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Vini e Liquori

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Tirelli 'Muntà' Andrea
Tirelli 'Muntà' Andrea

Il ‘Muntà’ del produttore piemontese Andrea Tirelli è un vino bianco leggermente macerato di pregevole equilibrio e armonia, frutto di un approccio produttivo biodinamico. La filosofia agronomica ed enologica adottata dal vignaiolo prevede il massimo rispetto della salute dell’ecosistema e il minimo intervento in cantina, così da valorizzare l’espressione inalterata del terroir. Questo spirito produttivo è rappresentato dal triskele, logo della cantina che richiama l’antica cultura celtica presso la quale simboleggiava gli elementi terra, aria e acqua, uniti dall’energia in un turbinare dinamico. Andrea Tirelli ‘Muntà’ ha origine da sole uve bianche cresciute su terreni argilloso-calcarei secondo pratiche biologiche e biodinamiche. Le piante beneficiano inoltre dell’esposizione a pieno sud e dell’altitudine di circa 300 metri sul livello del mare. Solitamente nella prima decade di settembre si procede con la vendemmia manuale e le uve subiscono dapprima una breve macerazione pre-fermentativa di 48 ore, seguita dalla fermentazione alcolica spontanea del mosto grazie al solo intervento dei lieviti naturalmente presenti sugli acini e nell’ambiente di vinificazione. Successivamente, il liquido matura per alcuni mesi in vasche di cemento sulle fecce fini con periodici batonnage. L’illimpidimento avviene naturalmente per decantazione statica e il vino è infine imbottigliato senza essere sottoposto ad alcuna operazione di filtrazione. Seguono almeno 6 mesi di ulteriore riposo in bottiglia prima della definitiva uscita sul mercato. Il colore del ‘Muntà’ di Andrea Tirelli è giallo dorato intenso. Al naso si percepiscono sentori di frutta estiva, fiori bianchi e mandorla fresca, contornati da sfumature balsamiche e leggermente speziate. Assaggio sapido e di buona struttura, fresco e bilanciato, dalla chiusura avvolgente.

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Bastianich Vespa Bianco 2019
Bastianich Vespa Bianco 2019

Il Vespa Bianco della cantina Bastianich rappresenta un’etichetta friulana capace di avvolgere i sensi con la sua morbidezza e fragranza. Nel 1997 il famoso showman italo-americano Joe Bastianich decide di acquistare una tenuta vitivinicola nella terra natale della madre Lidia. L’obiettivo è di proporre una produzione di qualità eccelsa in grado di rispecchiare il nobile territorio dei Colli Orientali del Friuli, ricercando al contempo uno stile bilanciato e pulito, di cui questa bottiglia ne rappresenta l’emblema. Il sapiente assemblaggio di Chardonnay, Sauvignon e Picolit combina l’eleganza del primo, la freschezza e aromaticità del secondo e la rotondità glicerica del terzo. Il nome “Vespa” si riferisce agli insetti che popolano i vigneti quando i grappoli giungono a piena maturazione. Bastianich Vespa Bianco è un blend di Chardonnay (45%) e Sauvignon Blanc (45%), con una piccola percentuale di Picolit (10%). Le uve provengono dai vigneti di Buttrio e Premariacco, che beneficiano di suoli ricchi di marna calcarea (ponca) con roccia mista e argilla. Dopo la vendemmia, specifica per ciascuna varietà, e l’accurata cernita, i grappoli vengono delicatamente pressati e fermentati separatamente per metà in acciaio e per la restante metà in botti di rovere da 500 e 4000 litri. L’invecchiamento di un anno si realizza sempre tra vasche d’acciaio e legno sulle fecce fini. A seguito dell’imbottigliamento, il vino riposa almeno altri 12 mesi. Nel calice, il bianco friulano Vespa della Bastianich Winery rivela un bel colore giallo paglierino intenso. Il naso è ricco e vivido con profumi di pera e albicocca mature che si uniscono a percezioni di fiori selvatici e miele. All’assaggio risulta elegante e morbido, di accesa freschezza, suadente mineralità e durevole persistenza. Un’interpretazione raffinata e di strabiliante longevità, ideale se accompagnata a preparazioni elaborate a base di carni bianche o pesci vari.

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Lestelle Ugo 'C' Ugo Lestelle 2019
Lestelle Ugo 'C' Ugo Lestelle 2019

“C” sta per Carignan ed è il vino rosso succoso ed elegante di Ugo Lestelle, un giovane vignaiolo di Saint-Chinan che sta guadagnando grande successo in tutto il mondo in virtù di vini dal carattere autentico e territoriale. Ha iniziato la sua avventura nel 2015 con un piccolo appezzamento di terra di un vecchio ovile con circa due ettari vitati, arrivando a contare i 7 attuali in pochi anni, rimanendo però fedele alla sua filosofia artigianale. In una terra dove i vini presentano solitamente un profilo potente, caldo e intenso, Ugo ha deciso di andare controtendenza e di produrre espressioni più semplici e beverini avvalendosi di un metodo molto originale che prevede vinificazioni in acciaio, macerazione carbonica (processo utilizzato per i vini novelli) e breve affinamento in piccole botti. Il risultato sono nettari poliedrici che raccontano in modo trasparente il territorio di origine. “C” rappresenta tutto questo, raccontando il carattere e l’essenza più schietta e genuina del Carignano, uno dei vitigni più coltivati nel meridione della Francia. Il Carignan “C” proviene da antiche viti di oltre 100 anni che crescono su terreni di matrice argillosa e calcare, con una buona componente di silicio. La vendemmia avviene manualmente e la vinificazione si svolge in cemento con macerazione a grappolo intero. La fermentazione alcolica è spontanea e viene catalizzata da lieviti indigeni. La maturazione in piccole botti di legno usate si protrae per circa 11 mesi. Il vino rosso “C” di Ugo Lestelle si presenta con una veste sgargiante dalle tonalità rosso rubino con riflessi granati. Il bouquet è fragrante e fresco con aromi di piccoli frutti di bosco, macchia, sale ed erbe aromatiche. Il sorso ha slancio e carattere, con una trama profonda e pura, di grande avvolgenza. Il volto nuovo e artigianale del Languedoc!

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L'Acino Chora Rosso 2022
L'Acino Chora Rosso 2022

Il "Chora Rosso" della cantina L’Acino è un vino calabrese prodotto con le uve del vitigno autoctono a bacca rossa Magliocco. Si tratta di un’etichetta dal sapore artigianale, realizzata con il desiderio di far conoscere il volto più autentico, genuino e sincero del vino Calabrese di qualità, nella sua massima integrità espressiva. S’inserisce in questa prospettiva la scelta di una vinificazione solo in acciaio, in modo da lasciare sempre in primo piano le caratteristiche varietali del Magliocco. È un rosso dal frutto esuberante, dal profilo solare e mediterraneo, che invita a una beva di grande piacevolezza e immediatezza gustativa. Il vino "Chora Rosso" nasce nel territorio collinare di San Marco Argentano, che si trova nel profondo entroterra di Cetraro Marina, in provincia di Cosenza. La cantina L’Acino è una realtà nuova nel panorama del vino calabrese ed è nata con il preciso intento di riscoprire e dar voce alla millenaria tradizione di una delle terre a più antica vocazione vitivinicola della nostra penisola. La produzione è indirizzata alla valorizzazione dei vitigni storici del territorio e alla realizzazione di vini dal volto schietto e genuino. Gli undici ettari di vigneti sono gestiti ispirandosi ai principi della biodinamica, nel pieno rispetto dell’armonia tra vigna e natura circostante. Tutti i processi di vinificazione sono orientati al minimo intervento umano e alla massima valorizzazione delle caratteristiche varietali delle uve. Il "Chora Rosso" L’Acino è un vino che nasce sul versante tirrenico della costa della Calabria, da vigne di Magliocco coltivate a un’altitudine di circa 300 metri sul livello del mare. La fermentazione si svolge in serbatoi d’acciaio inox, con utilizzo di soli lieviti indigeni. Prima dell’imbottigliamento, il vino riposa in vasche d’acciaio per una decina di mesi. Nel calice si presenta con un colore rosso rubino intenso. All’olfatto esprime un bouquet caratterizzato da aromi di frutta rossa matura, sfumature floreali e delicate spezie. Il sorso è succoso e scorrevole, con un frutto croccante e una tessitura tannica viva. Il finale è equilibrato, di buona persistenza e freschezza.

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Planeta Santa Cecilia 2020
Planeta Santa Cecilia 2020

Il Santa Cecilia di Planeta è un Nero d’Avola in purezza che rappresenta uno dei rossi più importanti della famosa cantina siciliana. Le uve provengono dalla zona classica e più vocata in assoluto per il vitigno: La Valle di Noto. Uve di alta qualità e un lungo affinamento in legno permettono di ottenere una espressione elegante e di grande intensità espressiva. Gli aromi classici di frutta rossa e morbide spezie sono arricchiti da note d’evoluzione terziaria di grande finezza, che rendono il sorso complesso e armonico. Il Nero d’Avola Santa Cecilia è figlio del desiderio di una grande cantina siciliana di creare un vino simbolo del territorio di Noto, capace di affermarsi come una delle migliori espressioni di tutta la zona. Planeta ha scelto uno storico vigneto, non a caso conosciuto con il nome di “Buonivini”, per realizzare un’etichetta che diventasse un punto di riferimento per tutti gli appassionati. Nonostante oggi sia coltivato in tutta l’isola, la Valle di Noto, non solo è la culla originaria di questa uva, ma anche l’area in cui si esprime con maggior finezza ed eleganza, poiché possiede terreni poveri e risente di un clima secco e ventilato. Grazie a queste particolari attenzioni, la cantina Planeta è riuscita e realizzare un vino capace di rappresentare i profumi e i sapori di autentici della Sicilia. Il Nero d’Avola Planeta è un’etichetta che conferma il valore delle terre di Noto per produrre grandi vini rossi. Le uve provengono da una parcella particolarmente vocata, caratterizzata dalla presenza di terre bianche di calcare e sabbie. Al termine della classica vinificazione in rosso con macerazione sulle bucce, matura per 12 mesi in barrique di rovere francese, per un terzo nuove e per il resto di secondo o terzo passaggio. Nel calice si presenta di colore rosso rubino piuttosto intenso. I profumi ricordano i piccoli frutti d bosco, la ciliegia, il mirtillo, le more, cenni di morbide spezie e sfumature balsamiche e di erbe aromatiche. Il sorso è avvolgente e ricco, con aromi persistenti, complessi e un finale fresco e armonioso. Un’eccellente espressione delle terre di Noto.

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Coos Dario Schioppettino Dario Coos 2022
Coos Dario Schioppettino Dario Coos 2022

Lo Schioppettino di Dario Coos è un vino che ha un’anima speziata, tipica del varietale d’origine. Personalità e carattere si sprecano in questa bottiglia, vivace e dinamica nell’offrire un ventaglio di note al naso in perenne evoluzione, vero e proprio piacere per coloro che vogliono cimentarsi nella ricerca delle sfumature più nascoste. Un’etichetta che, tra i tanti pregi, ha anche quello di presentarsi con una buona longevità, promettendo di “reggere” senza fatica altri quattro o cinque anni di riposo in vetro. Lo Schioppettino Coos ha origine dalle parcelle ricomprese all’interno dell’IGT Venezia Giulia. L’approccio della cantina in vigna è orientato alla sostenibilità. I grappoli vengono raccolti a mano durante i primi giorni di Ottobre, e vengono immediatamente trasferiti nei locali adibiti alla vinificazione. Qui si procede con le operazioni di diraspatura, e gli acini ottenuti vengono pressati gentilmente. Segue una macerazione prefermentativa a freddo, utile per acquisire il caratteristico bouquet speziato; la fermentazione del mosto avviene in vasche d’acciaio inox per 5-6 giorni, effettuando rimontaggi periodici. L’iter produttivo termina con una maturazione in acciaio, al termine dei quali il vino è pronto per l’imbottigliamento. Il vino rosso Schioppettino realizzato dalla cantina Dario Coos si annuncia alla vista con un colore rosso rubino, non troppo carico, dotato di buona trasparenza. Ricco e stratificato il naso, dove tocchi di piccola frutta ben matura si alternano a richiami speziati, mentre sul finale si avverte anche un che di balsamico. All’assaggio è di media struttura, con un sorso rinfrescante e raffinato, da cui affiora un sapore erbaceo e minerale. Termina con un finale dotato di ottima persistenza. Un rosso che si sposa bene con i menù di terra: provatelo con un tipico riso e fasoi friulano!

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Hofstatter Pinot Grigio 2023
Hofstatter Pinot Grigio 2023

Il bianco Pinot Grigio di Hofstatter si presenta con il tipico riflesso ramato alla vista, caratteristico del varietale di partenza utilizzato. Si tratta di una bottiglia connotata da una buona tessitura aromatica, dominata da note calde al naso, mentre in bocca ha una giusta morbidezza e una spalla acida equilibrata, da cui emerge un tocco di sapidità che incentiva la beva e la sua ripetizione. Hofstatter, cantina di riferimento per la produzione di vini di qualità dell’Alto-Adige, conferma la grande vocazione dei vitigni a bacca bianca in questa porzione d’Italia. Questo Pinot Grigio nasce da quei vigneti di proprietà di Hofstatter situati all’interno della DOC Alto-Adige. Si tratta di parcelle caratterizzate da un sottosuolo principalmente marnoso, ben ventilate e che sono soggette a un buon riscaldamento. Gli acini di Pinot Grigio, dopo la diraspatura dei grappoli, vengono pigiati leggermente e i sedimenti si separano per precipitazione naturale. Il mosto fermenta in contenitori d’acciaio inox a temperatura controllata, dove poi rimane per stabilizzarsi sino a quando si iniziano le procedure di imbottigliamento, al termine delle quali il Pinot Grigio è pronto per essere immesso nel commercio. Il Pinot Grigio firmato dalla cantina alto-atesina Hofstatter si annuncia all’esame visivo con un colore giallo paglierino, caratterizzato dalla presenza di alcuni lampi ramati. Il ventaglio di profumi che avvolge il naso racconta una storia fatta di note aromatiche intense, dove è soprattutto la pera a risaltare con maggiore decisione. In bocca è di corpo leggero, con un sorso caldo e morbido, dominato da una piacevole componente fresca; chiude con un finale minerale. Un bianco che si sposa egregiamente con la cucina di pesce e che rappresenta dunque una scelta vincente a tavola.

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Case Corini 'Barla' 2017
Case Corini 'Barla' 2017

“Barla” è l’interpretazione da parte di Case Corini della vigna più vecchia tra gli impianti di proprietà familiare. Espressione dell’uva locale per eccellenza, questo rosso è realizzato attraverso la filosofia di rispetto per l’ambiente naturale e l’etica di sostenibilità condensate nel comprovato Metodo Corino. “Barla” identifica la parcella storica di Case Corini, impiantata nel lontano 1928 con prevalenza di diversi biotipi di quella che rappresenta la varietà emblematica della zona, allevata con il tradizionale e antico sistema dell’alberello e per una parte con la più moderna spalliera. Si estende per circa 2 ettari nel territorio del comune di Mongardino d’Asti, ad una quota intorno ai 230 metri sopra i dolci pendii che disegnano il paesaggio fra le Langhe e il Monferrato, ed è orientata con una esposizione verso sud-est. Il terreno è caratterizzato da una matrice marnosa con larga diffusione di sabbie astiane, lavorato con mezzi meccanici leggeri al fine di preservarne l’integrità ed evitare l’eccessivo compattamento. Le operazioni lungo i filari si svolgono invece manualmente e i trattamenti si riducono al solo utilizzo, quando necessario, di rame e zolfo. La raccolta prevede rese estremamente limitate e le uve giungono in cantina all’interno di piccole cassette. I grappoli vengono diraspate e vinificati in botti di legno: la fermentazione alcolica spontanea si prolunga, contemporaneamente alla macerazione sulle bucce, anche fino a 9 settimane, inframmezzata da periodiche follature manuali. Non si procede a chiarifiche, né filtrazioni o aggiunte di anidride solforosa. “Barla” di Case Corini si presenta in una veste di colore rosso granato intenso, con splendidi riflessi rubini. L’impatto dei profumi fruttati, che vertono sulla ciliegia, il mirtillo e la prugna, si apre poi ad un ventaglio floreale di suadenti petali di rosa, per sfumare in calde note speziate di noce moscata. Il sorso è scattante e gustoso, vivificato da una croccante freschezza amalgamata in maniera armoniosa ad una complessa struttura in cui non manca una parte morbida e una trama tannica accennata. Rosso di gran classe e territorialità, per accompagnare il risotto alle quaglie, piuttosto che le carni in umido con la polenta.

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Il Carnasciale Rosso 2021
Il Carnasciale Rosso 2021

Il Rosso della cantina Il Carnasciale è uno dei più eccentrici protagonisti nel panorama dei grandi Supertucan. Un fuoriclasse in grado di fondere complessità, intensità e potenza in un sorso indimenticabile. Stiamo parlando di un rosso senza eguali, in quanto viene prodotto da un vitigno unico nel suo genere: il Caberlot. Si tratta di un incrocio spontaneo tra Cabernet Franc e Merlot, scoperto nei primi anni sessanta in un vecchio vigneto vicino a Padova e reimpiantato in Toscana da Podere Il Carnasciale. Questo vitigno ibrido, ad oggi coltivato in via esclusiva da questa cantina, riesce a combinare al meglio le migliori caratteristiche organolettiche dei due vitigni di origine. La cantina situata a Mercatale Valdarno in provincia di Arezzo è a conduzione famigliare ed è gestita da Bettina e Moritz Rogosky in stretta collaborazione gli enologi Peter Schilling e Marco Maffei. Il Rosso Il Carnasciale è prodotto da uve Caberlot in purezza provenienti da vigneti, coltivati seguendo le pratiche dettate dall’agricoltura biologica, situati a un’altitudine che varia dai 200 ai 425 metri di altezza. Le vigne, radicate su terreni sabbiosi e ricchi di scheletro, sono impiantate ad alte densità. Il processo di vinificazione inizia con una pigiadiraspatura soffice delle uve a cui segue una fermentazione alcolica in piccole vasche di acciaio inox con follature manuali che avvengono minimo due volte al giorno. Viene quindi fatto maturare per 22 mesi in barrique nuove e altre botti grandi per un terzo del totale. Il Carnasciale Rosso viene poi imbottigliato e fatto affinare per ulteriori 6 mesi in bottiglia prima di essere commercializzato. Il vino Rosso Il Carnasciale si presenta alla vista di un color rosso rubino intenso con riflessi granati. Al naso presenta sentori di frutti a bacca rossa quali fragola, lampone e ribes, note di spezie dolci, tabacco, note erbacee, vegetali e ricordi di erbe aromatiche, tra cui la menta. Al palato è corposo e potente con un tannino vigoroso e un finale lungo e intenso. Un Supertuscan che conversa con i più grandi protagonisti della scena enologica italiana.

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Guillaumée Christiane Champagne Brut Christiane Guillaumée
Guillaumée Christiane Champagne Brut Christiane Guillaumée

Lo Champagne Brut di Guillaumèe condensa tutto il fascino, lo stile e l’eleganza di una maison femminile. Una realtà femminile di carattere e di fatto, poiché a capo del domaine troviamo Christiane, una vignaiola convinta e appassionata, che da anni sta riscuotendo un crescente successo nell’affollato mercato delle bollicine francesi in virtù di una produzione impeccabile e di alta qualità. Ci troviamo nel cuore dell’Aube, l’area più sud della regione Champagne, nella Cote des Bars, che nell’ultimi anni si è riscoperta come una zona particolarmente vocata per la coltivazione delle uve destinate alla spumantizzazione. Questo Brut è l’etichetta di entrata della Maison che con il suo invidiabile rapporto qualità/prezzo si candida come un perfetto compagno per eleganti aperitivi o per ricercati finger food a base di pesce. Il Christiane Champagne Brut nasce dal tipico uvaggio francese di Pinot Noir, Chardonnay e Pinot Meunier, con il primo che è il protagonista del blend con poco meno 70% della quota finale. Le viti sono radicate sui pendii argillosi-calcarei della Cote des Bars e godono di un clima oceanico tendenzialmente continentale. Le uve vengono raccolte manualmente e la fermentazione alcolica e malolattica del mosto d’uva avviene in serbatoi d’acciaio. All’assemblaggio finale il 37% del Pinot Noir e il 3% di Chardonnay sono vin de rèserve. Il Brut Champagne Guillaumée brilla nel calice con il suo manto giallo paglierino, lievemente dorato, attraversato da un perlage fitto e persistente. I profumi aggraziati di frutta secca, agrumi canditi e crosta di pane sono arricchiti pungenti e piacevoli note di mela, albicocca e suadenti fragranze floreali. Al palato sviluppa una trama fresca, fine e tesa, stuzzicata da una bollicina sottile che invoglia ad un nuovo assaggio. Uno charme incantevole, tutto al femminile!

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Sequerciani Aleatico 2021 37.5cl
Sequerciani Aleatico 2021 37.5cl

L’Aleatico di Sequerciani è un passito dolce prodotto con questo storico vitigno coltivato nell’entroterra della Costa Toscana e soprattutto sull’isola d’Elba. È un vino dal volto antico, vinificato in cemento e affinato in anfore di terracotta, in modo da conservare tutta la sua tipicità varietale e la sua intensità aromatica. I suoi aromi profondi e concentrati seducono il palato con armoniose sensazioni floreali e ampie note di frutta rossa. È il passito tipico della tradizione toscana, particolarmente indicato da abbinare a dessert al cioccolato fondente o al cacao amaro, magari accompagnati con frutti di bosco freschi. Il passito dolce Aleatico è un interessante vino da dessert prodotto dalla cantina toscana Sequerciani, una realtà che gestisce una grande tenuta nella maremma toscana, non lontana dal litorale tirrenico della Costa degli Etruschi. Gli otto ettari di vigne si trovano in una splendida zona collinare a circa 200-250 metri d’altitudine, circondati da una sessantina di ettari di campi di seminati e ulivi, che garantiscono una notevole biodiversità ambientale. In campagna se seguono i principi dell’agricoltura biologica e biodinamica, senza utilizzo di diserbanti o di sostanze chimiche. Nella scelta dei vitigni, sono starti privilegiati quelli autoctoni del territorio con l’intento di produrre solo vini dal volto autentico e sincero, attraverso pratiche di cantina ridotte al minimo. Il vino da dessert Aleatico di Sequerciani viene realizzato facendo appassire i migliori grappoli selezionati in vigna su graticci esposti al sole. Una volta che le uve si sono disidratate, concentrando gli zuccheri e gli aromi, si procede alla fermentazione spontanea con lieviti indigeni in cemento. Il vino matura per 6 mesi in giare di terracotta prima d’essere imbottigliato. Nel calice si presenta con un colore rosso porpora molto intenso. Il bouquet esprime aromi molto intensi, che ricordano il profumo di violetta, i petali di rosa essiccati, suadenti e morbidi aromi di confettura di frutti di bosco e frutta rossa. Il sorso è ampio, denso e ricco, con un frutto molto maturo e un finale lungo e persistente.

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Nino Franco Cartizze Dry 2023
Nino Franco Cartizze Dry 2023

Il Cartizze Nino Franco rappresenta la punta di diamante della gamma dei suoi spumanti prodotti a Valdobbiadene. Le uve provengono, infatti, solo dal prestigioso cru della famosa collina di Cartizze, da sempre conosciuta per la qualità indiscussa delle sue uve. E’ uno spumante Dry dal profilo morbido e suadente, che conquista per il bouquet fruttato, le delicate note agrumate e il sorso ricco, cremoso ed equilibrato. E’ perfetto per accompagnare della pasticceria secca e delle semplici crostate di frutta. Lo spumante Dry Cartizze è prodotto dalla Cantina Nino Franco utilizzando uve Glera in purezza, che provengono dalle vigne coltivate in località Cartizze. L’altitudine, l’esposizione soleggiata, sempre ventilata e i terreni calcarei d’antica origine marina ricchi di fossili, hanno contribuito da sempre a creare il mito di Cartizze: la zona in assoluto più famosa dell’area classica di produzione del Prosecco. Le uve sono pigiate in modo molto soffice e il mosto fiore viene trasferito in vasche d’acciaio per la classica vinificazione in bianco dei vini base. La presa di spuma e la seconda fermentazione avvengono in autoclave con il Metodo Martinotti o Charmat, che permette di preservare tutti gli aromi varietali dell’uva e la sua fresca fragranza fruttata. Il Cartizze Dry rappresenta una delle etichette di maggior prestigio della Cantina Nino Franco. Raffinata espressione delle migliori qualità del territorio, è lo Spumante della tradizione, intenso, ricco e avvolgente. Nel calice si presenta di un color giallo paglierino brillante, con spuma sottile e persistente. Il bouquet è morbido e sensuale, con profumi delicatamente floreali, aromi d’agrumi, frutta bianca e albicocca. Il sorso è setoso, ricco e ampio, con un perfetto equilibrio tra la morbidezza succosa del frutto maturo e la freschezza. Il finale chiude su note piacevolmente sapide.  

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Xose Lois Sebio Hush 2018
Xose Lois Sebio Hush 2018

“Hush” è una etichetta emblematica del vignaiolo galiziano Xose Lois Sebio: il nome è indicazione evidente del silenzio in cui il progetto vitivinicolo è stato condotto. Impossibile non richiamare alla memoria il titolo simbolo dei Deep Purple, la band che ha scritto pagine fondamentali nella storia dell’origine del rock, passione latente di Xose Lois. Xose Lois Sebio realizza “Hush” vinificando un assemblaggio di varietà assolutamente locali e quasi perdute, provenienti da vecchie vigne che datano fra i 70 e i 90 anni e messe a dimora con una densità molto fitta per realizzare un sesto d’impianto della misura di 1,25 per 1,25 metri. Ferrol e Sousón sono due tra una moltitudine di altre bacche nere sconosciute e allevate sopra terreni argillosi che rivestono rocce composte di scisto. Nell’areale di Gomariz, il villaggio nella provincia galiziana di Ourense, le terrazze vitate si elevano a quote comprese fra i 180 e i 350 metri sul livello del mare e guardano verso est la valle del rio Avia. Tutte le operazioni in campo si svolgono a mano e la vendemmia a ottobre inoltrato porta a rese estremamente limitate: le uve sono raccolte con attenta selezione e vinificate in tini aperti di acciaio. La fermentazione alcolica è opera dei soli lieviti indigeni e la contemporanea macerazione sulle bucce avviene a cappello sommerso, schiacciando le vinacce tramite il caratteristico disco di legno chiamato “bazuqueo”. Dopo una delicata pressatura manuale e l’avvio della fermentazione malo-lattica, si procede al travaso in botti di legno da 500 litri che hanno ospitato precedentemente un vino bianco, dove se ne conclude lo svolgimento e si protrae un affinamento lungo 14 mesi. “Hush” della bodega Viños de Encostas de XL Sebio si offre allo sguardo tinto di un rosso violaceo ad alta densità cromatica. Niente meno che caleidoscopico, il naso offre profondi sentori floreali, tutti variegati sulle sfumature scure e penetranti di violetta e lillà, avvolti da una speziatura di pepe nero e una cornice di fruttato maturo in cui emergono poderose sfumature minerali che rimandano al gesso e all’ardesia. La frutta scura ritorno all’assaggio, in un sorso che si rivela ampio ed equilibrato, goloso e centrato su tonica freschezza e sottile note saline, composto da una elegante trama tannica. Il finale è lunghissimo, aromatico e di estrema finezza.  

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Laimburg Lagrein Riserva 'Barbagol' 2020
Laimburg Lagrein Riserva 'Barbagol' 2020

Il Lagrein Riserva “Barbagol” della cantina del Centro di Sperimentazione Laimburg, è un rosso intenso ricco e strutturato, che rispecchia perfettamente le caratteristiche di questa antica varietà autoctona altoatesina, connotata da aromi di piccoli frutti di bosco a bacca scura e piacevoli cenni speziati. È un’etichetta che fa parte della collezione Selezione Maniero, che raccoglie le versioni di maggior prestigio della cantina. Grazie a un ampio parco vigne, distribuito su ben 12 tenute, Laimburg può coltivare ogni uva nella zona più adatta ed esaltarne le qualità. Il “Barbagol” è un Lagrein Riserva che nasce all’interno del Centro di Sperimentazione Laimburg, una delle più importanti realtà dell’Alto Adige, specializzata nella sperimentazione e nella produzione di vini dal carattere tipicamente territoriale, che mettono in risalto le migliori caratteristiche dei vitigni storicamente coltivati in regione. Le uve di Lagrein provengono da vigneti allevati in parte a pergola e in parte a spalliera sui rilievi collinari situati nei pressi di Bolzano e di Gries, a un’altitudine di circa 250 metri sul livello del mare. Le viti affondano le radici in suoli di matrice argillosa con abbondante presenza di sabbia, piuttosto sciolti e molto drenanti. Al termine della vendemmia, i migliori grappoli sono avviati alla fermentazione in serbatoi d’acciaio inox a temperatura controllata, con macerazione sulle bucce di qualche settimana. Il vino matura per 20 mesi in botte di rovere e si affina qualche mese in bottiglia prima della messa in commercio. Il vino Lagrein Riserva “Barbagol” Laimburg è il rosso più tipico dell’Alto Adige dotato di grande personalità e carattere. Per le sue peculiarità, trova i migliori abbinamenti con piatti importanti e saporiti, in particolare con della selvaggina in umido. Di colore rosso rubino scuro, con leggeri riflessi violacei, esprime intensi aromi di piccoli frutti a bacca scura che ricordano la mora selvatica, il ribes nero, oltre alla prugna a polpa rossa, alle note di vaniglia e di spezie dolci. Intenso e strutturato, al palato ha una trama tannica fitta, avvolta da un frutto morbido e ricco, che anticipa un finale fresco e molto persistente.

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Famille Delouvin Champagne Brut Nature 'Fauve'
Famille Delouvin Champagne Brut Nature 'Fauve'

La realtà champenoise Famille Delouvin presenta lo Champagne Brut Nature ‘Fauve’, una bollicina dall’indole vibrante e minerale in grado di riflettere le caratteristiche uniche del territorio. La famiglia Delouvin opera nella Vallée de la Marne con lo status di Récoltant Manipulant, lavorando quindi esclusivamente uve di proprietà, da loro stessi coltivate all’interno dei poco più di 7 ettari di vigneti di proprietà, distribuiti su ben 36 diverse parcelle. Famille Delouvin Champagne Brut Nature ‘Fauve’ consta di un assemblaggio di due dei tre tradizionali vitigni champenoise, vale a dire Chardonnay (75%) e Pinot Meunier (25%). Le viti sono situate all’interno del villaggio di Vandières, nell’areale della Vallée de la Marne, su terreni costituiti da gesso affiorante con esposizione a sud. A seguito della vendemmia i grappoli vengono trasferiti in cantina e vinificati in bianco tramite pressatura soffice e fermentazione alcolica in vasche di acciaio inox termoregolate, medesimi vasi vinari dove il liquido resta a maturare per 6 mesi. A questo punto, senza svolgimento della fermentazione malolattica, si procede con la presa di spuma secondo il Metodo Champenoise, associata a oltre 66 mesi di riposo sui lieviti. Lo spumante è infine sottoposto a degorgement e non-dosaggio, con il rabbocco effettuato impiegando lo stesso vino. Il colore dello Champagne ‘Fauve’ Brut Nature di Famille Delouvin è giallo dorato dai riflessi brillanti con perlage raffinato. Al naso si percepiscono intriganti suggestioni di agrumi e mela verde che si accompagnano a freschi cenni erbacei e sensazioni fragranti di pan brioche. Taglienti la freschezza e la vena minerale al palato, dove le note dell’olfatto si ripresentano andando a descrivere una lunga persistenza, ancor più valorizzata dall’incisivo timbro sapido.

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Gabriele Cordero Nebbiolo 'Fuschia' 2021
Gabriele Cordero Nebbiolo 'Fuschia' 2021

Il Langhe Nebbiolo ‘Fuschia’ di Gabriele e Serena Cordero rappresenta un’espressione profumata e accessibile che riflette le qualità più immediate del Nebbiolo. Gabriele e Serena sono due giovani fratelli produttori che hanno seguito le orme del padre Gianfranco Cordero, importante consulente enologico piemontese. I tre hanno avviato il proprio progetto personale nel 2016 a Priocca, nella zona del Roero, sotto il nome di Gabriele Cordero. Mentre Serena si occupa delle vinificazioni, il fratello minore Gabriele si dedica ai vigneti con grande passione. Il risultato sono vini autentici e tipici che colpiscono per la loro sublime piacevolezza. Gabriele e Serena Cordero Langhe Nebbiolo ‘Fuschia’ ha origine da sole uve Nebbiolo provenienti da vigne giovani piantate su suoli prevalentemente sabbiosi con esposizione sud-ovest. In cantina, le uve vengono ammostate in vasche di acciaio inox per la fermentazione alcolica a contatto con le bucce, con controllo della temperatura. Terminato il processo fermentativo la massa matura per qualche mese sempre in acciaio ed è infine imbottigliata e lasciata riposare per un ulteriore breve periodo prima dell’uscita sul mercato. All’esame visivo il Langhe Nebbiolo ‘Fuschia’ di Gabriele e Serena Cordero si presenta con una tonalità rosso rubino dai riflessi brillanti. Gamma olfattiva croccante e seducente nei suoi profumi di fragolina, ciliegia e petali di rosa che si fondono con sfumature balsamiche e di sottobosco. In bocca risulta morbido e strutturato, con tannini setosi e una brillante componente fresco-sapida che contribuisce alla dinamicità del sorso e accompagna durevoli sensazioni di frutti rossi. Un’etichetta che può essere goduta tanto in gioventù quanto dopo qualche anno di invecchiamento in cantina.

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Astoria Spumante Brut 'Yu Sushi'
Astoria Spumante Brut 'Yu Sushi'

Lo Spumante Extra Brut “Yu Sushi” viene pensato da Astoria per accompagnare una delle cucine che oramai spopolano di più sul territorio italiano, quella giapponese. Un’etichetta che dunque toglie dagli impicci quando si vuole trascorrere una serata in compagnia di amici all’insegna di nighiri, california roll, tempure, sushi e sashimi, garantendo un abbinamento perfetto. Una bottiglia che si presenta con i profumi delicati che al naso riportano a fiori e alla frutta, mentre in bocca si avverte un sapore fresco e secco, a dir poco sbarazzino e giovanile. Una bella novità, che testimonia l’attenzione di una cantina da sempre attenta alle esigenze di diverse tipologie di consumatori. L’Extra Brut “Yu Sushi” è uno Spumante che Astoria realizza partendo da un mix di uve a bacca bianca. I grappoli vengono selezionati con cura durante la fase di vendemmia, e sono immediatamente trasferiti nei locali adibiti alla vinificazione della cantina. Dopo una pressatura soffice degli acini, si effettua una decantazione statica del mosto. La prima fermentazione avviene a basse temperature in acciaio, seguita da una sosta sui lieviti di due mesi. Si procede poi con la presa di spuma, seguendo i principi del Metodo Martinotti. “Yu Sushi” firmato Astoria si presenta nel calice con un colore giallo paglierino leggero, attraversato da sottili bollicine che hanno una buona durata. Tenue l’insieme dei profumi che fasciano il naso, dove note floreali si alternano a tocchi più fruttati, freschi e piacevoli. All’assaggio è di corpo leggero, beverino e snello, caratterizzato da un sorso rinfrescante e secco, estremamente scorrevole. Una bottiglia che viene pensata specificamente dalla cantina Astoria per accompagnare sushi, sashimi e crudi di mare.

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Closerie des Alisiers - Stephane Brocard Macon-Villages Closerie des Alisiers 2022
Closerie des Alisiers - Stephane Brocard Macon-Villages Closerie des Alisiers 2022

Il Mâcon Villages Closerie des Alisiers è un bianco di Borgogna, che proviene dalla parte più a sud della famosa regione francese. È una versione piacevolmente immediata, che esprime in modo diretto le migliori peculiarità varietali dello Chardonnay. La scelta di vinificare in acciaio, senza utilizzo del legno, porta in primo piamo le caratteristiche floreali, agrumate e fruttate del vitigno, esaltandone soprattutto la freschezza e raffinatezza. Il Mâcon Villages fa parte di una selezione di vini scelti dal famoso enologo e produttore della Borgogna Stefhane Brocard, che ha deciso di portare sul mercato le migliori bottiglie di vigneron biologici borgognoni, utilizzando il marchio Closerie des Alisiers. È un progetto nato dal desiderio di evidenziare le caratteristiche dei singoli terroir e di dare valore al lavoro dei piccoli produttori, che operano rispettando l’ambiente e producendo vini che sono pura e fedele espressione del territorio. La denominazione Mâcon Village si trova nella parte sud della Borgogna. La zona collinare del Mâconnais si estende per circa 40 chilometri a fianco della Saône, con valli e rilievi orientati da nord, nord-est a sud, sud-ovest. I terreni di matrice calcarea con presenza di sabbie e argille, si sono rivelati perfetti per lo Chardonnay, che si esprime su ottimi livelli qualitativi. La fermentazione avviene in acciaio e il vino matura sempre in vasche d’acciaio sui lieviti per un periodo di 6-9 mesi. Il Mâcon Villages di Closerie des Alisiers è uno Chardonnay del carattere tipicamente varietale. È un’etichetta perfetta per conoscere le caratteristiche di questo grande bianco e del pregiato terroir del Mâconnais. Si presenta nel calice di colore giallo paglierino con lievi sfumature verdoline. Il profilo olfattivo è fine e delicato, con profumi di fiori bianchi, aromi di agrumi, note fruttate, sfumature di nocciole fresche. Il sorso è armonioso ed elegante, con un frutto maturo e un finale di grande freschezza, che chiude su sensazioni sapide.

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Farnese Cerasuolo d'Abruzzo 'Fantini' 2023
Farnese Cerasuolo d'Abruzzo 'Fantini' 2023

Il Cerasuolo d’Abruzzo “Fantini” prodotto da Farnese è l’espressione tipica di un Montepulciano rosato da bersi nei suoi anni giovanili: un’idea di vino semplice e immediata, da pasto quotidiano e aperitivo in compagnia, e comunque attenta alle specificità del territorio e del varietale che coinvolge. Giovane è anche il pubblico cui si rivolge, composto però di appassionati alla ricerca di un ottimo rapporto qualità-prezzo. Il Cerasuolo d’Abruzzo “Fantini” viene prodotto dall’azienda Farnese con uve Montepulciano in purezza, allevate nei vigneti situati a Ortona, nella provincia di Chieti. La vendemmia viene realizzata all’inizio del mese di ottobre e i grappoli che giungono in cantina passano attraverso una pigiadiraspatura soffice. Gli acini sono quindi posti in contenitori d’acciaio per una breve macerazione sulle bucce pre-fermentativa, della durata di circa 6 ore: è possibile in questo modo estrarre i polifenoli necessari al raggiungimento della sfumatura cromatica desiderata e gli aromi primari più intensi e piacevoli. Dopo l’eliminazione delle vinacce, la fermentazione alcolica si svolge in vasca d’acciaio per un periodo di circa 15 giorni a temperatura controllata. Il Cerasuolo d’Abruzzo “Fantini” della cantina Farnese si presenta allo sguardo con l’omonima sfumatura rosacea e alcuni vivaci riflessi più aranciati. I profumi sono schietti e confortevoli, tutti giocati, come lecito attendersi dall’aspetto del calice, su toni di freschezza fruttata: nettamente riconoscibile l’aromaticità della fragola, e poi la delicata pungenza del lampone e le sensazioni croccanti e acidule delle piccole bacche rosse, come il ribes. L’assaggio rivela un vino equilibrato, composto da una buona struttura complessiva in cui spicca una freschezza appagante. Ritornano al palato i sentori più dolci legati alla frutta e una sottile verve minerale che crea una discreta persistenza. Un rosato tipico, che può essere servito fresco come aperitivo da terrazza o accompagnare semplici preparazioni anche a base di carni bianche.

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Jean Max Beaujolais 'Saint-Vérand' 2021
Jean Max Beaujolais 'Saint-Vérand' 2021

Attraverso il suo carattere bilanciato e appetitoso, il Beaujolais ‘Saint-Vérand’ di Jean Max è capace di trasmettere alcuni dei tratti salienti dei Gamay del Beaujolais. Maxime Barrot, in alias Jean Max, è un vignaiolo emergente del Beaujolais che ha avuto modo di apprendere l’arte della vinificazione dapprima in Cile con Roberto Henriquez, a sua volta influenzato da Antoine Luyt, il quale fu allievo del celebre Marcel Lapierre, e quindi nel Mâconnais con i fratelli Bret di Domaine de la Soufrandière. Con la vendemmia 2021 Jean ha avviato un progetto di collaborazione con diversi Domaine del territorio del Beaujolais che condividono la sua visione sostenibile e artigianale, fondata sul rispetto della natura e dell’espressione più vera del terroir. In particolare, questo vino è frutto della collaborazione tra Jean e Stéphane Dumas di Domaine de l’Anthocyane, tenuta biologica dell’estremità meridionale del Beaujolais. Jean Max Beaujolais ‘Saint-Vérand’ è un Gamay in purezza da viti coltivate in accordo ai principi dell’agricoltura biologica e della biodinamica all’interno del comune di Saint-Vérand, da cui il nome del vino. Qui i ceppi, aventi circa 50 anni di età, sono radicati su suoli ricchi di granito rosa. Dopo la vendemmia manuale i grappoli vengono vinificati interi tramite fermentazione alcolica spontanea e macerazione carbonica, con il conseguente periodo di maturazione che si protrae per alcuni mesi in botti di legno. Lungo tutto il processo di produzione è poi esclusa l’aggiunta di solfiti. ‘Saint-Vérand’ Beaujolais Jean Max è di colore rosso rubino dalle sfumature granato. Il bagaglio olfattivo porta con sé note di ciliegia e frutti di bosco che si accompagnano a delicate percezioni floreali tra cui spicca la violetta. Sorso pieno e intensamente fruttato, molto equilibrato, dai tannini ben presenti che guidano il finale fresco e lungo.

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Heymann - Lowenstein Riesling Mosel 'Rottgen Grosse Lage' 2020
Heymann - Lowenstein Riesling Mosel 'Rottgen Grosse Lage' 2020

Il Riesling Mosel “Rottgen Grosse Lage” Heymann-Lowenstein è un Riesling secco, particolarmente intenso e profondo. Le uve provengono da vecchie vigne della tenuta, coltivate su terrazzamenti che s’inerpicano sulle ripide rive della Mosella.  Il vino è un vero concentrato di un terroir eccezionale. Alle note aromatiche tipiche del nobile vitigno del nord, si sommano le sfumature minerali dei suoli d’ardesia, che con il passare degli anni prendono il sopravvento, facendo virare il bouquet verso raffinate note minerali di resine e idrocarburo. Il bianco “Rottgen Grosse Lage” Riesling di Heymann-Lowenstein è un vino d’eccellenza, figlio di vigne di grande pregio, sia per la loro fortunata collocazione geografica, che per l’età di oltre 55 anni. Lo stile della cantina è sempre stato fedele alla produzione di vini dal profilo tagliente e teso, senza concessioni a facili morbidezze zuccherine. Grazie a questa scelta di portare tutte le fermentazioni a secco, il vino riesce a esprimere in modo compiuto e diretto quelle note sapide e minerali dei terroir, caratterizzato dalla presenza di rocce d’ardesia. La fermentazione si svolge in serbatoi d’acciaio con solo utilizzo di lieviti indigeni. Il vino matura in grandi botti di rovere tedesco per 10 mesi prima d’essere imbottigliato. Il vino “Rottgen Grosse Lage” della cantina tedesca Heymann-Lowenstein è un’etichetta di fascia alta, che ben rappresenta la grande tradizione del Riesling della Mosella. Ha un colore giallo dorato brillante con riflessi intensi. Il bouquet esprime note di agrumi, aromi di frutta matura, cenni di frutta tropicale, sentori di erbe aromatiche, sfumature di pasticceria e ricordi iodati. Il sorso è teso, con un centro bocca dal frutto succoso, lungo e complesso. Il finale è di freschezza cristallina, con una chiusura sapida e minerale.

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Cantine Ceci Lambrusco Spumante 'Bruno' Ceci
Cantine Ceci Lambrusco Spumante 'Bruno' Ceci

Il “Bruno” Ceci è un Lambrusco Spumante che nasce dalla voglia di celebrare un traguardo importante, ovvero gli 80 anni di produzione della cantina. Ceci, punto di riferimento oramai indiscusso per la produzione di Lambrusco di qualità, parte, per realizzare questa bottiglia, dal ritrovamento di un quaderno in cui Bruno appuntava le diverse tipologie di fermentazioni e vinificazioni per creare il vino che produceva negli anni ’60. Da questa scoperta nasce la voglia di riproporre quel Lambrusco oggi, con una veste nuova ma al contempo fedele all’originale. A dir poco scorrevole al palato, rischia di finire troppo in fretta. Lo Spumante Lambrusco “Bruno” Ceci ha origine da uve che, durante tutto l’arco dell’iter produttivo, dalla vigna sino all’imbottigliamento, vengono lavorate con particolari cure e attenzioni. Dopo la vendemmia, le uve di Lambrusco vengono portate immediatamente nei locali adibiti alla vinificazione, dove sono diraspate selezionando solo gli acini migliori. A seguito della fase di pressatura, il mosto fermenta in autoclave, seguendo i principi produttivi del Metodo Martinotti. Lo Spumante rimane in autoclave sino al momento dell’imbottigliamento. Il Lambrusco Spumante “Bruno” firmato dalla cantina Ceci si muove nel calice con un bel colore rosso porpora, arricchito da una luce particolarmente luminosa. Le bolle abbondano nel bicchiere, e si caratterizzano per una grana fine e una buona durata. Al naso si avverte un leggero sentore fruttato, da cui emerge un richiamo particolare ai piccoli frutti di bosco e sul finale un accenno al fiore della viola. In bocca è di corpo leggero, snello e beverino, con un sorso franco dall’anima asciutta e conviviale. Il “Bruno” Ceci presenta l’essenza del Lambrusco tradizionale rivisitato in occasione dell’ottantesimo compleanno della cantina.

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Villa Schinosa Moscato di Trani 2020 50cl
Villa Schinosa Moscato di Trani 2020 50cl

Il vino passito Moscato di Trani è una bella immagine di uno dei vitigni portabandiera di tutta la viticoltura pugliese. Il naso pullula di note primarie e aromi più agrumati, mentre al palato si espande un sorso pieno, in cui la componente dolce viene sapientemente gestita da Villa Schinosa, molto abile nel far appassire le uve direttamente in vigna sino al momento più giusto per garantire la corretta quantità di zucchero in ogni acino. Un’etichetta che si abbina bene sia con i formaggi stagionati ed erborinati sia con i dolci di fine cena o con la pasticceria secca. Il Moscato di Trani ha origine dalle uve di Moscato coltivate con il sistema della spalliera all’interno della Contrada Schinosa, a circa 70 metri sul livello del mare. Questo varietale è l’uva autoctona per eccellenza del terroir che circonda Trani e affonda le proprie radici in un sottosuolo composto prevalentemente da calcare e tufo. Le uve vengono lasciate appassire direttamente sulla pianta per circa un mese, fino alla metà di Ottobre. Dopo una macerazione a freddo di 24 ore il mosto fermenta a una temperatura controllata di circa 16 gradi, svolgendo in seguito anche la malolattica. La maturazione si svolge in acciaio inox per alcuni mesi, e dopo l’imbottigliamento effettuato da Villa Schinosa prosegue per altri 12 mesi direttamente in vetro. Questo Moscato di Trani realizzato dalla cantina Villa Schinosa si palesa nel bicchiere con un colore luminoso e splendente, che richiama la tonalità dell’oro. Il naso è avvolto da una trama di profumi e sensazioni vivaci, in cui agrumi e frutta a guscio si alternano a sensazioni più mielose e floreali. All’assaggio è di buon corpo, ricco e spesso al palato grazie a un sorso fermo, che scorre con un gusto piacevolmente dolce. Chiude con un finale caratterizzato da un retrogusto di mandorla. Un passito che racconta una delle tipologie più interessanti all’interno del terroir pugliese, perfetto da presentare come regalo quando siete invitati a cena. 

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Torre dei Beati Trebbiano d'Abruzzo 'Bianchi Grilli per la Testa' 2022
Torre dei Beati Trebbiano d'Abruzzo 'Bianchi Grilli per la Testa' 2022

Il "Bianchi Grilli per la Testa" è un Trebbiano che si distingue per finezza e sapidità, splendido alleato della tavola quotidiana. La cantina Torre dei Beati nasce da una storia d'amore, tra persone e per la terra. Sono infatti Adriana e Fausto, compagni nella vita di tutti i giorni, a dar vita al loro progetto in quel di Loreto Aprutino, celebre comune in provincia di Pescara. Le idee sono da subito chiare, ovvero proporre vini sani, che rispecchino il territorio senza filtri e artifici, e privilegiando i vitigni autoctoni. Pecorino, Trebbiano e Montepulciano dunque, veri principi locali, con interpretazioni soprattutto per ciò che concerne i vini bianchi, che privilegiano freschezza e beva spensierata. Bottiglie che mettono di buon umore! Il vino Trebbiano Bianchi Grilli è ottenuto a partire da uve in purezza dell'omonimo vitigno, provenienti da una vigna molto giovane di circa un ettaro che poggia su terreno argilloso-calcareo. L'approccio è quanto più rispettoso possibile nei confronti di uva e natura, pertanto non viene contemplato l'uso di alcun prodotto chimico o di sintesi. Dopo una cernita minuziosa dei migliori grappoli, quest'ultimi vengono portati in cantina dove avverrà la diraspapigiatura e l'avvio della fermentazione che avviene spontaneamente in acciaio. Il liquido affina per 9 mesi in acciaio sulle fecce fini e per ulteriori 10 mesi in bottiglia. Il Trebbiano Bianchi Grilli per la Testa ha colore paglierino di media intensità. Naso di grande freschezza e coesione, che squaderna in successione mazzi di fiori bianchi, richiami balsamici alla menta e all'anice, senza rinunciare ad una componente fruttata che riporta alla croccantezza della mela golden. All'assaggio il liquido conferma quanto preannunciato, scorrendo sul palato in virtù di una freschezza netta e perfettamente calibrata. La lunga scia sapida che lascia in eredità lo rende un vino quotidiano irresistibile, da provare su preparazioni delicate come caprini freschi, o pesci bianchi quali orate e branzini.

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Villa Papiano Sangiovese Riserva 'Probi' 2019
Villa Papiano Sangiovese Riserva 'Probi' 2019

Il Sangiovese Riserva “Probi di Papiano” della cantina Villa Papiano è un vino intenso e complesso. Si tratta di una versione di Sangiovese di Romagna particolarmente elegante e armoniosa, che esprime la particolare personalità espressiva, che questo straordinario vitigno a bacca rossa assume in terra di Romagna. Il suo carattere fruttato e morbido, vien ancor più accentuato da un lungo affinamento in acciaio e legno, che leviga i tannini rendendo in sorso particolarmente equilibrato. Le note di frutta rossa e di delicate spezie, sono impreziosite da sottili evoluzioni terziare, che rendono il sorso piacevolmente sfaccettato ed espressivo. Il vino Sangiovese Riserva “Probi” è un rosso che vede la luce in un territorio dominato dalla presenza una natura selvaggia e ricca di biodiversità. La cantina Villa Papiano si trova nella zona appenninica, non lontano dallo splendido territorio del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi. Si tratta di un territorio in cui le vigne sono circondate da boschi e sono coltivate su terreni poveri e rocciosi, che costringono naturalmente la vite a podure pochi grappoli di alta qualità. I vigneti si estendono per una decina di ettari e sono gestiti secondo i principi dell’agricoltura biologica, nel massimo rispetto dell’ambiente. Anche in cantina si segue un approccio artigianale, con l’intento di realizzare vini schietti e diretti, che parlino soprattutto del magnifico territorio di produzione. Il Riserva “Probi” prodotto dalla cantina Villa Papiano è una versione atipica di Sangiovese di Romagna, che nasce in una zona collinare Preappenninica sul confine tra Romagna e Toscana a oltre 500 metri d’altitudine, su terreni composti da arenarie e argille. Le uve provengono da viti coltivate ad alberello e sono vinificate con fermentazione spontanea e lieviti indigeni. Il vino matura per 6 mesi in vasche d’acciaio, per 12 mesi in botte grande e completa l‘affinamento con 12 mesi in bottiglia. Nel calice si presenta di colore rosso rubino brillante con leggeri riflessi granato. I profumi ricordano intensi aromi di ciliegia, amarena, piccoli frutti a bacca rossa, cenni speziati, sfumature floreali e ricordi di legni nobili. Il sorso è armonioso e appagante, di buona complessità aromatica e tannini sottili. Il finale è lungo e persistente.

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Cesari Amarone della Valpolicella Classico 2018
Cesari Amarone della Valpolicella Classico 2018

L’Amarone della Valpolicella Classico Cesari è un vino rosso capace di rispecchiare la caratteristica ampiezza, struttura e morbidezza di questa celebre denominazione veneta. Si dice che la nascita dell’Amarone avvenne per caso nella prima metà del XX secolo, quando una botte di Recioto della cantina sociale di Negrar fu dimenticata in cantina e riprese a fermentare esaurendo tutti gli zuccheri residui e divenendo quindi secca. Il cantiniere Adelino Lucchese ritrovò la botte e dopo averla assaggiata esclamò: “questo vino non è amaro, è amaron!”, coniando così il nome di uno dei vini rossi più importanti di tutta Italia. Cesari Amarone della Valpolicella Classico deriva da un blend di uve Corvina Veronese (75%) e Rondinella (20%), con una piccola aggiunta del 5% di Negrara e Rossignola. Le piante sono coltivate su terreni di origine morenico-alluvionale all’interno dei comuni di Negrar, Marano di Valpolicella, Sant’Ambrogio di Valpolicella, Fumane e San Pietro in Cariano, nella zona classica della Valpolicella. I grappoli vengono posti in appassimento in fruttaio fino a dicembre, mese in cui si procede alla pigiatura e fermentazione alcolica del mosto a contatto con le bucce. Successivamente, il vino è posto a invecchiare per 12 mesi in parte in botti grandi di rovere di Slavonia e in parte in barrique e tonneau di rovere francese. Dopo un ulteriore riposo in bottiglia l’Amarone è infine pronto per essere commercializzato. L’Amarone della Valpolicella Classico di Cesari è di colore rosso rubino dai bagliori purpurei. Al naso si avvertono intensi sentori di prugna secca, ciliegia e frutta in confettura, uniti a sentori di tabacco, cenni tostati e richiami di spezie come il chiodo di garofano e il pepe nero. Pieno, avvolgente e caldo il gusto, comunque equilibrato grazie alla viva freschezza e il tannino ben integrato.

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Poderi Cellario Bianco 'É Bianco' 100cl
Poderi Cellario Bianco 'É Bianco' 100cl

“È Bianco” figura tra le etichette di Poderi Cellario all’interno della gamma dedicata ai “vini del popolo”: imbottigliamento in vetro trasparente dalla capacità di un litro e chiusura con tappo a corona, vuole rappresentare la quintessenza della semplicità e un richiamo diretto alla tradizione del vino come accompagnamento della vita quotidiana. Un bianco immediato e naturalmente da bere, vera espressione della condivisione. “È Bianco” è una creazione di Poderi Cellario, cantina con radici profondamente piemontesi e con sede in quel di Carrù, nel profondo del territorio della Langa cuneese. Le uve a bacca bianca sono allevate seguendo i principi della agricoltura biodinamica, con utilizzo di cornosilice e cornoletame, su terreni caratterizzati essenzialmente da argilla, con una componente ferrosa molto importante. Lo spesso strato di sabbia sottostante costringe le vite a spingere le radici molto in profondità, fattore capace di apportare una caratteristica mineralità ai vini, mentre l’altitudine posta a circa 400 metri sul livello del mare è garanzia di spiccata freschezza. La vendemmia è eseguita manualmente, così come la diraspatura dei grappoli. In cantina si procede ad una pressatura diretta dell’uvaggio, che rappresenta l’unico momento di contatto del mosto con le bucce, mentre la fermentazione alcolica è spontanea e condotta dai soli lieviti indigeni, in serbatoi d’acciaio. L’imbottigliamento avviene senza filtrazioni né aggiunte di anidride solforosa: una minima rifermentazione in bottiglia apporta una lievissima frizzantezza al prodotto finito. “È Bianco” di Poderi Cellario si presenta già dalla bottiglia con un colore giallo paglierino caldo, vagamente velato. Al naso si mostra particolarmente aromatico, con sentori spiccati di fiori bianchi e sensazioni vegetali di erbe selvatiche, in una cornice delicata e al tempo stesso vivace. L’assaggio dimostra l’obiettivo raggiunto da Fausto Cellario: un sorso schietto e semplice, ravvivato da una tenue frizzantezza, tutto giocato sulle note freschissime e i richiami delicatamente citrini. Un bianco fatto per essere aperto e bevuto in compagnia, che ci sia una tavola imbandita o semplicemente delle persone con cui chiacchierare.

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Jean Vesselle Champagne Brut Grand Cru 'Prestige'
Jean Vesselle Champagne Brut Grand Cru 'Prestige'

Lo Champagne Brut Grand Cru “Prestige” di Jean Vesselle è un’etichetta di grande pregio che esprime le straordinarie caratteristiche del village di Bouzy, famoso per essere una delle zone in cui si producono alcuni tra i migliori Pinot Noir della regione. È una bottiglia elegante e aromaticamente ricca, realizzata con una classica cuvée di Pinot Noir e un piccolo saldo di Chardonnay. I tre anni di affinamento sui lieviti regalano un bouquet affascinante per sfaccettature e profondità espressiva, con aromi fruttati accompagnati da raffinate evoluzioni terziare, che rendono il sorso complesso e persistente. Il Grand Cru “Prestige” è uno Champagne Brut dedicato ai grandi amanti del Pinot Noir. La Maison familiare Jean Vesselle si trova a Bouzy, vera culla di questo vitigno a bacca rossa. La presenza di un grande Pinot Noir dona agli Champagne una personalità e un’identità molto spiccata, capace di coniugare intensità e complessità con grande finezza espressiva. Si tratta di una piccola produzione di bottiglie di alta qualità, destinata ai palati in cerca di un gusto autentico del terroir. I 15 ettari di vigna sono piantati per la maggioranza a Pinot Noir con una piccola percentuale di Chardonnay. Vesselle produce Champagne dal gusto tipicamente territoriale, fedeli alle caratteristiche di eleganza, ricchezza e complessità del famoso Cru. Il “Prestige” Champagne Vesselle nasce dalle vigne di Pinot Noir e Chardonnay coltivare sui terreni calcarei-argillosi del celebre Grand Cru di Bouzy, che si trova a sud-est dell’area della Montagne de Reims. Al termine della vendemmia, si procede alla vinificazione separata delle singole parcelle per ottenere i vini base. La seconda fermentazione si svolge in bottiglia secondo il metodo Champenoise, con una sosta sur lattes di almeno 36 mesi. Nel calice si presenta di colore giallo dorato con riflessi brillanti e caratterizzato da una bollicina molto fine e sottile. Al naso presenta un ricco profilo aromatico che regala note fruttate, sentori di crosta di pane, cenni tostati e sfumature ombrose di sottobosco. Al palato ammalia per la sua buona struttura, ricca e profonda, con un sorso avvolgente e cremoso, dal finale fresco, lungo e persistente.

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Benriach Whisky Single Malt 10 Anni
Benriach Whisky Single Malt 10 Anni

Il Whisky Single Malt Benriach invecchiato 10 Anni è una delle bottiglie più conosciute del famoso marchio scozzese. Si tratta di un whisky realizzato secondo i modelli classici della regione dello Speyside. Morbido, ricco, fruttato e suadente, conquista per la sua dolcezza fruttata e maltata, impreziosita da sfumature più complesse, derivanti dalle sfaccettature aromatiche di una selezione di legni nobili, realizzata con grande cura e attenzione. Le sue caratteristiche gustative, lo rendono molto piacevole da degustare liscio o con del ghiaccio, ma anche da utilizzare per realizzare eleganti cocktail. Il Single Malt invecchiato 10 Anni è un Whisky di un marchio storico: La Benriach Distillery è dal 1898 che produce whisky di straordinario livello è la sua sede si trova nel luogo in cui sorgeva l’antica fattoria Riach. La sua privilegiata posizione, nel nord della regione dello Speyside, le consente di poter contare su un’acqua leggera e purissima, che proviene da una profonda sorgente che si trova nei pressi della distilleria. Il malto utilizzato è di primissima qualità e tutto il processo di distillazione si svolge sotto la supervisione del Master Blender Rachel Barrie, che segue con minuziosa precisione i protocolli più antichi, ispirati a lavorazioni ancora artigianali. Al termine della fase della distillazione, il whisky, fresco e fragrante, profumato e fruttato, comincia il suo percorso d’invecchiamento, che dura ben 10 anni. La distilleria utilizza tre diversi tipi di legni, che contribuiscono, ciascuno con le sue particolari caratteristiche ad arricchire e rendere più complesso lo spetto aromatico del distillato: botti di Bourbon, botti precedentemente utilizzate per i vini liquorosi di Jerez e botti di rovere vergine. Il Whisky Single Malt invecchiato 10 Anni è l’etichetta perfetta per avvicinarsi al mondo della distilleria Benriach e al suo stile inconfondibile, ispirato alle migliori tradizioni locali. Si presenta con una bellissima veste luminosa di color oro antico brillante. Seduce all’olfatto con un bouquet connotato da aromi ampi e ricchi che ricordano la frutta gialla matura, le morbidezza maltate, la dolcezza del miele d’acacia, la piccola pasticceria, i cenni di scorza d’arancia, le note di vaniglia, dolci spezie orientali, di mandorla, frutta secca, cacao amaro, di legni nobili e una leggera sfumatura tostata. L’ingresso al palato è caratterizzato da una suadente e avvolgente morbidezza, che si traduce in un sorso armonioso dagli aromi ricchi, dolci e intensi, che accompagnano verso un finale appagante e persistente.

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Tormaresca - Antinori Rosato 'Calafuria' Magnum Tormaresca-Antinori 2023 (confezione)
Tormaresca - Antinori Rosato 'Calafuria' Magnum Tormaresca-Antinori 2023 (confezione)

Il Rosato “Calafuria”, prodotto nella Tenuta Tormaresca della famiglia Antinori, è una perfetta espressione della grande tradizione dei rosati Pugliesi. La regione è da sempre vocata per questa raffinata tipologia di vini, grazie alla presenza del vitigno autoctono Negroamaro, particolarmente adatto a questa vinificazione.  Il nome deriva da quello di una baia presente lungo la costa adriatica del Salento e simboleggia, non solo la zona d’origine del vino, ma anche la sua vocazione marina, che si esprime con un profilo fresco, sapido e mediterraneo, che lo rende ideale per abbinamenti con antipasti di mare in particolare con scampi o gamberi. “Calafuria” è un Rosato nato dal desiderio di Antinori di ampliare l’orizzonte delle sue proprietà fuori dalle terre della Toscana. La Tenuta pugliese Tormaresca comprende due poderi, Bocca di Lupo nella zona di Castel del Monte e Masseria Maime nell’Alto Salento. Masseria Maime copre una superficie di 500 ettari, di cui circa 350 destinati alla viticoltura. Le vigne si trovano tra oliveti, pinete e ampie aree di macchia mediterranea. I terreni, che poggiano su un substrato roccioso di natura calcarea e il clima mite e molto ventilato, sono da sempre ideali per la coltivazione della vite. Il vino nasce da vigneti di Negroamaro coltivati in prossimità del litorale adriatico, nel primo entroterra costiero. Al termine della vendemmia, i grappoli migliori sono scelti a mano e dopo la diraspatura, si procede alla pressatura soffice con un brevissimo contatto con le bucce. Dopo una decantazione statica, il mosto fiore viene vinificato in bianco in serbatoi d’acciaio inox a temperatura controllata di 16 °C con lieviti selezionati. Il vino matura per alcuni mesi in vasche d’acciaio e completa il suo affinamento con 4 mesi in bottiglia prima della commercializzazione. Rosato “Calafuria” della Tenuta Tormaresca di Antinori è un  vino armonioso e raffinato, che mette in luce le migliori qualità del Negroamaro, unite a una connotazione tipicamente territoriale, che si esprime nel respiro marino che avvolge gli aromi fruttati. Alla vista si presenta con un bellissimo colore rosa tenue dai riflessi luminosi. Il profilo olfattivo è fine ed elegante, con fragranze di agrumi, pompelmo rosa, aromi di ribes rosso, lampone, melagrana, delicate sfumature floreali, cenni di erbe aromatiche tipiche della macchia mediterranea e sensazioni iodate. L’ingresso al palato è morbido, grazie a un frutto maturo e appagante, che trova un perfetto equilibrio gustativo in un finale fresco e piacevolmente sapido. Un grande formato, perfetto per allietare le tue serate estive.

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Hoerter Michel Champagne Brut 'Les 3 Muses' Magnum Michel Hoerter
Hoerter Michel Champagne Brut 'Les 3 Muses' Magnum Michel Hoerter

Lo Champagne Magnum Brut “Les 3 Muses” della Maison Michel Hoerter è una cuvée realizzata con le tre uve principali della Champagne. La percentuale maggioritaria di Pinot Noir contribuisce a conferire una struttura importante, il Pinot Meunier regala un frutto maturo e ricco, lo Chardonnay completa l’assemblaggio con la sua caratteristica finezza ed eleganza. Il perfetto equilibrio tra le tre uve e un lungo affinamento sui lieviti donano al vino un profilo intenso e complesso, con aromi ampi e cremosi, che spaziano dai ricordi floreali alla frutta, alle note più evolute di crosta di pane e pasticceria. Il Magnum Brut “Les 3 Muses” è uno Champagne prodotto ancora con spirito e cura artigianale da una maison che ha conservato gelosamente l’originario carattere familiare. Da 4 generazioni la famiglia Hoerter si dedica alla viticoltura in Champagne. La tenuta si trova nel cuore della Vallée de la Marne occidentale, a Essômes-sur-Marne, e si estende complessivamente su 9 ettari. Le parcelle si trovano nella zona collinare più alta, caratterizzata da terreni calcareo-argillosi con presenza di limo o nella parte più bassa, dove predominano suoli di argille, limo e sabbie. Come tradizione del territorio, la maggior parte delle vigne sono coltivate con Pinot Meunier e le restanti con Pinot Noir e Chardonnay. Gli Champagne sono uno specchio fedele del terroir e delle più antiche consuetudini artigianali di una maison di Recoltant Manipulant, lontani da una visione industriale e da un gusto standardizzato su modelli internazionali. Lo Champagne Brut Magnum “Les 3 Muses” di Michel Hoerter nasce da uve che provengono da vigne che hanno un’età media di circa 40 anni. Al termine della vendemmia, si procede alla vinificazione separata di ogni varietà con fermentazione in serbatoi d’acciaio. I vins clairs svolgono la malolattica e, dopo alcuni mesi di affinamento, si procede all’assemblaggio finale. La seconda fermentazione si svolge in bottiglia secondo il metodo Champenoise, con una sosta sui lieviti per almeno 42 mesi. Nel calice si presenta con un colore oro antico brillante, attraversato da un perlage sottile e persistente. All’olfatto esprime aromi di frutta gialla matura, pesca, sfumature floreali e sensazioni morbide di crema pasticcera e miele d’agrumi. Il sorso è ricco e fruttato, con una bocca armoniosa, che s’allunga verso un finale fresco ed elegante. Fresco ed elegante è uno Champagne ideale per un aperitivo o da degustare con degli antipasti di mare. Un Magnum di grande carattere!

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Donnafugata Etna Rosso 'Fragore Contrada Montelaguardia' 2020
Donnafugata Etna Rosso 'Fragore Contrada Montelaguardia' 2020

L’Etna Rosso “Fragore - Contrada Montelaguardia” è una delle etichette più prestigiose della Collezione Vini Icona della cantina siciliana Donnafugata. Nasce nell’omonimo cru del versante nord del vulcano ed è realizzato con le uve di Nerello Mascalese in purezza, il vitigno a bacca rossa da sempre coltivato sulle pendici del Mongibello. Il clima unico dell’Etna e i terreni di matrice vulcanica, conferiscono al vino un profilo particolarmente elegante e raffinato. Il lungo affinamento in legno ne aumenta la complessità aromatica regalando un sorso di grande fascino, profondo e persistente. “Fragore” Donnafugata è un’importante versione di Etna Rosso, che si pone tra le migliori eccellenze del territorio. La cantina Donnafugata può contare su quattro tenute e una cantina storica in territori differenti dell’isola ed ha contribuito in modo determinante alla rinascita del vino siciliano, con una filosofia legata ad esaltare la qualità e la tipicità territoriale, con una particolare attenzione ai vitigni autoctoni. Le vigne sono coltivate nella zona di Randazzo, in contrada Montelaguardia, a un’altitudine di circa 750 metri sul livello del mare, su suoli lavici composti da sabbie vulcaniche ricche di minerali. Al termine della vendemmia manuale, con selezione delle uve in vigna, si procede alla fermentazione in acciaio, con macerazione sulle bucce per una dozzina di giorni alla temperatura di 25 °C. Il vino matura per 14 mesi in barrique di rovere francese di secondo o terzo passaggio e completa il processo d’affinamento con almeno 10 mesi in bottiglia. L’Etna Rosso “Fragore” della celebre cantina siciliana Donnafugata è una bottiglia di valore che esprime perfettamente il connubio tra il magnifico terroir dell’Etna e il vitigno autoctono Nerello Mascalese. Nasce così un vino dalla forte personalità, che ben rappresenta il carattere dell’Etna, con un colore rosso rubino vivo, profumi floreali, di macchia mediterranea, aromi di frutti di bosco, cenni speziati e sfumature di grafite. Elegante e scorrevole, seduce il palato con un sorso molto armonioso e complesso, caratterizzato da tannini fitti. Il finale chiude su sensazioni fresche, balsamiche e minerali. Da degustare in una serata speciale tra intenditori.

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Bindella Nobile di Montepulciano 'I Quadri' 2019
Bindella Nobile di Montepulciano 'I Quadri' 2019

Il vino Nobile di Montepulciano “I Qudri” si annuncia con note olfattive ampie e avvolgenti, ideali per tutti quei "nasi" che amano rintracciare, istante dopo istante, ogni singola traccia olfattiva, ruotando appena il vino nel calice. Un rosso toscano di grande personalità, che rappresenta anche un ottimo investimento per il futuro: si può infatti acquistare oggi per dimenticarlo in cantina per i prossimi 10 anni, lasciandolo evolvere ancora. Un’etichetta con cui Bindella riafferma l’amore di Rudi, proprietario della cantina, per il terroir di Montepulciano. Il Nobile di Montepulciano “I Quadri” ha origine dalle uve in purezza di quel vitigno a bacca rossa che, più di altri, in Toscana si sente a casa, il Sangiovese. Le viti di questa varietà vengono coltivate dalla cantina Bindella nei vigneti di Santa Maria a Sanguineto, a un’altezza di circa 350 metri sul livello del mare, in vigneti caratterizzati da un sottosuolo composto prevalentemente da argilla e limo. Le uve, una volta raccolte, fermentano in vasche d’acciaio, macerando sulle bucce per circa 20 giorni. Si procede poi con l’affinamento, svolto dapprima per 18-20 mesi in tonneaux di rovere francese, e poi, dopo l’imbottigliamento, per altri 12 mesi direttamente in vetro. “I Quadri” è un Nobile di Montepulciano dal colore rubino, che, nell’unghia, appare attraversato da riflessi che tendono al granato. Il naso è dominato in prima battuta da aromi di frutta rossa, che, man mano che il vino evolve nel bicchiere, cedono spazio a note più terrose, balsamiche e speziate. All’assaggio è di ottima struttura, rotondo, equilibrato, con un sorso da cui emerge una traccia sapida, ampliata da una vena fresca, che rende la beva più scorrevole. Una bottiglia con cui la cantina Bindella si conferma su livelli qualitativi eccelsi, come testimoniano gli importanti punteggi ottenuti sia a livello nazionale che internazionale.

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La Chaume Des Lies Bourgogne Aligoté 2022
La Chaume Des Lies Bourgogne Aligoté 2022

Il Bourgogne Aligoté La Chaume des Lies rappresenta un’interpretazione di Aligoté dal profilo aromatico agrumato e minerale, tratti tipici del vitigno e del nobile territorio borgognone. Margaux e Lothar, giovane coppia di vignaioli che nel 2021 ha avviato il progetto La Chaume des Lies nella Cote d’Or, hanno deciso di puntare non solo sui già affermati Pinot Noir e Chardonnay, ma anche sull’Aligoté, varietà che ha spesso sofferto l’ingombrante compresenza di due dei vitigni più nobili del panorama enologico mondiale. Il trend sta tuttavia cambiando, anche grazie a produttori come Margaux e Lothar che hanno compreso il potenziale qualitativo di quest’uva bianca a lungo sottovalutata. La Chaume des Lies Bourgogne Aligoté nasce da sole uve dell’omonima varietà coltivate seguendo i dettami dell’agricoltura biodinamica su terreni di matrice argilloso-calcarea. Dopo la vendemmia, effettuata interamente a mano, i grappoli vengono sottoposti a una delicata pressatura e il mosto così ricavato va incontro a fermentazione alcolica spontanea a opera dei soli lieviti indigeni. Concluso il processo fermentativo il vino trascorre all’incirca 12 mesi in botti di legno per la fase di maturazione che precede l’imbottigliamento finale. Giallo paglierino dai brillanti riflessi verdolini è il colore del Bourgogne Aligoté di La Chaume des Lies, che al naso rivela intriganti percezioni di limone, mela verde e fiori bianchi, supportate da una solida vena minerale. Molto fresco l’assaggio, dotato di eccellente equilibrio e slancio, con una chiusura sapido-minerale che fa eco a sensazioni di agrumi e fiori coerenti con le note olfattive. Questo Aligoté della Borgogna rappresenta un ottimo accompagnamento a pietanze a base di pesce o frutti di mare, quali risotti, fritture oppure secondi piatti saporiti.

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Ricasoli 1141 Chianti Classico Gran Selezione 'Colledilà' Ricasoli 2020
Ricasoli 1141 Chianti Classico Gran Selezione 'Colledilà' Ricasoli 2020

Il Chianti Classico Gran Selezione “Colledilà” di Ricasoli è un Sangiovese in purezza di particolare pregio, realizzato proprio per riconfermare e far conoscere le straordinarie potenzialità che questo tradizionale vitigno può esprimere nel cuore dell’area del Chianti Classico. È un vino di grande personalità, intenso ed elegante che prima della messa in commercio matura per ben 18 mesi il legno. La straordinaria qualità delle uve e il lungo periodo d’affinamento, regalano un rosso armonioso, complesso e raffinato, caratterizzato da aromi fruttati, note speziate e tostate. Profondo e persistente, è un vino da abbinare a una bistecca fiorentina o a della selvaggina. Il “Colledilà” Chianti Classico Gran Selezione è tra le etichette più interessanti di uno dei nomi che hanno fatto la storia del vino italiano. La famiglia Ricasoli si occupa di viticoltura nelle terre del Chianti dal XII secolo. La vasta tenuta copre circa 250 ettari, per la maggioranza coltivati a Sangiovese, il vitigno principe del territorio. Fu proprio Bettino Ricasoli a codificare il primo uvaggio del vino del Chianti attribuendo al Sangiovese il ruolo di assoluto protagonista della scena. Le splendide esposizioni collinari, il clima fresco e i terreni di medio impasto, ricchi di galestro e alberese, costituiscono un habitat perfetto per le varietà a bacca rossa. Ancora oggi il nome Barone Ricasoli è sinonimo di qualità e fedeltà alle più antiche tradizioni del territorio, interpretate sempre nel segno dell’eccellenza e della massima qualità. Il “Colledilà” è un Chianti Classico di Ricasoli che nasce dalle migliori uve delle vigne di Gaiole in Chianti, coltivate a quasi 400 metri d’altitudine, con esposizione rivolta a sud ovest. La fermentazione si svolge con una macerazione sulle bucce della durata di circa una settimana. Il vino matura poi in barrique e tonneau per almeno 18 mesi prima d’essere messo in bottiglia. Nel calice ha una veste color rosso rubino con leggeri riflessi granato. Il bouquet esprime aromi di piccoli frutti a bacca scura, amarena, ribes, morbide sfumature speziate e sentori delicatamente tostati. Il sorso è intenso, lungo e aromaticamente ricco, con una trama tannica fitta ed evoluta. Il finale è armonioso ed equilibrato, con una piacevole chiusura fresca e sapida.

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Piccinin Daniele Durello Spumante Metodo Classico 'Epochè' Muni Daniele Piccinin 2021
Piccinin Daniele Durello Spumante Metodo Classico 'Epochè' Muni Daniele Piccinin 2021

La cantina Muni di Daniele Piccinin presenta lo Spumante Metodo Classico Durella Epochè, espressione autentica e vibrante dei Monti Lessini. Sulle Prealpi Venete, dal 2006 Daniele produce eccellenti interpretazioni artigianali, principalmente di Durella, con un approccio assolutamente genuino e non invasivo nei confronti della terra, della pianta e del vino. La struttura non eccessiva e la notevole acidità rendono il vitigno Durella ideale per la spumantizzazione, la cui etimologia del nome è da attribuire alla caratteristica buccia spessa e coriacea dell’acino. Epochè Spumante Metodo Classico Muni di Daniele Piccinin viene prodotto da uve Durella in purezza, provenienti da vigneti della zona di San Giovanni Ilarione localizzati tra i 300 e i 500 metri sul livello del mare, su suoli argillosi e calcarei. In cantina, avviene innanzitutto la preparazione del vino base, che viene fermentato spontaneamente in acciaio. Come sciroppo di tiraggio è utilizzato il mosto fresco della stessa uva lasciata ad appassire in modo da concentrare i suoi zuccheri naturali. La presa di spuma si realizza in bottiglia secondo il Metodo Classico, con 24 mesi di affinamento sui lieviti. A seguito della sboccatura viene impiegato vino base come sciroppo di dosaggio, dando così vita a una bollicina pura e incontaminata. Nel calice, Epochè Spumante Metodo Classico di Muni - Daniele Piccinin è di colore giallo paglierino con effervescenza fine e persistente. Al naso si rincorrono note di agrumi, frutta a polpa bianca, fiori di campo, mandorla e ricordi di crosta di pane. Gusto fresco e dinamico, vibrante e sottile, dalla decisa impronta minerale. Una bollicina sincera in grado di trasmettere tutte le qualità, le sfaccettature e le attitudini della Durella.

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Castello di Meleto Chianti Classico Gran Selezione 2019
Castello di Meleto Chianti Classico Gran Selezione 2019

Dalle colline baciate dal sole della Toscana emerge un vino unico nel suo genere: il Chianti Classico Gran Selezione di Castello di Meleto. Questa bottiglia racchiude non solo il sapore della tradizione e dell'eccellenza, ma anche il carattere audace e avvincente di un territorio ricco di storia e bellezza. Con il suo colore rosso intenso e l'etichetta che celebra l'essenza del Castello di Meleto, ogni sorso è un viaggio sensoriale che vi trasporterà direttamente nel cuore della campagna toscana. Nei vigneti di Casi, San Piero e Poggiarso, il rigore e la passione dei viticoltori si fondono per creare un'esperienza unica nel suo genere, il Chianti Classico Gran Selezione di Castello di Meleto. Con estrema cura nella gestione dei germogli e nella selezione delle uve, ogni grappolo è un tesoro che viene raccolto esclusivamente a mano, garantendo così la massima qualità e autenticità. Una volta in cantina, le uve vengono lavorate con la stessa dedizione, con una selezione attenta anche sul tavolo di cernita. Dalla fermentazione alcolica alla maturazione in botti di rovere, ogni fase del processo di produzione è guidata dalla ricerca della perfezione e dell'equilibrio, che si riflette poi nel calice. La durata della fermentazione non è standard, ma viene valutata dall’enologo di volta in volta; quello che è invece regolare è l’affinamento in botti grandi da 50 e 30 hl e il periodo di maturazione successivo di 27 mesi. Come ultimo step vi è poi l’invecchiamento in bottiglia di minimo 6 mesi che contribuisce a creare un vino equilibrato e di carattere. Il Chianti Classico Gran Selezione di Castello di Meleto vi accoglierà con note potenti e ricche, con aromi speziati e dolci, accompagnati da sentori di frutta rossa matura e lavanda. Una volta assaporato, la struttura sorretta da tannini vivi ma vellutati regalerà una sensazione di grande persistenza ed equilibrio. Grazie alla sua freschezza, questo vino si presta magnificamente ad essere abbinato a piatti di carne dalla buona grassezza, ma si rivela anche ottimo da accompagnare a formaggi molli o stagionati di media intensità.

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Correggia Matteo Roero Rosso Riserva 'La Val dei Preti' Matteo Correggia 2020
Correggia Matteo Roero Rosso Riserva 'La Val dei Preti' Matteo Correggia 2020

Il Roero Rosso Riserva “La Val dei Preti” è un vino piemontese fine, succoso e piacevole, già pronto da godere oggi, ma che con qualche anno in più sulle spalle diventerà ulteriormente prezioso, sviluppando ancora più in profondità la propria personalità. Il Nebbiolo, vitigno fondamentale per l’enologia regionale, trova nel terroir roerino una delle proprie culle d’elezione, e riesce a esprimersi con un sorso importante, grazie anche al lavoro svolto dal team della cantina Matteo Correggia, realtà produttiva che, per prima, ha acceso i riflettori degli appassionati e dei critici sul Roero. Il Roero Rosso “La Val dei Preti” Riserva nasce dalle uve in purezza del vitigno a bacca rossa per antonomasia del Piemonte, il Nebbiolo. Una varietà che la cantina Matteo Correggia coltiva in vigneti situati a circa 280 metri sul livello del mare, esposti verso sud, su terreni che si contraddistinguono per il sottosuolo sabbioso e limoso. Gli acini, dopo la vendemmia, macerano per un periodo di 6-8 giorni, fermentando in barrique. Sempre in barrique si procede poi con l’affinamento, che ha una durata di 18 mesi; al termine di questo periodo il vino viene ritrasferito in acciaio, dove si stabilizza per poi venire imbottigliato. Il vino Roero Riserva “La Val dei Preti” si presenta nel calice con una tonalità che richiama il colore del rubino, con riflessi cangianti verso il granato nell’unghia. Lo spettro olfattivo è incentrato su note di frutta rossa, impreziosite da sentori più balsamici e speziati nel finale. All’assaggio è di buon corpo, caloroso ed equilibrato, con un sorso raffinato, espressivo e incisivo. Una bottiglia con cui la cantina Matteo Correggia delinea alla perfezione lo stile del terroir roerino, che gli vale diversi riconoscimenti importanti, assegnati dalle principali guide di settore italiane.

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