in acciaio e cemento per circa 24 mesi. “Casa e Chiesa” mostra un velo scuro e concentrato che richiama la tonalità del rubino. Il naso è un tripudio di frutta succosa a tinte scure: more selvatiche, prugna e bacche nere. Note di terra, fragranze di bosco, pennellate pepate e leggere sfumature di sottobosco amplificano e arricchiscono il bouquet. Al palato domina la freschezza, golosa, rustica e appagante, stemperata dall’innata rotondità e carnosità della varietà. Un sorso beverino, sincero e piacevole, tonificato da un’accesa trama tannica. Irresistibile!

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Nardini Acqua di Cedro
Nardini Acqua di Cedro

L’Acqua di Cedro è una specialità dell’antico marchio Nardini, caratterizzata da un profilo molto fresco e da profumi e aromi che esprimono perfettamente le note tipiche di questa varietà d’agrumi dalla scorza particolarmente ricca. Nasce in una distilleria che ha oltre 240 anni di storia e che può contare su un prezioso patrimonio d’esperienza, fondato soprattutto sulla distillazione della grappa, vera icona del Triveneto. Si tratta di un’etichetta realizzata solo con cedri di ottima qualità dagli aromi intensi e ricchi, che donano un tocco di piacevole freschezza agrumata al sorso. L’Acqua di Cedro Nardini è il frutto dell’esperienza di una delle distillerie più antiche d’Italia. Nata alla fine del ‘700 da una famiglia originaria della Val di Cembra, l’azienda ha saputo attraversare i secoli conservando un carattere artigianale e continuando a produrre grandi distillati legati alle antiche tradizioni del territorio, concedendosi anche qualche spunto innovativo. Tutto nasce da un unico ingrediente di alta qualità: le scorze di cedro. Questo antico agrume di grandi dimensioni è originario dell’Asia Minore ed è arrivato in Europa molti secoli fa. Si è ambientato molto bene al clima mite e soleggiato dei Paesi affacciati sul bacino del Mar Mediterraneo e ancora oggi rappresenta una produzione dell’eccellenza. I frutti maturi vengono lavorati ancora fragranti e la scorza viene fatta macerare in un alcol purissimo di cereali. Al termine dell’infusione, quando sono stati estratti tutti gli aromi, si procede alla distillazione. Prima dell’imbottigliamento si abbassa il tenore alcolico con l’aggiunta solo di acqua purissima. L’Acqua di Cedro Nardini è un’immersione nelle profumate atmosfere mediterranee, nelle fragranze agrumate di un frutteto. Può essere degustata liscia o con del ghiaccio nella sua limpida e autentica purezza espressiva, oppure può essere utilizzata per realizzare raffinati long drink o cocktail. Di aspetto assolutamente trasparente e cristallino, ha un bouquet elegante e raffinato con profumo di cedro e aromi agrumati di grande tipicità varietale. Al palato è ampio e ricco, con un sorso limpido e scorrevole che si distende verso un finale persistente e di grande freschezza.

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Raina Vermouth 'Numero Uno'
Raina Vermouth 'Numero Uno'

Il Vermouth Numero Uno di Raina è una vera e propria esperienza per gli amanti del genere, travolgente per intensità e speziatura. Un vero e proprio unicum enologico quello prodotto da Francesco Mariani in quel di Montefalco, essendo il primo Vermouth prodotto a partire da uve autoctone umbre ed il risultato non si può che definire estremamente interessante. Il vino base, utilizzato per ottenere questo prodotto aromatizzato, proviene da uve coltivate seguendo i precetti della biodinamica, con l'abbandono di qualsiasi sostanza chimica o di sintesi in vigna. Fermentazioni spontanee e abbandono di chiarifiche o filtrazioni suggellano coerentemente il lavoro fatto in vigna, per una delle realtà umbre più interessante dell'intero panorama vitivinicolo italiano. Il Numero Uno Raina è un Vermouth artigianale ottenuto a partire da un vino base, a base di Sagrantino e Trebbiano, e successivamente aromatizzato con spezie ed erbe aromatiche. Nel caso di Raina, il liquido viene impreziosito dall'aggiunta di china, genziana, rabarbaro, cannella oltre che zucchero di canna ed alcol. La sua natura estremamente equilibrata e versatile lo rende un prodotto estremamente valido per la realizzazione di cocktail, sebbene la sua complessità aromatica ne suggerisca un consumo "puro" per apprezzare al meglio le sue sfaccettature. Il Vermouth Raina ha colore rosso rubino estremamente scuro e brillante. Quasi impossibile definire la ricchezza del patrimonio aromatico che il liquido emana, proponendo un turbinio di spezie e richiami alle erbe balsamiche. Cannella, chiodo di garofano, rabarbaro e china in un incessante e ritmico susseguirsi. Una passeggiata nel bosco, e poi nel suq, il famoso mercato arabo rinomato per l'inebriante odore delle sue spezie. Il sorso è estremamente armonico, e fa di morbidezza ed intensità i suoi punti di forza. Lunghezza pressoché interminabile, con finale intrigante sempre al confine tra dolce e amaro.

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Buondonno Buon Tempo 2019
Buondonno Buon Tempo 2019

Il ‘Buon Tempo’ è un vino rosso prodotto dalla realtà chiantigiana Buondonno che si fa apprezzare per la sua dimensione tipica e artigianale, frutto di una sapiente lavorazione in anfora di varietà tradizionali del territorio del Chianti. La cantina Buondonno si trova a Casavecchia alla Piazza, podere del comune di Castellina in Chianti circondato da boschi, vigneti e oliveti. Nel 1988, terminati gli studi in Agraria, Gabriele Buondonno acquistò la tenuta con l’idea di produrre espressioni tradizionali abbracciando una visione agronomica ed enologica realmente sostenibile. Il vino rosso ‘Buon Tempo’ di Buondonno consta di un assemblaggio dei tradizionali vitigni del Chianti Sangiovese, Canaiolo, Trebbiano Toscano e Malvasia del Chianti. Queste varietà sono allevate in accordo ai principi dell’agricoltura biologica su terreni argillosi e calcarei, caratterizzati da un’abbondante presenza di scheletro. Le uve, raccolte a mano, derivano da una selezione di vecchi ceppi siti in vari appezzamenti, con un’età media di 40 anni. In cantina i grappoli vengono ammostati per 1/3 interi in anfore di terracotta, dove i soli lieviti indigeni operano la fermentazione alcolica a contatto con le bucce per ben 6 mesi. Infine, dopo un ulteriore riposo tra anfora e bottiglia il vino è pronto per l’uscita in commercio. Il rosso toscano ‘Buon Tempo’ di Gabriele Buondonno è di colore rosso rubino intenso. Al naso si avvertono sensazioni di frutti di bosco e ciliegia matura, impreziosite da cenni balsamici e piacevoli note terrose. Avvolgente e ricco l’assaggio, dal corpo morbido che si unisce a viva freschezza in una progressione equilibrata, arricchita da tannini ben presenti sul finale. Il consiglio è di gustare il ‘Buon Tempo’ in abbinamento a piatti della tradizione toscana, come le pappardelle al ragù di cinghiale o la rosticciana.

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Pieropan Valpolicella Superiore 'Ruberpan' 2021
Pieropan Valpolicella Superiore 'Ruberpan' 2021

Il Valpolicella Superiore “Ruberpan” della cantina Pieropan è un’etichetta di grande piacevolezza di beva, ispirata al modello classico del vino più tradizionale e iconico di questo meraviglioso territorio collinare che si trova a nord di Verona. Come da antica consuetudine, è realizzato con le uve a bacca rossa autoctone.  Varietà da secoli coltivate in Veneto, dove hanno trovato la migliore interazione con suoli e clima. Lo stesso nome, che riprende la parola latina “ruber”, vuole sottolineare il profondo legame con i più antichi usi locali. La Valpolicella, infatti, era già famosa in antichità per i suoi grandi vini e ancora oggi rappresenta un punto di riferimento importante, connotato di una forte identità territoriale. Il “Ruberpan” Pieropan è un Valpolicella Superiore che nasce da un percorso di ricerca teso ad andare oltre l’espressione standard dei vini del territorio. È un’etichetta capace di indicare una nuova via espressiva, più moderna ed elegante. Le uve a bacca rossa Corvina, Corvinone, Rondinella e Croatina, provengono dalla tenuta aziendale che si trova in Val d’Illasi, nel cuore della Valpolicella. I vigneti sono coltivati in uno splendido contesto naturale, a un’altitudine di circa 300-350 metri sul livello del mare, con esposizione meravigliosamente rivolta a mezzogiorno. Il clima mite e ventilato e i terreni, prevalentemente composti da calcare e argille, permettono di ottenere grappoli dagli aromi particolarmente fini ed eleganti. La fermentazione alcolica si svolge in serbatoi d’acciaio inox a temperatura controllata, con un periodo di macerazione sulle bucce di una dozzina di giorni. Il vino sosta per 24 mesi in botte grande, poi per altri 24 mesi il tonneau di rovere e infine completa il lungo percorso d’affinamento con sei mesi in bottiglia prima di lasciare la cantina. Il “Ruberpan” Valpolicella Superiore è un vino sorprendente per la sua capacità di coniugare la consuetudine storica del luogo, con le idee di un grande innovatore del mondo del vino del veneto. Nel calice si presenta di un bellissimo colore rosso rubino intenso e luminoso. All’olfatto sprigiona un bouquet ricco, caratterizzato da profumi di ciliegia matura, ribes, fragola, piccoli frutti di bosco, morbide sfumature di cannella e spezie orientali, cenni di vaniglia, delicati ricordi boisé, di cacao e cioccolato amaro. Il sorso è armonioso e scorrevole, con una tessitura tannica sottile e un perfetto equilibrio tra un frutto ricco e maturo e le raffinate note d’evoluzione terziaria, dovute al lungo affinamento in legno. Il finale è piacevolmente fruttato, fresco e fragrante.

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Zuani Collio Bianco 'Vigne' 2021
Zuani Collio Bianco 'Vigne' 2021

Il Collio Bianco “Vigne” di Zuani nasce in Friuli Venezia Giulia, nei pressi di Gorizia, zona vitivinicola vocata per la produzione di bianchi eccellenti. La cantina è a conduzione famigliare e la prima a dare vita al progetto vitivinicolo fu Patrizia Felluga; la seguirono successivamente anche i figli Patrizia, Antonio e Caterina e il progetto condiviso fu quello di produrre solo vini bianchi che potessero essere massima espressione del valore del territorio con una qualità intrinseca rara ed eccellente. Le uve Friulano, Chardonnay, Pinot Grigio e Sauvignon del Collio Bianco “Vigne” di Zuani crescono sulle colline del Collio e sono coltivate rispettando l’ambiente e l’ecosistema circostante. Il terreno è principalmente composto da pietra marnosa meglio conosciuta come PONCA che conferisce al vino una struttura di carattere. Il clima è generalmente mite anche grazie alla vicinanza con il Mar Adriatico che mitiga le temperature in estate e in inverno; importante anche la presenza delle Alpi che contribuiscono a creare consistenti escursioni termiche tra il giorno e la notte per un’eccellente maturazione dei grappoli. La vendemmia è manuale in piccole cassette di legno; in cantina la vinificazione avviene in momenti diversi a seconda delle diverse varietà di uva. La fermentazione avviene in acciaio dove si svolge anche l’affinamento finale del mosto. Il Collio Bianco “Vigne” di Zuani appare nel calice di un giallo paglierino carico e inteso dai riflessi brillanti; al naso si avvertono note di anice stellato, frutta tropicale come il mango e frutta a polpa bianca matura come la pesca bianca e la pera. In bocca si rivela avvolgente, morbido e pieno con un finale lungo e persistente gustato un calice dopo l’altro. In abbinamento è ottimale con antipasti leggeri a base di pesce affumicato come il salmone, pesce di mare al vapore e crostacei; interessante anche con pasta e risotto conditi con verdure di stagione e carni bianche in umido. Prodotto autentico che richiama i sentori tipici di questa promettente lingua di terra italiana, adatto a cene in occasioni di ritrovi formali con colleghi.

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