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Il “Graal” è un Trento Spumante Brut Riserva che, per Altemasi, rappresenta il vertice di una produzione puntuale, in cui le bollicine vengono realizzate sempre con cura e passione. Quest’etichetta vede la luce dopo un percorso produttivo meticoloso, che prevede un riposo sui lieviti di ben sei anni, in cui ci vuole la giusta dose di pazienza per forgiare un’anima forte e al contempo morbida al palato. Una bottiglia da riservare alle occasioni speciali, in cui il momento della celebrazione è centrale. Questo Trento Spumante Brut Riserva “Graal” nasce dalla sapiente unione di due vitigni internazionali, dove, accanto a un 70% di Chardonnay, la parte rimanente del blend è dedicata al Pinot nero. Le viti di queste due varietà crescono in parcelle altamente vocate alla viticoltura, situate nella Valle dei Laghi e intorno alle colline di Trento, a un’altezza compresa fra i 450 e i 600 metri sul livello del mare. L’escursione termica fra il giorno e la notte è importante, perché fa sì che gli acini possano accumulare profumi e proprietà organolettiche. I grappoli, una volta raccolti dal team di Altemasi, vengono fatti fermentare una prima volta, per poi rifermentare direttamente in bottiglia, seguendo i principi produttivi del Metodo Classico. Il vino rimane sui lieviti a maturare per 72 mesi, al termine dei quali si procede con le operazioni di sboccatura, dosaggio e imbottigliamento. La Riserva “Graal” è un Trento Spumante Brut che, alla vista, si annuncia con un colore dorato, attraversato da catenelle di bollicine fini, dotate di ottima persistenza. Il bouquet di profumi che avvolge il naso richiama note complesse, che dalla frutta e dai fiori virano verso tocchi di pasticceria ed erbe aromatiche. All’assaggio è di ottima struttura, con un sorso vellutato e cremoso, molto fasciante in bocca grazie a una bella dimensione in cui sapidità e tensione rappresentano caratteristiche importanti. Una bottiglia con cui la cantina Altemasi raggiunge apici qualitativi importanti, riconosciutigli dalle principali guide di settore italiane.
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Lo Champagne Brut Blanc de Noirs della Maison Robert Barbichon è l’etichetta più rappresentativa di questa piccola realtà, che da quattro generazioni produce grandi Champagne artigianali. È un Pinot Noir in purezza, che esprime perfettamente le caratteristiche del terroir della Côte des Bar e lo stile della Maison, da sempre impegnata a valorizzare uve di eccellente qualità. È la bottiglia ideale per chi ama gli Champagne strutturati, aromaticamente profondi e di vibrate freschezza espressiva. Proprio per queste sue caratteristiche è una bottiglia ideale da degustare a tavola a tutto pasto con del pesce al forno, pesce in salsa o carni bianche dai sapori delicati. Il Brut Blanc de Noirs è uno Champagne della Maison Robert Barbichon, che nasce nel domaine di Gyé-sur-Seine, condotto in regime di agricoltura biologica certificata dal 2010. L’estensione complessiva è di circa 9 ettari, coltivati per il 78% a Pinot Noir e il resto a Chardonnay, Pinot Blanc e Meunier. Le vigne sono piantate su terreni di matrice calcareo-argillosa, particolarmente adatti alle uve a bacca rossa. Al termine della vendemmia, i grappoli di Pinot Noir sono pressati in modo molto soffice e la prima frazione del mosto fiore è vinificata in bianco. Dopo un affinamento di qualche mese, i vins clairs sono assemblati e la seconda fermentazione si svolge in bottiglia secondo il Metodo Champenoise, con una sosta sur lattes di almeno 36 mesi prima del dégorgement. Il Blanc de Noirs Brut della Maison Robert Barbichon è uno Champagne che conferma la straordinaria qualità del Pinot Noir della Côte de Bars, profondo, ricco e intenso, capace di regalare etichette di grande stoffa. Alla vista si presenta di colore giallo paglierino luminoso con riflessi brillanti. Il perlage sale delicato, con fine persistenza. Il quadro olfattivo regala profumi di grande finezza, che ricordano la fragranza dei fiori bianchi, le note agrumate di lime e cedro, gli aromi di pesca bianca, di pera, di ribes rosso, di lampone, le sensazioni di crosta di pane, le sfumature iodate e minerali. Al palato ha una buona struttura, con un sorso lungo e verticale, caratterizzato da aromi intensi e persistenti, attraversati da una piacevole scia sapida, che conduce verso un finale di grande freschezza.
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Il Sancerre Grande Cuvée "Comte Lafond" è un Sauvignon Blanc di grande ricchezza ed eleganza. I suoi profumi intensi, i suoi fini aromi fruttati, la sua complessità e persistenza espressiva, ne fanno un’etichetta di vero prestigio. La zona di Sancerre si trova nella regione centrale della Valle della Loira e rappresenta un’area in cui si produce un Sauvignon Blanc tra i più raffinati al mondo. Grazie ai terreni vocati e al clima fresco e continentale, ma sempre mitigato dalla presenza del grande fiume, i vini acquistano un rigore espressivo e una profondità che non hanno pari. La Grande Cuvée "Comte Lafond" è un Sancerre realizzato partendo da un’accurata selezione delle uve, che provengono solo ed esclusivamente dalle migliori vigne del Domaine Baron de Ladoucette. Le viti hanno un’età media superiore ai 30 anni e garantiscono sempre una produzione di alta qualità, con grappoli perfettamente maturi, aromaticamente intensi e ricchi. Terminate le operazioni di vendemmia, le uve sono portate in cantina. Dopo una pressatura soffice, il mosto fiore viene avviato alla fermentazione in vasche d’acciaio a temperatura controllata. Il vino matura poi alcuni mesi in acciaio sui propri lieviti, in modo da acquisire maggior corpo e struttura. Termina il suo percorso d’affinamento con qualche mese in bottiglia prima d’essere messo in vendita. Il Sancerre Grande Cuvée è un Sauvignon Blanc di particolare prestigio del Domaine Baron de Ladoucette, uno dei più importati e storici produttori dell’Appellation. Un bianco che esprime le migliori qualità di un grande vitigno semi-aromatico come il Sauvignon Blanc e le particolarità del terroir di Sancerre. Il vino ha uno splendido colore giallo oro con riflessi brillanti. Il profilo olfattivo esprime intensi profumi floreali, d’agrumi e frutta gialla. Il palato è ricco, con frutto maturo e succoso, ben sostenuto da una vibrante freschezza e da un finale piacevolmente minerale.
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Il Saint-Estèphe ‘Le Marquis de Calon-Ségur’ rappresenta il cosiddetto “secondo vino” della realtà produttiva Chateau Calon-Ségur, un taglio bordolese dal gusto pieno e vellutato. Questa bottiglia offre una differente interpretazione del terroir di Calon, uno dei più prestigiosi di tutta Saint-Estèphe. Quella dei “secondi vini” è una tradizione ben radicata a Bordeaux, nata per offrire espressioni più accessibili tanto a livello economico quanto a livello gustativo dei più importanti Château della regione. ‘Le Marquis de Calon-Ségur’ Saint-Estèphe Chateau Calon-Ségur consta di un assemblaggio di Cabernet Sauvignon (57%), Merlot (34%), Cabernet Franc (7%) e Petit Verdot (2%). Le piante, di 20 anni di età media, sono radicate su suoli costituiti da uno strato superficiale di ghiaia su sub-strato di argilla. La vendemmia è svolta a mano con un’accurata selezione dei grappoli, seguita da una doppia selezione in cantina, una meccanica sul tavolo di cernita vibrante e l’altra manuale. A questo punto le uve vengono ammostate in tini troncoconici di acciaio inox per la fermentazione alcolica a temperatura controllata a contatto con le bucce per una durata di 18-21 giorni. Il conseguente periodo di invecchiamento si protrae per 17 mesi e ha luogo in botti di rovere francese nuove al 30%, in un ambiente moderno a valori di temperatura e umidità controllati. Chateau Calon-Ségur ‘Le Marquis de Calon-Ségur’ Saint-Estèphe è di un intenso colore rosso porpora. L’olfatto propone vividi sentori di susina, ciliegia matura e frutti di bosco, arricchiti da note speziate e da richiami di cioccolato e menta. La progressione al palato si mostra avvolgente, ricca e profonda, con tannini morbidi e un bilanciante epilogo piacevolmente fresco. Lunga e coerente la persistenza fruttata e balsamica, soavemente speziata.
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Lo Spumante Metodo Classico Extra Brut “Terzavia VS” di Marco De Bartoli è una bollicina siciliana complessa e poliedrica, un suadente intreccio di frutta fresca, secca, tostatura e note ossidative. Marco De Bartoli è un nome che come pochi altri si identifica con la storia vitivinicola di un luogo, dato che è stato il vero e proprio fautore del rilancio del Marsala, vino bistrattato da produzioni votate meramente alla quantità che hanno svalutato il suo enorme potenziale. Oggi sono i figli Josephine, Renato e Sebastiano a proseguire la rotta tracciata dal padre, con una produzione che non si limita al Marsala, ma anche a vini fermi e spumanti di grandissima profondità e definizione, proprio come questa riserva. Grillo e Catarratto, vengono affiancati da Zibibbo e Perricone, quest'ultime varietà tipiche di Pantelleria dove la famiglia De Bartoli possiede alcune vigne e produce uno tra i più grandi passiti italiani. Istituzione. Lo Spumante “Terzavia Cuvée VS” è un metodo classico ottenuto da uve bianche e da vigne di oltre 25 anni di età. In vigna si opera nel massimo rispetto di ambiente e natura, limitando l'intervento umano e procedendo con una rigorosa vendemmia manuale. In cantina si prosegue con fermentazioni spontanee dei vini base in parte in vasche d'acciaio ed in parte in botti di rovere. Dopo un anno di affinamento avviene l'assemblaggio e rifermentazione in bottiglia secondo il metodo classico, con affinamento di almeno 18 mesi sui lieviti. Lo Spumante Extra Brut "VS" si presenta nel calice con una splendida veste dorata e solare, che irretisce sin da subito. Naso profondo e stratificato, ricco di suggestioni che spaziano dalla frutta secca al miele di castagno, dall'agrume alla macchia mediterranea. L'assaggio rivela un vino riempitivo ma vitale, grazie ad un apporto di freschezza e sale puntuale e integrato. Uno tra i metodi classici più interessanti d'Italia, nonchè un assaggio unico!
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Il Derrumbes Mezcal “San Luis” Potosí è un’etichetta prodotta da questa interessante distilleria messicana, da oltre dieci anni impegnata in un lavoro di valorizzazione della produzione di Mezcal artigianale, proveniente da diverse regioni del Paese. In questo caso, il territorio degli altipiani centrali del Messico e le sue tipiche varietà di agave autoctone, regalano un distillato dal profilo raffinato, connotato da delicate sfumature floreali e da fresche note erbacee, ben bilanciate da una piacevole sensazione di dolcezza fruttata. Un’esperienza gustativa unica, che consente di conoscere e apprezzare una particolare sfumatura del famoso distillato. Il “San Luis” Mezcal Derrumbes è una vera specialità. Un’eccezione nel panorama spesso standardizzato della produzione industriale messicana di Mezcal. Il progetto è nato proprio per far conoscere i diversi volti che il distillato assume a secondo delle varie aree di provenienza del Paese. Ogni etichetta è il frutto delle tradizioni di una piccola comunità di produttori locali e consente di apprezzarne in modo autentico il carattere unico del territorio di provenienza. In questo caso si tratta di un Mezcal della zona arida e desertica di San Luis Potosí. È prodotto solo ed esclusivamente con agave di varietà Salmiana Crassispina, che cresce in modo spontaneo sugli altopiani delle regioni centrali. L’elaborazione è affidata al maestro Manuel Pérez, che utilizza agavi essiccate come combustibile per la cottura del cuore della pianta nei classici forni a mattoni, prima di procedere alla fermentazione e alla successiva distillazione. Il Mezcal si affina un paio di mesi in bottiglia prima della messa in vendita. Il Mezcal “San Luis” Derrumbes, alla vista si presenta di un colore luminoso, trasparente, che ne anticipa la purezza limpida e cristallina. Il bouquet è caratterizzato da profumi sottili e di notevole finezza espressiva, che ricordano la fragranza dei fiori bianchi, le note vegetali ed erbacee tipiche dell’agave fresca appena tagliata, arricchite da note più morbide, suadenti di frutta a polpa bianca e cenni affumicati e speziati. Al palato è caldo e avvolgente, con un sorso scorrevole, aromi nitidi e delicati, che si distendono verso un finale fresco e di buona persistenza gustativa. È perfetto da degustare liscio o con del ghiaccio.
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Poderi Luigi Einaudi Barolo ‘Terlo – Vigna Costa Grimaldi’ rappresenta una bottiglia dal fascino signorile prodotta nelle Langhe con uve provenienti da Terlo, Menzione Geografica Aggiuntiva situata all’interno del celeberrimo comune di Barolo. Questa MGA rappresenta la prima acquisizione a Barolo da parte della cantina con sede a Dogliani, l’ultima realizzata dallo stesso fondatore Luigi Einaudi nel 1958. Dei quasi 5 ettari di proprietà situati nell’appezzamento di Terlo, 1.6 sono destinati al ‘Vigna Costa Grimaldi’, quelli che danno origine alle uve di maggiore qualità. Il Barolo ‘Terlo – Vigna Costa Grimaldi’ di Poderi Luigi Einaudi è un Nebbiolo in purezza da viti coltivate su terreni marnoso-calcarei a circa 310 metri di altitudine. I filari, impiantati nel 1977, godono di un’ottima esposizione a sud-est e ciò contribuisce all’ottenimento di un grado di maturazione ideale delle uve, raccolte e selezionate a mano. In cantina, i grappoli vengono ammostati in parte in vasche di acciaio inox e in parte in vinificatori di cemento per la fermentazione alcolica a temperatura controllata, con 22-25 giorni di macerazione sulle bucce. Dopo la svinatura e completata la fermentazione malolattica, la massa viene travasata in botti di rovere di diverse dimensioni, dove resta a invecchiare per circa 30 mesi prima di almeno ulteriori 9 mesi di affinamento in bottiglia. ‘Terlo – Vigna Costa Grimaldi’ Barolo Poderi Luigi Einaudi è di colore rosso rubino trasparente tendente al granato. L’olfatto offre intensi e avvolgenti sentori di piccoli frutti rossi, petali di rosa e sottobosco, impreziositi da complessi profumi tostati e di spezie varie. Il sorso mostra corpo importante e appagante calore, nonché vivace componente fresco-sapida e una trama tannica setosa ed elegante che accompagna la durevole chiusura speziata.
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Il Rum “Centenario” Flor de Cana 18 Anni è un grande distillato, dedicato a chi ama soprattutto la morbidezza suadente, le note evolute e mature, tipiche del lungo processo di affinamento in legno. La ricchezza della melassa, frutto di una canna da zucchero di ottima qualità, è alla base di questo eccellente Rum, che si avvale, inoltre, di un processo di lavorazione curato nei minimi dettagli e da un invecchiamento in legni nobili e pregiati. Il risultato finale esprime la migliore tradizione del Rum del Nicaragua, figlia di secoli di esperienza nell’arte della distillazione. Il “Centenario” Flor de Cana 18 Anni è un Rum realizzato dalla distilleria Flor de Cana, marchio storico del Nicaragua. Da cinque generazioni la famiglia Pellas porta avanti le antiche consuetudini locali e produce una gamma di etichette di eccellente livello qualitativo, destinate agli appassionati più attenti ed esigenti. Uno dei segreti della distilleria risiede nella sua fortunata collocazione geografica, proprio ai piedi del celebre vulcano San Cristobal. I terreni di lave, lapilli e ceneri sono particolarmente ricchi di elementi minerali e consentono di coltivare una canna da zucchero di alta qualità, da cui estrarre una melassa densa e corposa. La lavorazione si basa su cinque distillazioni, che permettono di ottenere una finezza eccezionale e aromi molto eleganti. Il distillato matura per 18 anni in botti di rovere precedentemente utilizzate per il Bourbon al clima caldo e umido dei Caraibi. Il Rum “Centenario” della distilleria Flor de Cana, invecchiato per 18 Anni, restituisce il fascino di un lungo invecchiamento con una tessitura suadente e morbida, di grande piacevolezza gustativa. Nel bicchiere si presenta di un bellissimo colore ambrato scuro con riflessi luminosi. Intenso e complesso, conquista con un bouquet caratterizzato da ricchi e morbidi aromi di caramello, miele di castagno, di frutta tropicale, mandorla tostata, frutta secca, frutta candita, scorza d’arancia amara, cenni di cioccolato fondente, cacao amaro, caffè, torrefazione e sfumature di spezie orientali. Di buona struttura e di notevole intensità aromatica, ha una fine e armoniosa sfaccettatura, un sorso ampio e avvolgente, che anticipa un finale di notevole persistenza aromatica.
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Lo Champagne Brut Nature ‘Eclat de Pinot’ Blanc de Noir del produttore Justin Maillard è un Pinot Noir in versione spumante dal gusto agrumato e minerale. Justin ha avviato il proprio progetto vinicolo nel 2016, dopo aver rilevato dalla madre le vigne di famiglia situate nella Côte des Bar, areale più meridionale della regione champenoise. Il Blanc de Noir Justin Maillard ‘Eclat de Pinot’ Champagne Brut Nature è un 100% Pinot Noir da viti di 40 anni di età media allevate senza l’impiego di pesticidi, diserbanti e altri prodotti chimici di sintesi. In particolare, i vigneti sono situati all’interno dei comuni di Celles sur Orce, Landreville e Polisot, nella Côte des Bar, dove i suoli sono costituiti da calcare bruno su marne del Kimmeridgiano. Dopo la vendemmia i grappoli vengono trasferiti in cantina e sottoposti a una soffice pressatura, seguita dalla fermentazione alcolica e malolattica spontanee in vasche di acciaio inox e contenitori di cemento, stessi vasi vinari dove la base spumante resta qualche mese a riposo sulle fecce fini. Segue la presa di spuma in bottiglia secondo il Metodo Champenoise, accompagnata da ben 48 mesi di sosta sur lattes prima del dégorgément à la volée. L’intera lavorazione esclude poi il ricorso a operazioni di chiarifica e trattamenti a freddo, mentre le aggiunte di solfiti sono nulle o minime. Lo Champagne Blanc de Noir Brut Nature ‘Eclat de Pinot’ di Justin Maillard possiede una colorazione giallo dorato brillante con bollicina fine e persistente. Al naso si percepiscono sentori di agrumi, frutti rossi selvatici e fiori, contornati da peculiari note di aneto e nocciola. Bilanciato e di ottima intensità il gusto, dotato di una sottile effervescenza e spiccata freschezza, elementi che guidano il finale di grande consistenza e persistenza minerale.
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“Stella Flora” è il nome di un vino bianco che la cantina Maria Pia Castelli dedica ad alcuni vitigni tipici del terroir marchigiano, Pecorino, Passerina, Trebbiano e Malvasia di Candia. Un taglio dal profilo aromatico e mediterraneo, da cui emergono anche note terziarie, derivanti dall’affinamento in legno che questo prodotto effettua dopo la vinificazione. Una bottiglia dal sorso concreto e genuino, la cui struttura le consente di poter essere degustata anche fra qualche anno, dopo un’ulteriore maturazione in vetro. Lo “Stella Flora” è un vino marchigiano che nasce dalla felice unione di diversi vitigni, Pecorino, Passerina, Trebbiano e Malvasia di Candia. Le viti di queste varietà hanno un’età media che si aggira intorno ai 20 anni, e crescono alla luce di principi di agricoltura biologica, affondando le proprie radici in un terreno composto da un sottosuolo principalmente argilloso, ricco di componenti ferrose. Gli acini, una volta raccolti e portati nei locali adibiti alla vinificazione della cantina Maria Pia Castelli, fermentano alcoolicamente, svolgendo anche la malolattica, in legno, grazie alla presenza di lieviti indigeni, rimanendo a lungo in contatto con le bucce. Si procede quindi con l’affinamento, che si svolge per 18 mesi in barrique. Il vino bianco “Stella Flora” si manifesta, all’esame visivo con una tonalità intensa, che richiama il colore dell’oro. Lo spettro olfattivo rivela un’anima principalmente mediterranea, dove erbe aromatiche si alternano a sensazioni più floreali e minerali. All’assaggio è di ottima struttura, rotondo, con un sorso pieno dal gusto secco e fresco, caratterizzato da un finale di lunga chiusura. Una bottiglia con cui la cantina Maria Pia Castelli dà prova di saper realizzare un blend armonico ed equilibrato, in cui profumi e sapori si sviluppano con coerenza e delicatezza, senza mai esagerare.
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L’Etna Bianco “Archineri” di Pietradolce nasce a Castiglione di Sicilia in provincia di Catania. Questa realtà nasce nel 2005 quando Michele e Mario Faro decidono di assecondare la loro passione per la produzione vitivinicola, entrando presto tra le migliori attività della zona dell’Etna. L’amore per il territorio guida costantemente il lavoro, affinché le qualità e le potenzialità di questa terra possano essere rappresentate al meglio: rispetto per l’ambiente, per l’ecosistema circostante i vigneti e la volontà di migliorare le tecnologie di cantina sono i valori fondanti del lavoro di Michele e Mario. In etichetta si è cercato di riprodurre l’energia esplosiva del vulcano, attraverso un segno disegnato a mano e ripetuto in maniera casuale e discontinua. I vigneti dell'Etna Bianco “Archineri” di Pietradolce sono posti nella Frazione di Solicchiata, sul versante nord dell’Etna. Essi sono posti a circa 800 metri sul livello del mare e le piante affondano le loro radici in un terreno sabbioso con abbondante presenza di scheletro, per un prodotto finale strutturato ed elegante. Il clima è caratterizzato da estati fresche e miti e inverni freddi con abbondanti nevicate. La vendemmia si svolge nella seconda metà di ottobre e la raccolta avviene esclusivamente in modo manuale. In cantina avviene la pressatura soffice dei grappoli e fermenta in acciaio. Sempre in acciaio affina 6 mesi prima di essere imbottigliato. Il colore dell’Etna Bianco “Archineri” di Pietradolce è un giallo paglierino intenso con riflessi brillanti. Il bouquet di profumi è ampio e ricorda note di frutta a polpa gialla e bianca matura come pesca, ananas e mela in unione a erbe aromatiche e nocciole tostate. In bocca è equilibrato, morbido ed elegante con un finale fresco e sapido che invoglia calice dopo calice. In abbinamento è consigliato con piatti a base di pesce crudo e al vapore, crostacei e molluschi; interessante anche con piatti vegetariani. Perfetto per ritrovi in famiglia in occasioni di ricorrenze e anniversari, per condividere sulla tavola un prodotto artigianale che racchiude in sé le migliori caratteristiche della terra sicula.
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Il “Graacher Himmelreich” Riesling Mosel Kabinett di J.J. Prum è un vino di grande eleganza, fresco e aromaticamente intenso, che racchiude le migliori caratteristiche di questo straordinario vitigno a bacca bianca del Nord Europa. Figlio di una vigna di particolare pregio della tenuta aziendale in Mosella, è un Riesling che colpisce per la ricchezza e complessità aromatica, accompagnata da una nitida vena minerale, caratteristica del territorio. È un’etichetta d’eccellenza, apprezzata da tutti gli appassionati di grandi Riesling. Nonostante sia già piacevole da degustare subito, è un bianco longevo, che raggiunge la sua piena maturità e complessità gustativa dopo qualche anno di affinamento in bottiglia. Il Mosel Kabinett “Graacher Himmelreich” J.J. Prum è un Riesling prodotto da uno dei nomi storici e più prestigiosi della regione della Mosella. La famiglia Prum coltiva la vite da oltre quattro secoli e ancora oggi realizza vini unanimemente riconosciuti tra le migliori eccellenze della Mosella in assoluto. I suoi Riesling sono il frutto di una profonda conoscenza del territorio e delle caratteristiche del vitigno. La cura maniacale delle vigne, le vinificazioni separate per singole parcelle, la selezione dei migliori grappoli e la scelta di epoche di vendemmia quasi al limite della surmaturazione, permettono di portare in cantina uve di una straordinaria ricchezza, che si riflettono poi in vini dalla spiccata personalità varietale e dal carattere fedelmente territoriale. Il vino Riesling Mosel Kabinett “Graacher Himmelreich” J.J. Prum nasce dalla fermentazione in acciaio a bassa temperatura e con lieviti indigeni delle uve di una singola vigna. Prima d’essere imbottigliato il vino matura per alcuni mesi in vasche acciaio inox. Nel calice si presenta con un colore giallo dorato chiaro e brillante. Il bouquet è di grande finezza ed eleganza, con aromi di agrumi, di frutta bianca matura, sfumature speziate e cenni di pietra focaia. Al palato ha una buona struttura, con un centro bocca dal frutto generoso e aromi complessi, che annunciano un finale persistente, sorretto da una vibrante freschezza minerale.
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Il Riesling Rotlack Kabinett “Feinherb” è una delle etichette più rappresentative della cantina Schloss Johannisberg. Si tratta di un Riesling dallo stile molto tradizionale, realizzato con una selezione di uve di eccellente livello qualitativo. Per le particolari caratteristiche di longevità del vitigno, è una bottiglia già pronta da bere subito, se si prediligono le note floreali e fruttate, ma che non teme un affinamento di qualche anno in bottiglia, che consente al vino di evolvere verso i tipici aromi minerali che ricordano gli idrocarburi. A tavola si abbina molto bene con crostacei, primi piatti con scampi o gamberi, pesce in salsa e con la classica choucroute di mare. Rotlack Kabinett “Feinherb” è un Riesling prodotto da una delle cantine più famose e ricche di storia della regione tedesca del Rheingau. Schloss Johannisberg coltiva vigneti da oltre due secoli e ancora oggi rappresenta un importante punto di riferimento per tutti gli appassionati di Riesling. La tenuta si trova in un’area collinare caratterizzata da ripidi pendii meravigliosamente esposti a mezzogiorno. Il clima molto fresco e con forti sbalzi termici, è particolarmente adatto a una maturazione lenta delle uve, che sviluppano profili aromatici di grande finezza. Al termine delle operazioni di vendemmia, i migliori grappoli selezionati direttamente in vigna sono pressati in modo molto delicato per estrarre solo il mosto fiore. La fermentazione si svolge in serbatoi d’acciaio e il vino matura in acciaio per alcuni mesi per completare poi l’affinamento in bottiglia. Il “Feinherb” di Schloss Johannisberg è un Riesling Rotlack Kabinett dal volto classico, che gioca le sue migliori carte sul perfetto equilibrio tra le giovanili note fruttate e la vibrante freschezza tipica del vitigno. Nel calice si presenta di un bellissimo giallo paglierino luminoso con leggeri riflessi verdolini. Il profilo olfattivo è raffinato ed elegante, con profumi floreali di zagara, biancospino, di scorza di lime, fragranti note agrumate di cedro e pompelmo, leggere sfumature vegetali di erbe officinali, aromi di frutta a polpa bianca, pesca, mela Granny Smith, pera, delicate sensazioni speziate di zenzero e pepe bianco, cenni minerali di pietra focaia. L’ingresso al palato è teso e verticale, sapido e profondo, con un sorso dal frutto ricco e delicatamente sfaccettato, che si distende impetuoso verso un finale di limpida freschezza minerale e notevole persistenza gustativa.
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Guidalberto Tenuta San Guido può essere considerato come il fratellino del Sassicaia, non per una minor qualità ma per una bevibilità differente rispetto al vino di punta della cantina di Bolgheri. Guidalberto, che prende il nome dal quadrisnonno di Nicolò della Gherardesca, guida da decenni la Tenuta. Prodotto con uve Cabernet Sauvignon e Merlot, in puro stile bordolese, questo vino ha visto la prima bottiglia nascere nel 2000. Tenuta San Guido Guidalberto vede i suoi vigneti insistere in terreni ricchi di galestro, calcare e argille ad un’altitudine compresa tra i 100 e i 300 metri s.l.m.. La vendemmia eseguita manualmente, inizia con il Merlot verso la fine di agosto, proseguendo poi a settembre con il Cabernet Sauvignon. In cantina si esegue la cernita e la selezione dei migliori acini a cui segue una soffice pressatura e diraspatura dei grappoli. La fermentazione che avviene senza aggiunta di lieviti esterni si attiva all’interno di vasche d’acciaio a temperatura controllata tra i 26 e i 28°C. Dopo una macerazione di circa 10 giorni per il Merlot e di 11-14 per il Cabernet Sauvignon, vengono effettuati frequenti rimontaggi dei mosti che poi vengono versati in barrique francesi e americane per 15 mesi. Un brillante rosso rubino è la firma del Guibalberto Tenuta San Guido, vino che esprime un’ermetica giovinezza. Portato al naso la pienezza del frutto del Merlot colpisce immediatamente e inebria lo spirito, che viene ulteriormente rinfrancato da note di caffè e da ricami di macchia mediterranea. Appena sorseggiato si viene colpiti dalla potenza tannica di questo vino, che non risulta rude me è decisa e tenacemente persistente. Il Guidalberto è l’emblema di un territorio che si adagia sulle colline toscane ma che gode dell’influenza del Mar Tirreno, un vino che è lo sposo ideale della gastronomia della zona, dove sapori forti e decisi necessitano di un sorso dall’imperiale vigore.
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Lo Champagne Brut Zero Blanc de Blancs Grand Cru di Vazart-Coquar esprime tutta la finezza e l’eleganza dei grandi Chardonnay del famoso Grand Cru di Chouilly, village che si trova nel cuore della zona della Côte des Blancs. È un’etichetta prestigiosa che unisce una straordinaria qualità delle uve a un lunghissimo periodo d’affinamento sui lieviti, dando alla luce un risultato di grande classe e dagli aromi unici e raffinati. Il ricco bouquet spazia dal floreale al fruttato, con note evolutive che donano al sorso grande complessità e persistenza gustativa. Il Blanc de Blancs Grand Cru è uno Champagne Brut Zero realizzato dalla Maison Vazart-Coquar, una realtà di carattere familiare che gestisce un prezioso patrimonio di vigne di oltre 30 anni, coltivate nel Grand Cru di Chouilly. Come consuetudine della Côte des Blancs, il 95% delle parcelle è dedicato allo Chardonnay e solo il 5% al Pinot Noir. La conduzione agronomica è stata sempre molto attenta all’ambiente, con la convinzione che solo da uve sane e genuine possano nascere grandi Champagne. La Maison fonda il suo successo su uno stile classico e su un’attenzione estrema alla qualità. Le sue etichette sono conosciute tra gli appassionati per finezza, freschezza ed equilibrio, caratteristiche che esprimono perfettamente il terroir di Chouilly. Il Brut Zero Blanc de Blancs Grand Cru della Maison Vazart-Coquar è uno Champagne che nasce da vigne di Chardonnay coltivate nel Grand Cru di Chouilly. La fermentazione si svolge in vasche d’acciaio e ai vins clairs dell’annata si aggiunge, in fase di assemblaggio, un 25% di vini di riserva di millesimi precedenti invecchiati nelle cantine della Maison con il Metodo Solera. La rifermentazione avviene in bottiglia secondo il Metodo Champenoise, con un periodo di riposo sul lattes di 72 mesi. Lo Champagne si presenta con una veste color giallo chiaro, attraversata da un perlage fine e persistente. Il bouquet è elegante e complesso, con aromi di frutta gialla matura, frutta secca, note di pasticceria, miele e crosta di pane. Al palato è morbido e cremoso, maturo e ricco, che s’allunga verso un finale sapido e rinfrescante.
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Lo Chardonnay Riserva “Vigna Castel Ringberg” di Elena Walch è una di quelle etichette che gli amanti dei bianchi “nordici” dovrebbero provare, senza se e senza ma. Per chi conosce i vini della cantina, non sarà una sorpresa, ma per coloro che assaggiano per la prima volta un prodotto di Elena Walch sarà amore a prima vista. La nitidezza dei profumi al naso, pur nella complessità di un ventaglio composito, è ammirabile, così come l’espressività e l’incisività di un sorso in cui mineralità e freschezza si uniscono con armonia. Una bottiglia di livello superiore, da concedersi con amici appassionati per discutere di un vino che non può lasciare indifferenti. Il “Vign Castel Ringberg” è uno Chardonnay Riserva che nasce da una parcella – il cui nome viene donato all’etichetta – situata fra i 330 e i 440 metri sul livello del mare. Le uve vengono pressate sofficemente, e il mosto effettua una decantazione statica. La fermentazione successiva avviene in barrique di rovere francese di Allier. Al termine di questa fase, il vino viene lasciato sui lieviti e sottoposto settimanalmente al bâtonnage per tre mesi. La Riserva matura in barrique per un totale di 10 mesi, al termine dei quali la cantina procede con l’imbottigliamento. Lo Chardonnay Riserva “Vigna Castel Ringberg” di Elena Walch è un bianco che si afferma con un colore giallo dorato dotato di una particolare brillantezza alla vista. Stratificato e ampio il naso, che trasforma l’analisi olfattiva in una sfida nel riconoscere le sfumature che arricchiscono questa Riserva; un’anima leggermente tostata fa da sfondo a un ventaglio in cui frutta esotica, spezie dolci e rimandi mielosi rimpallano profumi perfettamente integrati fra loro. In bocca è di corpo fasciante, con un sorso di media struttura, in cui finezza e sapidità si uniscono a una componente fresca che snellisce la beva, sempre appagante. Una vera e propria chicca nata da una grande donna del vino!
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Il Gin Old Tom Herno è un distillato di assoluta qualità, che rispecchia in pieno la filosofia di Jon Hilgren, proprietario di Herno che, dopo una lunga esperienza come bartender a Londra e anni di studio, ha deciso di dedicarsi alla produzione di Gin ottenuti esclusivamente da materie prime certificate biologiche. Siamo di fronte a un’etichetta in cui corpo ed eleganza viaggiano allo stesso livello, caratterizzata da un sapore leggermente dolce al palato che rende intrigante la beva. Una bottiglia nata dalla passione e dalla voglia di mettersi alla prova di Jon, ormai presente sugli scaffali dei locali e dei cocktail bar più famosi al mondo. L’Old Tom di Herno è un Gin che ha origine da materie prime che provengono da ogni parte del mondo, accumunate da una caratteristica, la certificazione biologica. Tra le botanicals che vengono lasciate in infusione troviamo il ginepro dell’Ungheria, i semi di coriandolo della Bulgaria, i mirtilli rossi svedesi, l’Olmaria inglese, il pepe nero proveniente dall’India, la cassia indonesiana e la vaniglia del Madagascar. L’intero processo di distillazione viene seguito con la massima attenzione, avendo cura di monitorare ogni più piccolo dettaglio per realizzare un prodotto senza alcuna sbavatura. Il Gin Old Tom firmato Herno si palesa all’occhio completamente incolore e cristallino. Espressivo e concentrato il naso, in cui in un sottofondo costituito da note di ginepro si affacciano rimandi speziati e sfumature che richiamano la resina e il miele. All’assaggio è di ottimo corpo, energico, contraddistinto da un gusto floreale e da un sapore leggermente dolce; chiude con un finale dal retrogusto lievemente speziato. Un’etichetta che continua a mietere successi e primati, confermandosi come uno dei distillati più premiati di tutta Europa e tra i più amati dai bartenders di tendenza.
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Il Porto Tawny 20 Anni della cantina portoghese W. & J. Graham's è un vino liquoroso prodotto con uve dei vitigni autoctoni della penisola iberica: Touriga Nacional, Touriga Franca, Tinta Roriz, Tinto Cao e Sousao, provenienti da una selezione di pregiate parcelle coltivate nello splendido scenario naturale della Valle del Douro. È un Porto di grande equilibrio ed armonia, che rappresenta la perfetta sintesi tra gli aromi fruttati e le note terziare d’invecchiamento. Il vino liquoroso Porto Tawny invecchiato 20 Anni è un’etichetta dal volto elegante, complesso e intenso. È prodotto dalla cantina W. & J. Graham's, una realtà a carattere familiare che realizza vini di alta qualità seguendo le secolari tradizioni e i più antichi metodi artigianali. La cantina possiede circa 7 ettari, che si trovano in 5 celebri vigneti di montagna tra le migliori zone della Valle del Douro: Quinta dos Malvedos, Quinta do Tua, Quinta das Lages, Quinta da Vila Velha e Quinta do Vale de Malhadas. Proprio da queste rinomate località provengono le uve di quest’etichetta. Al termine della vendemmia, si procede alla classica vinificazione in rosso con la fortificazione, in modo da raggiungere i 20 % vol. I vini vengono poi trasportati al Graham’s Lodge di Vila Nova de Gaia, dove maturano per 20 anni in botti di rovere, al clima mite e temperato dell’Oceano Atlantico. Il Tawny Porto 20 Anni della cantina W.& J. Graham’s è un’eccellenza tra i famosi vini liquorosi della Valle del Douro. È un’etichetta che esprime le migliori caratteristiche dei celebri vini portoghesi nel segno di un’eleganza e di un equilibrio, che rendono il sorso particolarmente piacevole. Il colore è ambra, con brillanti riflessi fulvi e sfumature mogano. All’olfatto esprime un bouquet con aromi di frutta rossa matura, frutta secca, scorza d’arancia e morbide spezie. Al palato ha un ingresso caldo e avvolgente. Si distende armonioso verso un centro bocca ampio e complesso, che accompagna verso un finale lungo e persistente.
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Il Mezcal Mule è una variante messicana del famoso cocktail Moscow Mule, realizzato con Vodka e Ginger Beer. Prevede, infatti, l’utilizzo del Mezcal "Vida" del Maguey, uno dei più quotati produttori artigianali della regione di Oaxaca. Un’etichetta di Mezcal deve il suo successo alla collaborazione con agricoltori e piccoli produttori locali, che preservano e lavorano uno straordinario patrimonio di Agave selvatiche di antiche varietà locali di particolare pregio. È un Mezcal genuino e dal gusto autentico, che regala un’esperienza gustativa unica e particolare, con note leggermente fumé, su un sottofondo di frutta tropicale e miele, rinfrescato da fragranti note agrumate. Al Mezcal si unisce la Ginger Beer inglese Fever Tree, una bevanda dal gusto unico e dalla forte personalità, prodotta utilizzando ben tre diverse varietà di zenzero provenienti da Nigeria, India e Costa d’Avorio, che donano un gusto fresco e leggermente speziato. La Ginger Beer si armonizza molto bene con la limpida pulizia espressiva del Mezcal e con i suoi aromi intensi e ricchi. Come il Moscow Mule, anche il Mezcal Mule si serve nella classica tazza in rame. Sull’onda del successo del Moscow Mule, sono nati deversi cocktail che ne rappresentano semplicemente una variante, come il London Mule con il Gin o il Mezcal Mule con il distillato di agave messicano. L’originale Moscow Mule, oggi riconosciuto dall’IBA (International Bartenders Association) è nato negli Stati Uniti negli anni ’40, unendo due prodotti che facevano fatica a decollare sul mercato americano: la Vodka, legata all’immagine del nemico sovietico e la Ginger Beer. L’unione di due prodotti apparentemente deboli, ha creato un cocktail capace di sopravvivere a lungo, anche con piacevoli varianti. Ancora oggi, tutti cocktail Mule serviti nella tradizionale tazza di rame spopolano tra gli appassionati. Il Mezcal Mule si prepara direttamente nel bicchiere. Si mettono nella classica tazza di rame alcuni cubetti di ghiaccio, si versa il Mezcal "Vida" del Maguey, la Ginger Beer Fever Tree e il succo di lime. Guarnire con qualche fettina di cetriolo e con dello zenzero caramellato. È un cocktail molto fresco, ottimo come aperitivo, ma anche piacevolissimo da bere in un dopocena tra anici.
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Il ‘Nibiô Terre Rosse’ di Cascina degli Ulivi – Bellotti è un’etichetta artigianale dal gusto ampio e succoso, di grande originalità. Mentre l’espressione “Terre Rosse” identifica il peculiare colore dei suoli ferrosi da cui provengono le uve, l’appellativo ‘Nibiô’ individua un antico biotipo di Dolcetto, così chiamato nel dialetto locale. Cascina degli Ulivi è la realtà fondata nel 1977 da Stefano Bellotti, visionario produttore biodinamico che appena diciottenne prese in mano le redini della tenuta agricola di famiglia situata a Novi Ligure, al confine tra il Piemonte e la Liguria. Stefano è purtroppo scomparso nel 2018, nel mezzo della vendemmia, e oggi è la figlia Ilaria a dare seguito all’inestimabile eredità del padre. Cascina degli Ulivi – Bellotti ‘Nibiô Terre Rosse’ deriva da sole uve Dolcetto cresciute in accordo ai principi dell’agricoltura biodinamica su terreni costituiti da limo e argilla rossa. I filari hanno all’incirca 50 anni di età e, dopo la vendemmia manuale in cassette, i grappoli vengono sottoposti all’operazione di pigiadiraspatura. Il mosto va quindi incontro a fermentazione alcolica spontanea in botti di rovere da 25 ettolitri con 6 settimane di macerazione sulle bucce, durante le quali vengono eseguiti due rimontaggi giornalieri. Segue un anno di maturazione nella medesima tipologia di contenitori vinari prima dell’imbottigliamento finale, effettuato senza previa filtrazione e chiarifica e senza aggiunte di solforosa. Il Dolcetto ‘Nibiô Terre Rosse’ di Cascina degli Ulivi è di colore rosso rubino brillante. Lo spettro aromatico è definito da percezioni di piccoli frutti rossi e cenni floreali di rosa e violetta che si uniscono a delicate note balsamiche e speziate. L’assaggio si mostra ricco e succoso, maturo e vinoso, con una spiccata trama tannica a guidare la chiusura persistente.
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Aralez, della cantina cilena Clos Santa Ana è un rosso profondo, intenso e longevo, realizzato con grande passione e spirito artigianale. Per la scelta dei vitigni e il lungo affinamento in legno, è un’etichetta che si ispira ai modelli bordolesi. È il vino di punta della tenuta, l’espressione massima di un terroir dalle notevoli potenzialità e ancora in parte inesplorato. Il numero limitato di bottiglie, lo rende sempre molto ricercato tra gli appassionati più attenti, sempre alla ricerca novità particolarmente interessanti. È un grande rosso, adatto a piatti importanti a base di cacciagione o tagli pregiati di carni rosse Il rosso Aralez di Clos Santa Ana è il frutto di un accurato lavoro, di una piccola cantina che gestisce un vigneto di poco più di un ettaro. La tenuta si trova nell’area centrale del Cile, nella pregiata zona della Valle Colchagua, storicamente vocata per la coltivazione della vite, che dimora in queste terre fin dal tempo dei primi Conquistadores. La cuvée è composta da un assemblaggio di uve che provengono da vigne di Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc e Malbec coltivate con altissima densità d’impianto, nel massimo rispetto dell’ambiente, seguendo i principi dell’agricoltura biologica e della biodinamica. I terreni sono di composizione eterogenea, con presenza di componenti d’origine vulcanica, calcare e depositi alluvionali. Il clima è mite e sempre ben ventilato, ideale per portare a maturazione le varietà bordolesi. I diversi vitigni sono vinificati separatamente, con fermentazioni in tini di legno. Il vino matura poi per un periodo di 12 mesi in botti di varie dimensioni e viene imbottigliato con un’aggiunta minima di solforosa. Il vino Aralez prodotto da Clos Santa Ana è un rosso importante, che mette in luce l’ottima maturità di uve di eccellente livello qualitativo, vinificate con estrema cura e attenzione ai minimi dettagli. Si presenta con una veste di un bel rosso rubino scuro con riflessi color violaceo. All’olfatto esprime una tavolozza aromatica particolarmente ricca, intensa e complessa, con note di ribes nero, mora, mirtillo, prugna rossa, ciliegia matura, cenni speziati, di cacao amaro, cuoio, sfumature tostate e di legni nobili. Ampio e strutturato, ha tannini importanti e ben integrati con una notevole densità di aromi, armoniosi e avvolgenti, che anticipano un finale molto persistente.
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Il Nizza “Pomorosso” di Coppo nasce a Canelli, capitale del Metodo Classico in Italia e patria di rossi dalla qualità sopraffina. La storia della cantina Coppo inizia nel 1892 e di generazione in generazione rispetto per l’ecosistema, cura massima dei vigneti e di ogni singola pianta e coraggiosa visione del futuro sono sempre stati gli obiettivi fondamentali da raggiungere e mantenere. Oltre al mercato nazionale, la produzione si rivolge con successo anche a quello internazionale, arrivando in Sudamerica e negli Stati Uniti. Oggi la quarta generazione al lavoro è rappresentata da Luigi Coppo, che guarda al futuro dell’attività della sua famiglia e alla sostenibilità di ogni singolo processo produttivo. Le uve Barbera in purezza del Nizza “Pomorosso” di Coppo nascono su un terreno principalmente composto da pietra marnosa, argilla e calcare con piccole quantità di gesso e ferro per un prodotto finale elegante e di carattere. I vigneti sono situati nella parte sud del territorio astigiano, posizione perfetta perché i raggi solari colpiscano con costanza i filari, garantendo perfetta maturazione dei grappoli; l’altitudine, invece, è di circa 200 metri sul livello del mare. La vendemmia sia svolge in cassette di legno da circa 20 kg con selezione delle uve più sane; in cantina si verifica una breve macerazione a contatto con le bucce con delicati rimontaggi, in unione a una fermentazione malolattica. Affina 14 mesi in barrique. Il colore del Nizza “Pomorosso” di Coppo è un rosso porpora intenso con riflessi brillanti. Al naso si avvertono sentori di viola, mora e ciliegia con un finale minerale che ricorda la grafite; in bocca è elegante, avvolgente e piacevolmente tannico con un finale persistenza che richiama calice dopo calice. Si abbina perfettamente a piatti a base di carne rossa cucinata alla griglia, in umido e cacciagione; perfetto anche con formaggi stagionati di latte vaccino. Ottimo per festeggiare ricorrenze e anniversari in famiglia, degustando un prodotto tradizionale e ideale ambasciatore dei sapori autentici del Piemonte.
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Lo Champagne Brut “Tradition” di De Sousa è un metodo classico cremoso ed elegante, biglietto da visita di uno dei produttori più noti della regione. Quello di Erick De Sousa è un nome che è diventato un punto di riferimento per gli appassionati di Champagne, interprete di liquidi giocati sulla finezza e sulla classicità, senza però risultare omologati o autoreferenziali. Di origini portoghesi, la famiglia De Sousa possiede oggi 11 ettari vitati suddivisi tra alcune delle zone più vocate della Champagne vitivinicola tra cui Cramant, Avize, Mesnil Sur Oger e Oger con parcelle coltivate seguendo i dettami dell'agricoltura biologica, escludendo l'utilizzo di qualsiasi sostanza chimica o di sintesi. Bottiglie d'autore, veri e propri gioielli che non hanno bisogno di presentazioni. Il Brut “Tradition” firmato De Sousa è uno Champagne frutto dell'assemblaggio di Chardonnay, Pinot Noir, e Pinot Meunier provenienti da vigne di circa 45 anni di età coltivate in agricoltura biologica per preservare la vitalità del suolo e del frutto. In cantina si procede con altrettanta attenzione pertanto con vini base che fermentano spontaneamente e che l'assemblaggio e la seconda fermentazione in bottiglia, affinano almeno 24 mesi sui lieviti. La sboccatura viene eseguita manualmente. Il “Tradition” Champagne De Sousa si presenta nel calice con veste gialla paglierina orlata da riflessi verdognoli. Naso sussurrato ma al contempo ricco di spunti quali mela verde, gesso, scorza d'agrume, e fiori gialli. Anche il sorso è ricamato e interamente giocato sulla finezza, con una bocca che si distingue per freschezza e notevole allungo salino. Bolla traversale, adatta ad accompagnare antipasti e primi a base di pesce, ma anche primi piatti quali degli spaghetti alle vongole. Uno dei capisaldi della tipologia, ad un prezzo splendido.
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Nikka rappresenta la distilleria del nuovo corso giapponese, fiera rappresentante delle nuove tendenze del whisky di malto. La bottiglia di “Nikka Days” dalle forme arrotondate e i colori brillanti di cui è vestita visualizzano in maniera precisa il profilo sensoriale del distillato che contiene e, in seconda battuta, consentono di migliorare il proprio stato d’animo al solo guardarli. È una creazione particolarmente versatile, che può essere assaporata in purezza, con ghiaccio, oppure utilizzata come base per cocktail semplici o più complessi. “Nikka Days” nasce dall’idea di elaborare un whisky dedicato a tutti gli appassionati che amano gustare drink di livello superiore senza la necessità di attendere obbligatoriamente l’occasione giusta, seguendo il concetto di un whisky per tutti i giorni: l’abile miscelazione di whisky di cereali morbidi e malti leggermente torbati consente di creare un delicato ed elegante equilibrio. Il blend viene realizzato miscelando un grain whisky distillato con uno storico alambicco Coffey e un whisky single malt proveniente dalla distilleria di Myiagikyo, sull’isola di Honshu, fra natura lussureggiante e dettagli ultra moderni. All’olfatto l’impatto è completamente contrassegnato da un impressionante aroma floreale: sensazione che apre la strada verso una espressione setosa al palato, con sentori fruttati che emergono e si espandono lasciando un persistente e delizioso retrogusto maturo. “Nikka Days” coi suoi toni leggermente agrumati e vegetali, è pensato appositamente per esaltarsi in abbinamento alla soda: facile e beverino, ma non privo di carattere, si presenta come la soluzione migliore per un fresco aperitivo dopo una giornata assolata. “Giftbox Nikka Days” è un cofanetto dall’impatto solare e divertente, nella sua scatola originale che richiama il giallo dell’etichetta e della tappatura. Si compone di una bottiglia di “Nikka Days” da 70 centilitri e due tumbler alti in vetro trasparente, perfetti per la degustazione liscia oppure on the rocks.
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Nella vastità delle tradizioni giapponesi e delle eccellenze gastronomiche, spicca il Sake Junmai Daiginjo ‘Phoenix’ di Tatenokawa, un prodotto che racchiude secoli di maestria e un'ispirazione contemporanea unica. La sua etichetta, un arcobaleno di colori e di sapori, rappresenta un omaggio alla passione per la musica e per il Nihonshu (termine giapponese per indicare il sake) incarnando l'incontro tra tradizione e innovazione. La Rock Band francese “Phoenix” ha collaborato infatti nel 2017 con Tatenokawa per lanciare questo “vino di riso”, in onore di Toshiro Kuroda, storico che ha dedicato tutta la sua vita alla cultura del sake e del Washoku (cucina giapponese). Questo ha ispirato la passione della Band per il sake: “Mr. Kuroda è stato un grande maestro che ci ha insegnato tutte le bellezze della vita, incluso il Sake, e continua a ispirarci ogni giorno”. Proveniente da una regione ricca di storia e di arte culinaria, il Sake Junmai Daiginjo ‘Phoenix’ di Tatenokawa nasce nella regione di Shonai, sotto l'ombra del monte Chokai, dove la purezza dell'acqua ha catturato l'attenzione di generazioni di produttori. Questa Sakagura (in giapponese, la cantina dove viene prodotto il sake), fondata nel lontano 1832, è stata consigliata alla produzione di Sake da nientemeno che il capo del clan Uesugi, rimanendo fedele alla sua tradizione fino ai giorni nostri. Grazie alla scelta attenta del proprio Toji, il mastro birraio, Tatenokawa produce ‘Phoenix’ partendo da Dewasansan, una tipologia di riso coltivata con cura nella regione di Shonai, garantendo un'elevata qualità in ogni bottiglia. Il Sake Junmai Daiginjo ‘Phoenix’ di Tatenokawa si distingue per eleganza e equilibrio. Il riso Dewasansan gli conferisce un bouquet fine e fragrante: al naso, si aprono note fruttate di melone e pera, anticipando un corpo rotondo e setoso che si sviluppa in bocca con un finale pulito e persistente. Perfetto da gustare in abbinamento a piatti giapponesi tradizionali, come il sushi e il pesce alla griglia, questo Sake riesce a esaltarne i sapori e a regalare un'esperienza da ricordare. Tanto di cappello a Tatenokawa che ha deciso di donare una parte delle vendite di ‘Phoenix’ alla Croce Rossa Giapponese per sostenere il progresso della tecnologia medica nel campo della sperimentazione contro il cancro, dopo la morte di Toshiro Kuroda a causa di questa malattia.
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Il Derthona "Sterpi" di Vigneti Massa è un vino bianco che l’abile, incontenibile e istrionico vignaiolo, Walter Massa, ha imparato a conoscere, apprezzare e delineare nel tempo, alla ricerca dell’espressione più intima del territorio. Dove una volta c’erano sol sterpaglie, adesso vi sorgono filari unici per le loro caratteristiche pedoclimatiche. Il Derthona "Sterpi" dimostra l’empatia del talentuoso vignaiolo, nonché la sua totale immersione verso il territorio di origine, raccontato attraverso questo fantastico vino. Le viti decennali sorgono ad un'altitudine di 280 metri sopra il livello del mare, su terreni ricchi di calcare e argilla, con esposizione a Sud, Sud-Ovest. La conduzione dei vigneti è il più rispettosa possibile dei cicli naturali, vengono svolte solo le operazioni essenziali. La fermentazione alcolica avviene con l'utilizzo esclusivo di lieviti indigeni in tini di acciaio. Il Derthona "Sterpi" alla vista è giallo paglierino con sfumature tendenti al dorato brillante. Al naso domina l’equilibrio tra le sensazioni fruttate e la spolverata salina. Profumi di pino solleticano l’olfatto. Una vibrante sensazione di agrumi si sposa perfettamente con le nuance marine che emergono dal bicchiere. Al palato è pieno, salino, fresco e dal lungo finale. Ottima la struttura data dalla componente alcolica, schietto e diretto come il suo vigneron.
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Il Rum Zacapa 23 Anni è un grande distillato dedicato agli appassionati di Rum invecchiati, connotati dalla morbidezza, ampiezza e ricchezza tipiche del famoso marchio guatemalteco. È un’eccellenza assoluta di questa distilleria, che si trova in una zona particolarmente vocata. L’area della valle del fiume Motagua è caratterizzata da terreni d’antica origine vulcanica, molto adatti alla coltivazione della canna da zucchero. Il clima ideale e un savoir-faire secolare, fanno il resto e consentono di proporre al mercato dei distillati, non solo di alta qualità, ma connotati da un carattere ben definito, che costituisce la classica cifra stilistica di Zacapa. Zacapa Rum 23 Anni è un’esperienza inebriante. La straordinaria ricchezza aromatica deriva dall’utilizzo come materia prima di puro succo di canna da zucchero delle migliori qualità, lavorate ancora secondo le più antiche tradizioni artigianali. Terminata la fermentazione, si procede alla lenta distillazione realizzata con estrema cura, in modo da ottenere un rum connotato da intensità e finezza espressiva. Il distillato invecchia in botti precedentemente utilizzate per l’affinamento di Bourbon e dei profumati vini liquorosi andalusi di Jerez: Sherry e Pedro Ximenez. Il processo si svolge con l’utilizzo del Metodo Solera, che prevede una miscela di Rum di diverse annate, dai più giovani fino a quelli in botte da ben 23 anni. L’invecchiamento avviene nella città di Quetzaltenango, a un’altitudine di 2300 metri sul livello del mare, che garantisce le migliori condizioni di temperatura e umidità per una perfetta evoluzione con lo sviluppo di eleganti aromi terziari. Il Rum invecchiato 23 Anni Zacapa è un grande classico della famosa distilleria centroamericana. È un rum di notevole struttura e complessità, che regala il piacere di una straordinaria morbidezza gustativa. Alla vista si presenta di un colore ambrato piuttosto intenso, con luminosi riflessi mogano. La tavolozza olfattiva conquista per ampiezza e ricchezza, con aromi che ricordano le dolci spezie orientali, le morbidezze del caramello, gli aromi di scorza d’arancia amara candita, la frutta secca, i fichi, la frutta tropicale, le note di cacao, cioccolato, le sfumature tostate di legni nobili e torrefazione. L’ingresso al palato è suadente e avvolgente, con un sorso caldo e profondo, che s’allunga armonioso verso un finale di notevole persistenza.
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Lo Champagne Rosé “Imperial” firmato dalla prestigiosa cantina Moët & Chandon è un’espressione romantica ed elegante del territorio della Valleè de la Marne. Simbolo da sempre di successo e fascino, le bollicine della maison Moët & Chandon sono famose in tutto il mondo e vantano una lunghissima e leggendaria tradizione. Questo “Imperial” ne è un grande esempio, al punto da essere tra gli Champagne Rosé più conosciuti e venduti al mondo. Esprime perfettamente i toni varietali dei tre principali vitigni della regione: Pinot Noir, in maggior percentuale, Pinot Meunier e Chardonnay, e affina sui lieviti per almeno 36 mesi. Il residuo zuccherino è pari a 9 g/l, quindi un brut dal generoso dosaggio che gli conferisce sottili e delicate sfumature dolci. L’Imperial Rosé Brut di Moët & Chandon ha un colore molto seducente, un rosa carico e brillante, abbellito da nuance ambrate di rara bellezza visiva, quasi a ricordare le magnifiche tonalità che regala il sole durante il tramonto estivo. La spuma è ricca e ben calibrata e si sviluppa nel bicchiere con una lunga persistenza. I profumi sono giovani e fragranti, in cui la frutta succosa, dominata da ciliegia, fragola e pesca, si combina con note floreali di rosa su sfondo leggermente speziato. Il palato ha un’ottima corrispondenza gusto-olfattiva, gradevolmente fresco ed equilibrato, con un lungo retrogusto fruttato. Da abbinare con antipasti di pesce, formaggi freschi e frutta croccante, in occasioni di festa, aperitivi raffinati e per una cena romantica al lume di candela.
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Lo Spumante Metodo Classico Extra Brut “Solera” de l’Opificio del Pinot Nero di Marco Buvoli è un’etichetta dal profilo classico, che esprime tutte le migliori caratteristiche del grande vitigno francese. Ha un sorso ampio e ricco, con note evolute dovute al lungo affinamento sui lieviti. Per le sue particolari caratteristiche, è un Metodo Classico dalla vocazione gastronomica, molto adatto a essere degustato a tutto pasto. È particolarmente indicato ad abbinamenti con pesce al forno dal gusto saporito o con arrosti di carni bianche. Il Metodo Classico Extra Brut “Solera” è uno Spumante de l’Opificio del Pinot Nero, che nasce dalla passione di Marco Buvoli per i grandi Champagne realizzati con il vitigno in purezza, secondo il modello delle grandi etichette dell’area della Montagne de Reims. Il Pinot Nero si è adattato molto bene alla zona collinare a nord di Vicenza e Padova. È coltivato su splendide esposizioni soleggiate, sempre ventilate e con notevoli escursioni termiche. La vendemmia si svolge manualmente, con selezione in vigna dei migliori grappoli. Al termine della pressatura soffice, il mosto fiore viene vinificato in bianco. Dopo alcuni mesi di affinamento in acciaio, i vini base sono assemblati per la realizzazione della cuvée definitiva, con l’aggiunta di vini di riserva in parte invecchiati in legno con metodo Solera. La seconda fermentazione si svolge in bottiglia, secondo il Metodo Classico, con un affinamento sui lieviti di almeno 48 mesi prima del dégorgement. L'Extra Brut “Solera” è un Metodo Classico realizzato da l’Opificio del Pinot Nero di Marco Buvoli. Si tratta di un Blanc de Noirs di notevole personalità e carattere, adatto a chi ama gli spumanti di buon corpo e notevole ricchezza aromatica. Nel calice si presenta di colore giallo chiaro brillante, con un perlage fine e continuo. Il profilo olfattivo è intenso e sfaccettato, con profumi di scorza d’agrumi, di lime, sfumature florali, aromi fragranti di frutta, di pesca, albicocca disidratata, cenni di ananas, note di crosta di pane e di frutta secca tostata. Al palato ha una buona struttura, con aromi ricchi e complessi. Il sorso è lungo e profondo, con un finale persistente e di limpida freschezza.
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Il Barolo del Comune di Monforte d’Alba della celebre tenuta modernista Domenico Clerico racchiude l’essenza più bilanciata e per certi versi completa del territorio di Monforte d’Alba. Questo Barolo, che rappresenta il biglietto da visita della cantina, è stato prodotto per la prima volta con l’annata 2011 a partire da un assemblaggio di uve Nebbiolo provenienti dai migliori appezzamenti di proprietà situati all’interno del comune di Monforte d’Alba. Domenico Clerico Barolo del Comune di Monforte d’Alba è un 100% Nebbiolo prodotto a partire da un assemblaggio dei migliori vigneti di proprietà del comune di Monforte d’Alba, vale a dire Ginestra, Mosconi e Bussia. Le viti, i cui anni di impianto vanno dal 2005 per i più giovani fino al 1968 per i più vecchi, sono collocate a un’altitudine compresa tra i 330 e i 380 metri di quota. I suoli sono costituiti da Marne di Sant’Agata fossili risalenti al Tortoniano mentre l’esposizione è est e sud-est. In cantina, i grappoli vengono ammostati in vasche verticali per la fermentazione alcolica, accompagnata da 15-20 giorni di macerazione sulle bucce. Successivamente, il vino invecchia per 24 mesi in una combinazione di botti grandi di rovere e barrique, cui segue all’incirca un anno di ulteriore affinamento in bottiglia prima dell’uscita in commercio. Il colore del Barolo del Comune di Monforte d’Alba di Domenico Clerico è rosso granato trasparente. Il ricco quadro olfattivo è dipinto da profumi fruttati e balsamici di frutti di bosco in confettura e menta, ornati da suggestioni speziate di cacao e pepe. Precisa, elegante e austera la progressione gustativa, contraddistinta da ottima freschezza e una trama tannica fine e vigorosa allo stesso tempo che si congeda su persistenti sensazioni fruttate, balsamiche e speziate coerenti con il naso.
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Il Munjebel Bianco è un ritratto pittoresco e originale del grande vulcano, l’Etna. Si tratta di uno straordinario blend di Grecanico e Carricante che deriva da antiche vigne di 40 anni che si arrampicano sulle pietra lavica ad apici di altitudini che superano i 1000 metri, dove il gelo delle nevi si contrappone all’ardore della lava. È un bianco macerato sulle bucce dal carattere di un rosso, così viene definito dal suo produttore Frank Cornelissen, uno dei nomi più conosciuti del vino artigianale. La storia della cantina di Frank, belga in terra etnea, è moderna e nasce recentemente nel 2001, ponendosi come obbiettivo di praticare una viticoltura rispettosa e poco interventista al fine di preservare l’identità del territorio e dell’uva. Anche in cantina si prosegue con fermentazioni spontanee con lieviti indigeni e bassissimo uso di solforosa. Così nasce questa etichetta che ritrae in maniera fedele e autentica il territorio etneo e che in ogni sorso ci riporta a quella sorprendente ricchezza e mineralità che solo il vulcano sa regalare. Un’essenza vulcanica, un nettare siciliano e la purezza più originale del frutto: il vino che tocca l’anima e scalda il cuore. Il Bianco Munjebel deriva da uve di Grecanico e Carricante coltivate sul versante Nord nelle contrade di Calderara, Borriglione, Crasà e Picciolo. Le vigne, che superano i 40 anni d’età, sono coltivate con la forma di allevamento ad alberello e affondano le radici sui terreni di matrice vulcanica. Le uve crescono in maniera rigogliosa nella natura incontaminata del luogo, rimasta integra e fertile secondo il credo del belga. I grappoli vengono raccolti manualmente, gli acini vengono pressati sofficemente e il mosto ottenuto fermenta spontaneamente in contenitori neutri di vetroresina. La macerazione di 4 giorni sulle bucce arricchisce il bouquet e il gusto con sfumature varietali. L’affinamento avviene in serbatoi neutri di vetroresina da 1500-2500 litri. Il Bianco Cornelissen si veste di un manto giallo ocra velato, orlato da sfumature dorate. Il naso è un tuffo in terra etna, si concede lentamente, quasi sussurrando e libera delicati aromi di nespole, arancia amara, zenzero e sottobosco che sfilano elegantemente tra nuvole minerali. Il gusto sfodera un tridente molto espressivo composto da freschezza, finezza e sapidità rinforzate da un leggero tannino che regola il finale. Il vero playmaker è però la mineralità, quasi invadente, ma decisamente unica. Il bianco dell’interiorità e dello spirito, un'espressione che va contestualizzata per coglierne la più pura essenza. Lezione di vita, lezione di vino!
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Lo Chignin-Bergeron ‘Raipoumpou’ del Domaine Adrien Berlioz, prodotto con sole uve Roussanne, è un vino bianco francese che spicca per ampiezza e complessità, vera espressione del territorio. Quella di Chignin-Bergeron è una delle 16 sottozone in cui è suddivisa la AOC Vin de Savoie, probabilmente la più rinomata e ambita, che deve il suo nome all’accostamento tra Chignin, piccolo villaggio che rappresenta il fulcro geografico della sottozona, e Bergeron, sinonimo locale con cui si identifica il vitigno Roussanne. Il ‘Raipoumpou’ Domaine Adrien Berlioz Chignin-Bergeron è un’espressione in purezza di Roussanne, localmente chiamato Bergeron, vitigno coltivato secondo i dettami dell’agricoltura biologica e della biodinamica sui terreni rocciosi e calcarei che circondano il villaggio di Chignin. Dopo la vendemmia, effettuata interamente a mano, i grappoli vengono pressati in maniera soffice e il mosto così ricavato va incontro a fermentazione alcolica spontanea a opera dei soli lieviti indigeni. La fase di maturazione ha luogo in vecchie botti di rovere, contenitori nei quali il vino resta a riposo per circa 10 mesi prima dell’imbottigliamento finale. Nel calice, la ‘Cuvée Raipoumpou’ Chignin-Bergeron Domaine Adrien Berlioz mostra una luminosa tonalità giallo dorato. Il variegato panorama olfattivo offre spunti di agrumi canditi, fiori bianchi e gialli, albicocca matura e frutta esotica, contornati da invitanti richiami minerali e speziati. Al palato il vino colpisce per l’equilibrio tra la morbidezza avvolgente e la viva spinta fresco-sapida che accompagna la lunghissima persistenza, nella quale si ripresentano sensazioni minerali, fruttate e floreali. Nonostante sia in grado di farsi apprezzare già in gioventù, la ‘Cuvée Raipoumpou’ può invecchiare per diversi anni se correttamente conservata.
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Lo Sherry Pedro Ximenez “Murillo Centenary” della Bodega Emilio Lustau è un vino dolce liquoroso, che nasce nel territorio di, Jerez de la Frontera, nel cuore assolato dell’Andalusia. È prodotto con il vitigno autoctono a bacca bianca Pedro Ximenez, che al termine della vinificazione matura per circa 15 anni in botti di rovere americano con il tradizionale Metodo Solera, acquisendo una straordinaria complessità aromatica e una infinita persistenza gustativa. È un vino che seduce il palato fin dal primo sorso con i suoi ampi e sensuali aromi. È ottimo da degustare da solo a fine cena e si abbina molto bene a dessert al cioccolato fondente o al cacao. Il Pedro Ximenez “Murillo Centenary” è un delle più interessanti espressioni di questo tradizionale vino di Jerez de la Frontera. È in questa cittadina del profondo sud dell’Andalusia che si producono da secoli alcuni dei vini liquorosi più rinomati al mondo. Il clima soleggiato e ventilato e i suoli bianchi di albariza, ricchi di gesso che riflette il sole e trattiene la poca acqua in profondità, sono perfetti per la viticoltura, che qui dimora da millenni. La Bodega di Emilio Lustau è stata fondata alla fine dell’Ottocento e rappresenta ancora oggi uno dei nomi più importanti e conosciuti di Jerez. Le vigne della tenuta si trovano principalmente sulle terre bianche di Montegilillo e sui suoli sabbiosi di Las Cruces. Nonostante il notevole sviluppo dell’azienda, Lustau ha saputo conservare gelosamente l’antico saper fare artigianale e le consuetudini che hanno reso famosi i vini andalusi nei secoli. Il “Murillo Centenary” di Emilio Lustau è una versione di prestigio di questa famosa eccellenza di Jerez de la Frontera. È un grande vino da dessert, dotato di una ricchezza olfattiva e di uno spettro aromatico dalle mille sfaccettature. Nel bicchiere ha un colore ambrato scuro con sfumature mogano. Il bouquet esprime aromi intensi e seducenti di frutta secca, fichi, datteri, scorza d’agrumi candita, caffè appena tostato, cioccolato fondente e cacao amaro. Il sorso è denso, ampio e complesso, con aromi profondi, armoniosi e vellutati. Il finale ha una persistenza infinita.
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Il Passito “Acininobili” di Maculan è un vino da dessert ottenuto dalla vinificazione delle uve del vitigno autoctono Vespaiola, una varietà storicamente coltivata nell’areale di Breganze, la zona collinare a nord di Vicenza. Si tratta di un’etichetta di assoluta eccellenza, che rinnova la grande tradizione veneta nella produzione di seducenti vini dolci. Le uve sono fatte appassire e grazie alle particolari condizioni climatiche del territorio, vengono fatte fermentare una volta che gli acini sono stati attaccati dalla famosa muffa nobile Botrytis Cinerea, che contribuisce a far sviluppare aromi particolarmente complessi e ricchi. Il vino dolce “Acininobili” è un Passito che nasce in una delle cantine più prestigiose e innovative del panorama del Veneto. Maculan è una realtà che ha conservato un volto familiare, ma che ha da sempre saputo guardare oltre i confini del territorio, cercando ispirazione nelle migliori e più famose regioni del vino, con il desiderio di elevare il livello della produzione. Fasto Maculan è stato tra i primi a intraprendere la via della qualità nel campo dei rossi veneti, orientando la produzione verso un’alta densità d’impianto e basse rese. Anche nel campo dei vini da dessert, ha voluto sperimentare fino in fondo le potenzialità dell’uva Vespaiola, creando un’etichetta di alto valore e dal profilo assolutamente inimitabile, che si pone tra le migliori espressioni dei passiti italiani. È un grande vino da dessert, da degustare con della piccola pasticceria secca o con del foie gras. Il vino da dessert “Acininobili” di Maculan è un muffato di grande personalità. È una delle etichette italiane più originali e interessanti nel panorama dei Passiti e una delle punte di diamante di una cantina, famosa per la continua ricerca dell’eccellenza. Le vigne di Vespaiola sono coltivate sulle colline vulcaniche di Breganze, caratterizzate da suoli di matrice tufacea. Il vino viene prodotto solo con una selezione manuale degli acini appassiti e attaccati dalla Botrytis Cinerea. Al termine della lunga e lenta fermentazione, il vino matura per almeno 2 anni in barrique nuove e termina l’affinamento con almeno 6 mesi in bottiglia. Si presenta con un colore oro antico brillante. Il profilo olfattivo è caratterizzato da grande ricchezza e intensità d’aromi, con note di frutta secca, uva passa, frutta candita, cenni tropicali, morbidezze mielate e sentori speziati. Il sorso è suadente, con aromi avvolgenti e persistenti, che si distendono con armonia verso un finale molto lungo e piacevolmente rinfrescante.
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Il Gift Box è composto da tre bottiglie di Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Riserva "Salmariano" di Marotti Campi, una delle etichette di punta di questa famosa, cantina che ha sede nei pressi del caratteristico borgo marchigiano di Morro d’Alba, in provincia di Ancona. Si tratta di una tenuta storica del territorio, fondata verso la metà dell’Ottocento, che attraverso il susseguirsi delle generazioni, ha saputo conservare un carattere tipicamente familiare. Oggi è Lorenzo Marotti Campi che gestisce una proprietà di oltre 150 ettari, di cui una cinquantina dedicati alla viticoltura. Le vigne si trovano nel primo entroterra della costa adriatica, su splendide esposizioni soleggiate, che godono di un clima sempre ventilato grazie alla costante presenza delle brezza marine. Il Gift Box Marotti Campi Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Riserva “Salmariano” fa parte delle migliori etichette della celebre denominazione marchigiana. Nasce da una selezione dei migliori vigneti della tenuta aziendale, situati a un’altitudine di circa 180 metri sul livello del mare, con esposizione rivolta nord-ovest. I terreni sono di medio impasto, di matrice prevalentemente argillosa, molto vocati per la viticoltura. La vendemmia si svolge verso la metà del mese di ottobre, in fase di leggera surmaturazione delle uve, per ottenere una maggiore concentrazione aromatica. Dopo la pressatura soffice, il mosto fermenta in vasche d’acciaio alla temperatura di 15 C°. Il vino si affina per 12 mesi in vasche d’acciaio, tranne un 20% che invecchia in botti di rovere francese. Di colore giallo chiaro luminoso, esprime profumi floreali, aromi fruttati e delicate sfumature di vaniglia. Il sorso è ricco, intenso, connotato da una chiusura fresca e sapida. Il Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Riserva 'Salmariano' di Marotti Campi viene proposto nella versione Gift Box in un’elegante cassetta il legno, ideale per un regalo dedicato agli appassionati di grandi bianchi. Il vino, già piacevole da giovane, possiede un notevole potenziale d’invecchiamento. Le tre bottiglie della stessa annata, sono perfette per una cena con numerosi commensali, ma consentono anche di degustare il vino in epoche differenti, in modo da poter apprezzare l’evoluzione aromatica del vino. Con il passare degli anni, il vino diventerà sempre più ricco di note terziarie, che andranno ad impreziosirne il bouquet, aumentandone il fascino.
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Attraverso la sua forte impronta minerale lo Spӓtburgunder ‘Grauwacke’ della cantina tedesca Meyer-Nakel è in grado di esprimere tutto il carattere della zona vitivinicola dell’Ahr. Questo territorio assai circoscritto è localizzato nella parte orientale della Germania, immediatamente a nord del celebre areale della Mosella, lungo l’omonimo fiume Ahr. Si tratta di una delle zone viticole più settentrionali d’Europa, specializzata nella coltivazione del Pinot Nero, localmente chiamato Spӓtburgunder. Il clima fresco e soleggiato dell’area contribuisce alla nascita di vini profumati e croccanti, spesso caratterizzati da uno stile moderno come quelli del Weingut Meyer-Nakel. Essendo la produzione piuttosto limitata, i vini dell’Ahr sono di difficile reperibilità, specialmente al di fuori dei confini tedeschi. L’appellativo ‘Grauwacke’ indica la grovacca, roccia grigia sedimentaria di cui i suoli della zona risultano particolarmente ricchi. Meyer-Nakel Spӓtburgunder ‘Grauwacke’ nasce da sole uve Pinot Nero coltivate su pendii ripidi contraddistinti da un’abbondante presenza di grovacca e ardesia, fattori alla base della marcata mineralità del vino. Inoltre, l’esposizione a sud e la capacità del terreno di accumulare calore consentono di raccogliere grappoli al perfetto stadio di maturazione. In cantina le uve vengono ammostate in vasche di acciaio inox per la fermentazione alcolica spontanea a contatto con le bucce per un massimo di 14 giorni. Il conseguente periodo di maturazione dura 10 mesi e ha luogo in barrique di rovere francese di più passaggi. Il ‘Grauwacke’ Spӓtburgunder di Meyer-Nakel è rosso rubino intenso. Dal calice affiorano invitanti note di frutti rossi, frutti di bosco e fava di cacao mentre il gusto mostra buona struttura, spiccata freschezza e una trama tannica sottile. Ottima la persistenza sulle percezioni avvertite al naso.
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Il Merlot della realtà vitivinicola slovena Mlecnik si configura come un’interpretazione artigianale di pregevole ricchezza e fascino, prodotta nella zona di Vipavska Dolina. Da oltre due secoli la famiglia Mlecnik è custode di questo areale, ma è sul finire degli anni ’80 che è avvenuto l’effettivo salto qualitativo con l’abbandono della vendita di vino sfuso in favore dell’imbottigliamento interno sotto il proprio nome. Oggi alla guida della cantina si trova Valter Mlecnik, talentuoso vignaiolo che è stato abile nel rispettare le antiche e consolidate tradizioni tramandate da generazioni. Il Mlecnik Merlot Vipavska Dolina viene elaborato da sole uve Merlot cresciute su terreni costituiti da marne, argille e rocce carsiche in accordo ai principi dell’agricoltura biologica, certificata dal 2005. Una volta che i grappoli hanno raggiunto il perfetto grado di maturazione si procede con la raccolta manuale e l’ammostamento, con la fermentazione alcolica condotta esclusivamente dai lieviti indigeni. Il conseguente periodo di invecchiamento ha luogo in botti di rovere per 24 mesi, al termine dei quali il vino è imbottigliato. Lungo l’intero processo di vinificazione la massa non subisce alcuna chiarifica, filtrazione e aggiunta di solforosa. Il Merlot sloveno di Mlecnik esibisce una veste rosso granato con sfumature violacee. Vivido il mosaico olfattivo, definito da aromi fruttati e floreali, guarniti da profumi di foglia di pomodoro e tabacco. Al palato mostra notevole equilibrio tra la morbidezza setosa e la brillante freschezza, con una trama tannica ricca e complessa. Durevole il finale di eccezionale corrispondenza gusto-olfattiva. Un Merlot di ottima versatilità nell’abbinamento cibo-vino, accostabile a pietanze a base di carni varie, formaggi stagionati e saporite preparazioni ai funghi.
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Lo Champagne Millesimé Brut Mumm si scopre con aromi incredibili, che ne rivelano lo spirito “gourmand”. È affascinante far ruotare lo Champagne nel bicchiere, andando alla scoperta delle diverse anime olfattive che s’intrecciano l’un l’altra nello spazio di pochi secondi. L’estasi continua poi al palato, dove il sorso si fa rotondo e sinuoso, luminoso grazie a una fresca traccia gustativa agrumata che ne chiude lo sviluppo. Un millesimo davvero degno di nota, da riservare alle serate in cui i brindisi hanno bisogno di un’etichetta importante. Questo Brut Millesimé Mumm è uno Champagne che nasce dalla felice unione fra il Pinot Noir e lo Chardonnay. Le uve di Pinot Noir provengono da diversi Grand Cru come Ambonnay, Ay, Bouzy, Mailly, Verzenay e Verzy; lo stesso vale per lo Chardonnay, che proviene da due appezzamenti classificati come Grand Cru nei pressi di Avize e Cremant. Il mosto ottenuto dalla pressatura degli acini fermenta una prima volta in barrique di rovere francese, mentre la rifermentazione – come da regola per il Metodo Champenoise – avviene direttamente in bottiglia. Lo Champagne rimane a maturare sui lieviti per 54 mesi, al termine dei quali si procede con le operazioni di sboccatura e dosaggio. Lo Champagne Brut Millesimé Mumm si presenta alla vista con un colore brillante che richiama il dorato, attraversato da una fila di perlage fine, di durata continua. L’insieme dei profumi che si sviluppano al naso racconta una storia fatta di note aromatiche sottili e delicate, che dalla frutta – declinata con diverse sfumature – vira verso le erbe aromatiche e nuances di lieviti. In bocca è di ottimo corpo, connotato da un sorso rinfrescante e sapido, in cui si apprezza anche un leggero sapore più agrumato. Lo Champagne delle grandi occasioni, perfetto anche come regalo per tutti gli amici appassionati di Metodo Champenoise.
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Lo Spumante Metodo Classico Extra Brut Murgo è un’etichetta di alta gamma, che esalta le caratteristiche del Nerello Mascalese e del terroir dell’Etna. È un Blanc de Noirs che conquista per la grande freschezza, unita a una ricca complessità e persistenza aromatica. Frutto di una lunga esperienza nel campo della spumantizzazione di una cantina che per prima ha creduto nel potenziale delle bollicine del vulcano, esprime intensi aromi fruttati, impreziositi da raffinate note evolutive derivanti da un lunghissimo affinamento sui lieviti. Per la sua struttura e profondità espressiva, è un Metodo Classico adatto ad essere degustato a tavola a tutto pasto, con un menù di pesce importante o con pollame nobile e carni bianche allo spiedo. Il Metodo Classico Extra Brut viene prodotto dalla cantina Murgo, storico punto di riferimento dei vini dell’Etna, che oggi gestisce una tenuta di circa 60 ettari con vigneti e uliveti. La conduzione agronomica è ispirata ai principi dell’agricoltura biologica e si svolge ne rispetto dell’ecosistema naturale. Le uve provengono dalle migliori parcelle di Nerello Mascalese della tenuta, coltivate a un’altitudine di circa 500 metri sul livello del mare. La vendemmia si svolge in anticipo rispetto alla completa maturazione delle uve in modo da preservare la freschezza. Si procede quindi a una soffice pressatura dei grappoli. Il mosto fiore viene avviato alla fermentazione in serbatoi in acciaio inox alla temperatura controllata 14 °C. I vini base riposano in vasche d’acciaio per un periodo di 7-8 mesi prima di essere assemblati per creare la cuvée definitiva. La seconda fermentazione avviene in bottiglia secondo il Metodo Classico, con una lunga sosta sui lieviti di 5 o 6 anni. L’Extra Brut Murgo è un Metodo Classico di grande purezza espressiva, che grazie al basso dosaggio esalta il carattere elegante del Nerello Mascalese e il terroir pietroso e vulcanico dell’Etna. Di un bel colore giallo chiaro brillante, con leggere sfumature dorate, è caratterizzato da un perlage di notevole finezza e persistenza. Il profilo olfattivo è intenso e raffinato, con aromi di ginestra, camomilla, erbe officinali e balsamiche, aromi di pesca bianca, cenni di crosta di pane, di nocciola e frutta secca tostata. Limpido e verticale, colpisce per la tensione espressiva e la profondità aromatica, che sfocia in un finale sapido, lungo e di vibrante freschezza minerale.
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Eleganza, armonia, equilibrio: ecco le tre parole che la cantina Bruno Paillard utilizza per descrivere questo Champagne Brut Premiére, Cuvée dove Chardonnay, Pinot Noir e Pinot Meunier provengono dai diversi possedimenti della maison. Un’etichetta che interpreta quindi in maniera soggettiva l’intera regione francese destinata alla produzione di bollicine, da cui si evince lo stile produttivo e la filosofia che accomuna tutti i prodotti firmati Bruno Paillard. Una realtà di grande livello, dove qualità e artigianalità si fondono per dare vita a bottiglie autentiche, che regalano un sorso di personalità e carattere. La maison Bruno Paillard produce questo Brut Premiére Cuvée utilizzando il classico trittico di vitigni che dà vita allo Champagne: Pinot Noir, Chardonnay e Pinot Meunier. Le uve provengono da un’accurata selezione che il team della cantina effettua all’interno di 35 diverse parcelle di terreno, realizzando uno specchio di profumi e gusti altamente rappresentativi delle sfumature che regnano nei vigneti di proprietà. Le uve, dopo la prima fermentazione, rifermentano in bottiglia sui lieviti per almeno 36 mesi, per poi, dopo le operazioni di sboccatura, affrontare ancora un veloce affinamento, direttamente in vetro. Questo Champagne Brut Premiére Cuvée si manifesta all’occhio con una tonalità che richiama il giallo paglierino, attraversata da un perlage fine e di ottima persistenza. Lo spettro olfattivo annuncia note dove è la frutta a manifestarsi per prima, intervallata da sfumature di lieviti e di crosta di pane. All’assaggio è davvero elegante, pulito, con un sorso dal tono scorrevole, dove una piacevole freschezza incentiva la beva. Una bollicina con cui l’aperitivo assume contorni lussuosi, per iniziare la serata all’insegna della maison Bruno Paillard.
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La Tequila Silver è sicuramente l’etichetta più famosa e conosciuta della distilleria messicana Patron, che ha sede nella regione dello Jalisco, da sempre vocata alla realizzazione di grandi distillati. Si tratta di una Tequila bianca, simbolo di purezza espressiva e di assoluta eleganza, che è conosciuta in tutto il mondo per la sua alta qualità. È una Tequila dal profilo raffinato, morbido e delicato, che ricorda aromi leggermente fruttati e le caratteristiche e inconfondibili note di agave fresca. È ottima da degustare liscia, ma può essere anche utilizzata per preparare cocktail. La Tequila Silver Patron è il frutto di una delle più quotate distillerie messicane. Patron si trova a Atotonilco, nella regione di Jalisco e ha ereditato una secolare tradizione nell’arte della produzione di Tequila. Alla base della produzione c’è la pregiatissima agave Weber Blue coltivata sui terreni vulcanici della tenuta. Per la prodizione della Tequila viene utilizzato solo il cuore di piante di età di almeno 8 anni, che hanno un ricco contenuto di zuccheri. Al termine della cottura dell’agave, si procede alla fermentazione e alla distillazione del succo, che avviene ancora oggi secondo le più antiche tradizioni del territorio, con un processo assolutamente artigianale. Proprio nel controllo accurato di ogni fase della produzione risiede il segreto della Tequila Patron, vera eccellenza messicana, amata da tutti gli appassionati del mondo. La Tequila Silver è l’etichetta simbolo della celebre distilleria Patrol, una vera istituzione per gli intenditori di distillati messicani. La grande qualità del distillato nasce da una materia prima eccellente. Alla base di tutto il processo produttivo c’è la pregiata Agave Weber Blue coltivata nella regione messicana dello Jalisco, tra le migliori in assoluto per i processi di distillazione. Altro valore aggiunto è un approccio artigianale in tutte le fasi della lavorazione: dal taglio dell’agave, alla distillazione, fino all’imbottigliamento e al confezionamento. Una cura meticolosa di tutti i particolari che non lascia nulla al caso. Nel bicchiere ha un colore trasparente e cristallino. All’olfatto è caratterizzata da un bouquet che esprime aromi delicati e sottili, che ricordano la frutta a polpa bianca, la freschezza agrumata e i sentori lievemente vegetali di agave appena tagliata. L’ingresso al palato è morbido, caldo e avvolgente, con aromi molto raffinati e un finale persistente, di grande armonia gustativa.
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L'Amarone Vigneto Monte Sant'Urbano Speri racconta la storia di una famiglia che ha fatto della continuità qualitativa e del radicamento al territorio un obiettivo centrale del proprio percorso produttivo, diventando un punto di riferimento non solo per la storia agricola della Valpolicella, ma per l'intero panorama enologico d'Italia. Fanno parte di questa visione la scelta, adottata dalla famiglia Speri, di vinificare solo uve di proprietà, di adottare sistemi di impianto tradizionali più congeniali per le varietà autoctone (la pergoletta inclinata aperta), di optare per regimi di coltivazione a bassissimo impatto ambientale. I vigneti di proprietà della famiglia Speri si trovano interamente nella zona della Valpolicella Classica, a un'altitudine variabile tra i 150 e i 350 metri sul livello del mare, suddivisi nei prestigosi crus (le cui uve vengono sempre vinificate separatamente) e costeggiati dalle "marogne", tradizionali muretti a secco dall'importante valore storico oltre che culturale.Proprio al centro di questo territorio è situato il vigneto Sant'Urbano, luogo di rara bellezza dove la vite, l'ulivo e il ciliegio sembrano trovare un habitat ideale tra le sinuose curve collinari nel comune di Fumane. Da questi 19 ettari di suolo calcareo e vulcanico nasce l'Amarone Vigneto Monte Sant'Urbano, simbolo indiscusso della famiglia Speri, come eccellente esempio di finezza e classicità. Dopo una selezione dei migliori grappoli del prestigioso vigneto, le uve vengono appassite per un lungo periodo (3-4 mesi a seconda dell’annata): i grappoli migliori vengono accuratamente selezionati a mano e disposti sulle tradizionali “arele” (graticci); quindi, vengono lasciati riposare per 120 giorni in condizioni di umidità controllata. Si perde così il 40% circa di umidità, con una conseguente concentrazione di zuccheri, sostanze e tannini. È questa la base fondamentale per la costruzione di un vino di notevole struttura e morbidezza, caratterizzato da complessità espressiva e da indiscutibile longevità.
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Il Gin “Japanese Blossom” di Ukiyo Spirits nasce nel sud del Giappone, precisamente nella punta più estrema corrispondente alla località di Kagoshima, nei pressi del vulcano Sakurajima. Questo Gin porta con sé la tradizione dell’arte della distillazione giapponese, essendo il frutto di un meticoloso ed esperto lavoro di una famiglia che da generazioni si tramanda l’arte e la conoscenza di questa disciplina. Il termine “Ukiyo” in significa letteralmente “mondo fluttante” e si riferisce a uno stato mentale che si concentra sul qui ed ora, distaccandosi dalle difficoltà che la vita presenta. “Japanese Blossom” Gin di Ukiyo Spirits è prodotto da un raccolto di orzo locale inizialmente distillato nel liquore shōchū, il quale viene distillato una seconda volta in alambicco con aggiunta di ginepro, mandarino e spezie e concludere con l’infusione del fiore di Sakura e dello yuzu per infondere delicatezza al gusto. Questo distillato si presenta come omaggio al magnifico periodo “Hanami”, ossia quello della fioritura del ciliegio durante la stagione primaverile, occasione in cui i Giapponesi sono soliti festeggiare la rinascita della natura e il cambio di stazione. Il Gin “Japanese Blossom” di Ukiyo Spirits alla vista è trasparente e cristallino; presenta al naso profumi principali di ginepro, fiori di ciliegio e sentori agrumati e sullo sfondo note di viola, coriandolo e spezie legnose. In bocca si percepisce freschezza, delicatezza e persistenza che invogliano la beva. Ottimo prodotto da conservare per occasioni importanti e per un fine serata delizioso, gustando un prodotto dalla qualità ineccepibile.
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Il Derthona “Costa del Vento”, prodotto dai Vigneti Massa, è una delle migliori creazioni di Walter Massa, che ha saputo valorizzare al meglio la tradizione della viticoltura dell’area dei Colli Tortonesi. Si deve soprattutto alla tua tenacia e al suo impegno, la riscoperta del vitigno autoctono a bacca bianca Timorasso. L’etichetta fa parte della linea di alta gamma dei vini della cantina, che esprime le peculiarità dei migliori cru aziendali, mettendone in risalto le particolari sfumature espressive. È un bianco intenso, elegante e profondo, che offre un sorso complesso e molto persistente, tanto da farne uno dei vini più interessanti del nostro patrimonio enologico. “Costa del Vento” è un Derthona di ottimo livello, che conferma la qualità dei vini proposti dalla tenuta Vigneti Massa. La cantina è la classica realtà di carattere familiare presente fin dalla fine dell’Ottocento nella zona dei Colli Tortonesi. Oggi la proprietà si estende su 23 ettari, con vigne coltivate su soleggiate e miti esposizioni collinari del basso Piemonte. La gran parte dei vigneti è coltivata con il Timorasso, che rappresenta il vero ambasciatore di questo terroir, ma non mancano alcuni appezzamenti dedicati alle varietà a bacca rossa tipiche dell’area, soprattutto Barbera e Croatina. Il vino nasce da una parcella con esposizione soleggiata esposta a sud-ovest, situata a un’altitudine di 300 metri sul livello del mare. Le uve sono sottoposte a una macerazione a freddo di circa 40 ore prima di procedere alla pressatura soffice. Il mosto fiore fermenta in modo spontaneo in serbatoi d’acciaio inox a temperatura controllata. Il vino matura per 12 mesi in vasche d’acciaio sulle fecce fini con periodici bâtonnage e completa l’affinamento con alcuni mesi in bottiglia prima della messa in vendita. Il Timorasso Derthona “Costa del Vento” di Vigneti Massa è un bianco che possiede una notevole personalità. Anche se già piacevole da bere subito, ha bisogno di alcuni anni di affinamento in bottiglia per raggiungere la piena maturità ed esprimere tutta la sua affascinante complessità aromatica. Nel calice si presenta di un bel colore giallo chiaro luminoso e brillante. Il profilo olfattivo è intenso ed elegante, con note di erbe officinali, sensazioni balsamiche e resinate, sfumature floreali e aromi di pesca, di frutta matura, impreziositi da un tocco delicatamente speziato. Di buona struttura e ricchezza aromatica, ha un sorso complesso e profondo di grande persistenza aromatica, sostenuto da una limpida freschezza minerale, sapida e vibrante.
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Il Faro Le Casematte è uno dei rossi più interessanti dell’attuale panorama enologico siciliano. Un blend di vitigni autoctoni della Sicilia orientale, affinato in rovere francese, che conquista per il suo equilibrio e la sua armonia. La punta estrema della Sicilia nord-orientale, che si protende verso la Calabria, divisa dal continente solo dal braccio di mare dello stretto di Messina, è una terra d’antichissime tradizioni nel campo della viticoltura, che risalgono addirittura ai tempi remoti della prima colonizzazione ellenica dell’VIII secolo a.C. Una storia lunghissima che negli ultimi decenni, cantine dinamiche e intraprendenti come Le Casematte hanno rinnovato e riportato all’attenzione degli appassionati con etichette di qualità e carattere. Le Casematte Faro viene prodotto in una piccola tenuta affacciata sullo stretto, che prende il nome dalla presenza di tre fortificazioni, che risalgono al periodo della Prima e Seconda Guerra Mondiale, edificate a difesa dello strategico canale tra la Sicilia e la terraferma. Il vino nasce da un assemblaggio di 4 varietà storicamente presenti nel territorio: Nerello Mascalese 55%; Nerello Cappuccio 25%; Nocera 10% e Nero d’avola 10%, allevate a spalliera con rese che non superano i 50 quintali per ettaro. La vendemmia è manuale e per solito avviene verso la terza settimana di settembre. Dopo la vinificazione in rosso con macerazione sulle bucce, matura per un periodo di almeno 9 mesi in barrique e tonneau di rovere francese e conclude l’affinamento con ulteriori 6 mesi in bottiglia. Il Faro è un rosso dal profilo solare e mediterraneo, che conquista per la sua intensità aromatica è la complessa armonia del suo bouquet. Il perfetto equilibrio delle quattro uve che lo compongono, deriva dalle più antiche tradizioni del territorio. Nasce così il fortunato blend di vitigni tipici dell’Etna, con il Nero d’Avola e con l’antico vitigno autoctono Nocera. Il vino si presenta di un colore rosso rubino intenso e brillante. Il quadro olfattivo è caratterizzato da profumi floreali, aromi di piccoli frutti di bosco, sentori speziati, boisé e sfumature di erbe della macchia mediterranea. Al palato è profondo, con buona struttura, frutto ricco, denso, trama tannica fine e buona freschezza. Il finale è lungo e persistente, con piacevole chiusura sapida.
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Lo Sciroppo di Agave Blu del marchio norvegese Papa Borracho è uno sciroppo dolce e piacevolmente aromatico, perfetto da impiegare come ingrediente nella mixology per donare un tocco esotico ai cocktail più svariati. Papa Borracho è un cocktail bar e mezcaleria di Oslo che ha aperto nel 2020 con l’obiettivo di offrire qualcosa di creativo e originale, fuori dagli schemi, incentrando l’attività sul mezcal, popolare distillato messicano ottenuto dalla fermentazione e distillazione del succo di agave. Il loro Sciroppo di Agave Blu è la quintessenza dello sciroppo di agave, particolarmente apprezzato per la sua naturale proprietà edulcorante. Papa Borracho Sciroppo di Agave Blu nasce da puro agave blu Weber coltivato in Messico per un prolungato periodo compreso tra i 7 e i 14 anni. Una volta che la pianta ha raggiunto la piena maturazione si procede con la raccolta e con il taglio del vegetale finalizzato a ricavare il nucleo zuccherino, localmente chiamato “piña” per via della somiglianza con l’ananas. La piña viene lavorata per estrarre il succo ad alto contenuto di zuccheri contenuto al suo interno, che viene quindi filtrato e cotto allo scopo di scindere gli zuccheri complessi in zuccheri semplici, rappresentati per lo più dal fruttosio. All’esame visivo lo Sciroppo di Agave Blu firmato Papa Borracho esprime un colore ambrato intenso e brillante. Il profilo olfattivo è ricco di dolci spunti aromatici di miele, supportati da freschi cenni erbacei. Al palato si mostra dolce e viscoso, dalla morbidezza avvolgente che accompagna le fragranti sensazioni mielate che arricchiscono il finale gustativo. Questo sciroppo di agave è stato pensato appositamente per la mixology, come ingredienti per cocktail esotici come il Tommy’s Margarita e il Mojito.
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